Capitolo 25- Happy Birthday

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Era il giorno del compleanno di Edo,
e tutti e tre si svegliarono, prepararono la colazione e si diressero verso la tavola.

E: Ma lo sapete che oggi-
T: Amore certo che lo sappiamo, auguri piccolo -disse Tommy dandogli una carezza sulla testa e un bacio sulla guancia-
F: Auguri ciccio -disse Francesco facendo la stessa cosa che aveva fatto Tommaso in precedenza-
E: Ma-ma grazie, oggi voglio passare la giornata con voi!!
T e F: Anche noi amore..
T: Però devi conoscere persone nuove
E: Cioè?
T: Tipo... mia sorella, tua zia gaia, le ho già parlato di te, però la devi conoscere di persona
E: Mhmh poi?
F: Poi tuo nonno, mio padre e la sua compagna Ada..
E: Come si chiama il nonno?
F: Franco
E: Ok... poi?
T: Beh credo siano finit-
F: Il... padre di tommy... tuo nonno Lorenzo..
T: Ah, ehm... si giusto
E: Papi, ti vedo stranito, che è successo fra te e il nonno?
T: Una lunga storia amore, più in là te la racconterò va bene?
E: Okk
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Passò circa un ora

T: Allora facciamo così, io ora esco a comprare un po' di cosine per oggi, tu e papà intanto vi divertite insieme.
F: Mh... però senza di te non ci possiamo divertire -disse dandogli un bacio-
E: Esatto -disse facendosi prendere in braccio dal ventiseienne-
T: Eh si, invece dovete farlo -disse toccando il nasino a Edo e ricambiando il bacio a fra-
T: Ora vado
E: Torni presto vero?
T: Sisi tranquillo
F: Amore ma come vai?
T: Uber amore
F: Ah ok perfetto
E: Ciao papi
F: Ciao amore
T: Ciaoo
Disse chiudendo la porta.

Passarono quattro ore, ma di Tommaso nessuna traccia.
Edoardo e Francesco mangiarono, Edo guardò i cartoni, mentre Fra era sempre più preoccupato. Mentre Fra si stava cambiando il suo telefono squilló
F: Edooo -urlò dall'altra stanza- amore rispondi tu!
E: Papà non so come si fa
F: Premi il tasto verde amore
E: Okk -così fece-
E: Pronto?
-Rispose Andrea-
A: Ah... ehy ciao Edo, sono zio Andre
E: Ma ciao zio come staii?
A: Io... emh, cioè, benissimo, solo... mi passi un attimo papà?
E: Ma certo -il piccolo corse in camera e mentre Fra stava scendendo prese il telefono dalle mani di Edo-
E: Papà è zio Andre
F: Va bene -poi mise il telefono sull'orecchio- Eh Andre dimmi tutto
A: Francesco non ce la faccio, devi venire subito...
F: È successo qualcosa a naty? A Stefano?
A: Nono loro stanno benissimo... è un' altra persona...
F: A-andrea si sentono le sirene in sottofondo, che cazzo è successo?
A: FRANCESCO PORCA PUTTANA, C'È TOMMASO CON ME, BEH SPERO... -intanto Francesco fece una faccia stranita dall'altra parte del telefono- PERCHÉ IL SUO TAXI HA AVUTO UN INCIDENTE CON UN ALTRO TAXI, IO MI TROVAVO QUI E MI SONO FERMATO. I TASSISTI? STANNO BENE, SOLO QUALCHE FERITA, TOMMASO NO...
F: Andrea... arrivo subito
A: Ok ciao fra
F: C-ciao... -staccò la chiamata e scese giù con le lacrime, molto agitato-
E: Papà perché piangi?
F: Nulla amore... ora però devi venire con me...
E: Dovee?
F: Non in un posto bello...
E: Jo vengo ovunque con te, andiamo
F: Amore dobbiamo andare in ospedale... tu sai usare un po il telefono?
E: Si, beh insomma, ho solo quattro anni, vedo papi qualche volta
F: Perfetto, lo sai usare. Allora chiama tutti quelli della nostra famiglia. Va bene? Qnche quelli che io e papi ti abbiamo presentato poco fa.
E: Ok, ci provo..

Edo così fece, dopo qualche sbaglio, e quando arrivò si sedette tra Francesco e Alba che gli dicevano di stare tranquillo.
Aerivarono tutti, e poi arrivó Lorenzo:
E: Papà chi è? -disse indicando il nonno-
F: È... nonno Lorenzo amore...
E: Lo posso abbracciare?
F: Certo vai -Edoardo così fece, Lorenzo si sedette vicino a Francesco, complimentandosi per la bellezza e l'educazione del bimbo-
F: Grazie di essere venuto...
L: E di che Francesco..
E: Papà io voglio vedere papi però, dov'è?
F: Papi è-

In quel momento arrivò un dottore

D: Salve... volevo comunicare che Tommaso non sta bene...  è stato colpito  al cuore, ha preso un brutto colpo e stiamo cercando di metterlo a posto... non sappiamo ancora... però non sta bene...non sappiamo se ce la farà, è un'operazione complicata. Detto ciò tornó nella stanza di Tommaso.

colpito al cuore
non sappiamo se c'è la farà
Queste erano le parole che passavano nella mente di Fra senza stop, scoppiò a piangere.
E: Papà non piangere...
F: Io? Nono amore non sto piangendo
E: Invece si, papà ascoltami, papi ce la farà, sta combattendo per tutti qui, ma sopratutto per noi due, va bene?
F: Ai piccolino -gli fece una carezza sulla guancia-
E: però sono triste...
F: E perché amore?
E: Perché... non voglio perdere papi..
F: Non lo perderem-

D: Acusate nuovamente il disturbo arrivò il dottore dopo 3 ore di operazione- ce l'abbiamo fatta, Tommaso si sveglierà fra poco... sta bene...è stato difficile anche a causa del suo cancro... però ci siamo riusciti, potete andarlo a visitare.
Francesco e Edoardo andarono per ultimi, volevano un po più di tempo. Andarono tutti e poi entrarono loro.
Fra prese una sedia e la avvicinó al letto di Tommy, Edoardo poi si mise in braccio al maggiore.
Edoardo con la sua piccola manina prese quella di Tommy e insieme a quella di Fra gliela iniziarono ad accarezzare .
E: Ciao papi, lo sai che hai le mani fredde vero? Papà è stato molto forte, però anche io eh, noi ti stiamo aspettando, lo faremo sempre.
-Tommaso mosse un dito, poi inizió a muovere la mano-
F: Tommy...
T: Edo... Franci...
E: PAPII
F: Amore...
T: Venite qua... abbracciatemi -E sotto gli occhi commossi di tutti, quella famiglia, nonostante tutto, si era di nuovo riunita-

Il giorno dopo si svegliarono, Edo era giù di morale e i due genitori andarono da lui:
F: Ehy piccolo, che hai? -poi diede un colpo a Tommaso e disse- ehy tu svegliati che è tardi!
E: Ieri, era il mio compleanno, ho fatto 4 anni, ma non abbiamo festeggiato...
T: Buongiorno, ero in dormiveglia, ho sentito... tranquillo Edo, oggi chiameremo tutti i tuoi compagni di classe, tra cui Alessio, e anche gli zii Stefy, Andre, Eli e Enock... zio Andre porterà con sé Stefano.
E: Si papi grazie -disse abbracciando Tommy-

Il pomeriggio stesso, avevano addobbato tutto il salone di casa, avevano comprato palloncini e cappellini di compleanno. Iniziò a suonare la porta costantemente. Tommaso guardò Francesco e disse: "ha una vita sociale migliore della nostra". Passarono il pomeriggio a stare dietro i bambini che giocavano, non volevano che si facessero male, ma comunque si divertirono, tutti.

La sera andarono a dormire, ma Edo quel pomeriggio era caduto per le scale, mentre correva per casa con Alessio; sentì un dolore al braccio durante la notte e Tommy e Fra andarono da lui. Lo portarono in ospedale, sperando di non tornarci più, e Edo ha messo il gesso al braccio. Poi tornarono a casa e finalmente andarono a dormire.

ZORPINI// Nessuno ti ama come lo faccio ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora