Capitolo 7- Questioni familiari

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T: Gaia dimmi che cazzo è successo
G: Vuoi che ti racconto?

Disse la ragazza sommersa dalle lacrime.

T: Ovvio Gaia, vieni siediti. Se prendo sto coglione lo ammazzo, nessuno deve farti soffrire.

Disse il fratello maggiore asciugando la lacrima alla sorellina più piccola.

G: Ok... allora, avevo il sospetto che lo avesse fatto già da un po, effettivamente avevo ragione, io lo amavo da impazzire, pensavo fosse la mia persona. Finché io oggi esco e lo trovo a letto con un'altra. In realtà non sapevo cosa mi spinse ad andare verso casa sua - continuò la sorella - ma credevo di fargli una sorpresa, e invece la sorpresa l'ho trovata io.

Tommaso vide nella sorellina una forza tremendamente grande nei suoi occhi. Sapeva che poteva andare avanti, passars oltre, con il suo aiuto però.

Tommaso invitò la piccola a dormire da lui quella notte, solo loro due, fratello e sorella, come 10 anni prima.

Erano stesi sul lettone e iniziarono a raccontarsi gli episodi più belli vissuti in famiglia durante la loro infanzia..

T: È bello ricordare questi momenti sai. Stai meglio ora?
G: Si è bello, con te sto sempre bene Tommy, grazie di tutto.
T: Grazie a te piccolina

Tommy sentì la porta della camera aprirsi, era Fra.
La piccola Gaia si sentì di troppo in quel momento. Non sapeva che fare:
era forte e intelligente abbastanza da capire che sarebbe stato inutile arrabbiarsi con Fra per aver rovinato un momento così raro, infondo era tornato stanco, voleva solo godersi il suo fidanzato;
ma era anche piccola e ingenua, in ambito fratellare, da poter arrabbiarsi e andare via.

Il fratellone, per questa volta mise da parte Fra, il suo amore più grande, e mise in primo piano la sorellina, un amore ancor più grande.
Prese il suo ragazzo da parte:

T: Ehy amore, te ne devi andare.
F: Ma dai restiamo tutti e 3, che fa, io amo tua sorella!
T: Amo il ragazzo l'ha tradita. Ho bisogno di stare con lei, va via cazzoo
F: VA BENE ALLORA CIAO AMORE A DOMANI SALUTAMI LA TUA FANTASTICA SORELLINA
- disse urlando per farlo sentire a Gaia e strapparle un sorriso -

I due si baciarono e Fra andò via

T: Amo come si chiamava sta tizia troia, ci facciamo una bella stalkerata su Instagram
G: Ma amo daii ahahahah..

Inziarono a ridere come se fossero bambini, tornarono al passato, alla loro infanzia dove tutto era perfetto.
Si addormentano ridendo, con i vestiti ancora addosso, e uno sopra l'altro, proprio come li trovava la mamma quando tornava tardi dal lavoro e non li metteva per bene a letto lei.

Sono davvero 2 fratelli da cui prendere esempio. Lo sono.

Arrivò la mattina. Tommy si svegliò e non trovò la sorellina accanto a lui. Prese il telefono e trovò un messaggio:
"Gaia Zorzi" - lesse, era così che aveva salvato la sorellina - "Amore non potevo lasciare in sospeso la mia relazione, sono andata a lasciarlo definitivamente di persona, prima che lui lo faccia per messaggio".

Tommaso sorrise e chiamò Francesco:

T: Ehy buongiorno... vieni?
F: Corro, corro, corro.
T: Calmati, vado a fare colazione ciao
F: Cia-

Tommy chiuse la chiamata, come era suo solito fare, fregandosene della persona dall'altra parte del telefono.

Fra suonò alla porta

F: Pirla buongiorno, lo sai che mi sei mancato?

Disse dandogli un bacio a stampo

T: Buongiorno coglione, anche tu
F: Che hai preparato per colazione?
T: Oppini la convivenza ti fa prendere brutte abitudini, Pretendi che ti cucini anche la colazione ora?
F: Si
T: Mh si, e altrimenti che fai?
F: Zorzi non iniziare a provocarmi
T: T provoco?
F: Tantissimo

I due si prepararono un caffè e lo andarono a bere sul divano.

F: Amore, perché sei preoccupato?
T: Ho paura che quel coglione possa fare male a mia sorella
F: Dov'è gaietta adesso?
T: Intanto non chiami così mia sorella, comunque è andato a casa sua a lasciarlo.
F: Ti chiamerà o ti manderà un messaggio
T: Madonna lo spero

Passarono due ore, ma Gaia non si fece sentire, Tommaso iniziò a preoccuparsi
Iniziò ad avere l'ansia. Tra 10 minuti doveva andare in ospedale, per la chemio, come ogni settimana.
Fra era andato a lavoro, gli aveva fatto promettere di non saltare la visita in ospedale. Ma come sappiamo già, a Tommaso non fregava molto della sua malattia, preferiva viversi la sua vita con Fra che piangersi addosso nella speranza di una vita impossibile.

Tommaso saltò l'appuntamento. Chiamò Gaia:

G: Vieni qui subito.
T: Si, dove però
G: Casa di mamma, sono lì, le ho raccontato tutto.
T: Aspetta. Per tutto intendi tutto? Anche di me?
G: Cazzo pensa a me e vieni qua senza fare domande per una volta.

Tommaso arrivò in 25 minuti. La mamma aprì la porta piangendo e lo strinse forte, urlando contro di lui e dandogli anche qualche spinta, ma Tommaso la strinse ancora più a se sussurandole: "tranquilla mamma, mi passerà, ora pensiamo a Gaia, ha più bisogno di noi"

A: Tommaso dovevi dirmelo
T: Mamma lo so, ora pensiamo a Gaia
G: No Tommy tranquill-

Furono interrotti dallo squillo del telefono di Tommy

F: Tommaso ma ti sei bevuto il cervello?
T: Cosa intendi?
F: Sei da tua mamma?!
T: Si, perché?
F: Metti il vivavoce
T: Cosa, oook fai ciò che vuoi..

il maggiore aveva il potere assoluto sul piccolino

F: SIGNORA ARMANDA, GAIA; TOMMASO È UN COGLIONE.

"Grazie" rispose tra se e se Tommaso

HA SALTATO LA CHEMIO. LUI PENSA CHE MORIRÀ, CHE NON CE LA FARÀ, È GIÀ AFFRANTO, MA NON LO CAPISCE CHE SENZA DI LUI IO NON SONO ME STESSO, LO AMO, CAZZO TOMMASO DEVI CAPIRLO.

Tommaso diede il telefono a sua mamma e Gaia lo raggiunse. Si chiusero in un' altra stanza mentre lui sul divano si liberò in un pianto.

«sono così importante per lui... anche io lo amo... sono stato un coglione come dice lui»

Francesco raggiunse la casa di Armanda e venne accolto subito da un suo abbraccio. Fra si fiondò da Tommy, prese il viso del minore fra le mani:

F: TOMMASO, MI PROMETTI CHE NON LO FARAI PIÙ? IO IN QUEL 20% CI CREDO, VOGLIO VIVERE LA MIA VITA CON TE CAZZO, TI AMO.

Tommaso in quel momento si sentì in dovere di rispondere di "sì" a Francesco, e a tutti quelli che lo circondavano. In cuor suo però non ci sperava. Nessuno sapeva che quel 20% in realtà non era mai esistito. Era un misero 5%, che non serviva a nulla, ma quel giorno in ospedale non voleva far preoccupare troppo Fra.

Passarono la giornata in cameretta, lui, gaia, e Fra. In quel momenti nessuno si sentiva a disagio. Erano distesi a fissare il soffitto. Erano stranamente felici di essere lì, tutti insieme, in quel momento. Tommaso avrebbe preferito ci fosse anche sua mamma; Francesco avrebbe preferito ci fosse lì Cristina, in quel momento di sconforto, lei era l'unica che sapeva tirarlo su; e Gaia avrebbe voluto ci fosse il suo ex ragazzo, che ancora amava. Ma nessuno disse nulla, si tennero quei nelle loro menti, senza rovinare la quiete.

G: Raga io vado, devo partire per l'università
T: Ma come amore, devi andare in Olanda, uffi, non ci dobbiamo vedere per un mese?
G: Aisi, dai su tanto hai il TUO franci vicino
F: Vieni qua, ciao cognatina stronzetta
G: Ciao francii
T: Ciao amore
G: Ciao amoo

F: Tommy ti vedo pensieroso, che hai?
T: Bah nulla, apparte il pensiero che posso morire, o che mia sorella potrebbe trovare un altro coglione ma tutto ok, tu invece?
F: Ti ho detto che ne usciremo insieme, voglio vivere ogni momento della mia vita con te, voglio invecchiare con te, voglio lottare per te e con te, voglio che tu sia MIO, voglio TE
T: Senti Francesco Maria Oppini, ma come ti permetti?
F: Che ho fatto ora?
T: Di farmi piangere così?
F: Pirla
T: Ti amo troppo Fra, cazzo
F: Anche io Tommy

Si baciarono. Ma mentre lo stavano approfondendo.. bussó alla porta Armanda.

SPAZIO AUTRICI
Ehy nuovo capitolo pubblicato. Si siamo brave e anche un po' stronzette. CI TENIAMO A DIRE CHE È PURA IMMAGINAZIONE E ABBIAMO RISPETTO PER TUTTE LE PERSONE CITATE. Al prossimo capitolo <3

ZORPINI// Nessuno ti ama come lo faccio ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora