Capitolo 18- Sperduti

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Francesco aprì gli occhi. Era in una foresta, era tutto bruciato, tutto. Non si ricordava nulla e vide una sagoma da lontano. Il primo nome che gli venne in mente era quello di Tommaso, e iniziò a urlare "Tommaso, Tommaso sei tu? Tommaso? Sei tu...?". Si avvicinò correndo alla sagoma e si, era proprio Tommaso, il Tommaso di quel periodo, con occhiaie, pelle chiara e molto magro. Lo abbracciò a sé e il piccolo esordì con "Fra, è successa una cosa strana, tutti sono scomparsi e tutto è bruciato, siamo soli, io e te, in una foresta". Francesco si mise le mani nei capelli e iniziò a urlare disperato, non aveva più nulla, solo Tommaso, ma in quel momento non gli bastava come lui non bastava a Tommaso.
T: Francesco ne usciremo, nesono sicur-
F: NO, NON USCIREMO UN CAZZO TOMMASO, NON HO PIÙ NULLA, HO SOLO TE E NON VOGLIO PERDERE ANCHE TE.

Tommaso e Francesco iniziarono ad incamminarsi

T: Vado per di là, un attimo. Torno subito
F: Va bene... ma fai presto, non ti perdere
T: Si tranquillo, non ho 2 anni ahah

Tommaso andò in un sentiero da solo, Francesco si sedette a terra ad aspettarlo.

passarono 3 ore. Francesco si preoccupò e finalmente si alzò cercando il suo ragazzo.
Come Tommaso, che al momento non sapeva dov'era, Fra era quasi nudo, aveva solo una magliettina strappata e un pantaloncino. Per cercare il suo piccolo si graffiò tutta la pelle sulla parte del petto e della pancia, con i rami degli alberi rimasti dalle bruciature. Trovò Tommaso seduto con un ramo a scavare la terra. Urlò:
F: Ehy Tommy, ma che fai?
T: Ho trovato qualcosa, vieni
-Fra si avvicinò-
F: Cos'è?
T: Sembra essere un bunker, siamo salvi, sappiamo dove stare.
-Il piccolo abbracciò il più grande sorridendo-
Scavarono tutta la terra e finalmente scoprirono la porta. Non sapevano però come aprirlo, era di ferro e chiuso molto bene.

F: Tommy hai qualcosa da darmi?
T: Un ramo di un albero? Non credo aiuti molto... ecco ne ho trovato uno grande ma... non credo riuscirai ad aprirlo.
F: Tu dammi.
T: Ma Fra non funzionerà
F: Dammi qua!

Fece forza e lo aprì

F: Tu mi sottovaluti "baby"
T: Baby -disse avvicinandosi e prendendo il maggiore per la maglietta- ti sottovalutavo
F: Però ora lasciami, sai potremmo farlo anche qui; perché mi provochi?
T: Ti provoco?
F: Uh... non sai quanto

Entrarono li dentro ma quello che trovarono era spaventoso.
C'erano tre ragazzi con delle armi in mano che tirarono Tommaso dalla loro parte puntandogli un coltello alla gola.
Francesco cercava di riportarlo a sé, ma piangeva, e urlava straziandosi.
Era spaventato, non voleva perderlo,
era la persona più importante della sua vita, la scoperta più bella che aveva fatto, la cosa più bella che gli sia mai capitata.
Francesco in quel pianto si fermò un attimo a pensare, non si ricordava di essersi svegliato quella mattina... poi si svegliò, accorgendosi che era tutto finto, era un sogno. Si ritrovò il minore sul suo petto con un braccio al collo.
Lo strinse ancora più a sé, con un braccio al fondo della schiena e con l'altro la testa, accarezzandola.

Spazio autrici

Corto ma avventuroso.. Al prossimo <3

ZORPINI// Nessuno ti ama come lo faccio ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora