Aprì gli occhi con difficoltà, come se non riuscisse a svegliarsi, poi lentamente i pensieri tornarono al loro posto e il cuore sussultò a quanto accaduto quella notte; aveva paura di muoversi, pur sapendo di essere sola nel letto e la cosa le fece avere un leggero sussulto al cuore; cosa sarebbe accaduto adesso?
Lentamente prese coraggio e si girò trovando il letto vuoto, così come la camera, eppure il profumo di Jason era ovunque, lo aveva addosso, avendo dormito stretta a lui tutta la notte.
Si sedette sul letto sospirando e una profonda tristezza l'assalì, l'inquietudine del comportamento di Jason dopo quanto accaduto poche ore prima; un profondo sospiro le uscì dalle labbra, chiedendosi come doveva comportarsi, poi il rumore della porta la portò ad alzare di scatto la testa e rimanere imbambolata a guardare Jason entrare nella sua stanza con un asciugamano sopra la testa bagnata, vestito con semplici pantaloni della tuta e una maglietta nera.
La guardò strofinandosi i capelli e il sorriso che le regalò, le fermò il cuore, sorrise anche lei di rimando vedendolo avvicinarsi per sederle accanto, profumava di bagnoschiuma e la guardava in un modo che neanche nei suoi sogni si era mai immaginata
-Buongiorno- le sussurrò facendole ampliare il sorriso e arrossire
-Buongiorno- rispose mordendosi il labbro e lui continuò a scrutarle il viso, accarezzandole con gli occhi ogni centimetro di pelle, facendola colorire sempre di più, ma volendo essere guardata in quel modo solo da lui, con quello sguardo tempestoso che indugiava su ogni parte di lei
-Come ti senti?- gli chiese e lui si fece serio, portandosi l'asciugamano sulle spalle, lasciando i capelli ancora un po' bagnati ricadergli davanti al viso scomposti
-Piuttosto bene- ammise fissandole gli occhi
-Eri ubriaco fino a qualche ora fa, con un mal di testa alle porte- lo provocò e lui fece un cenno con il capo
-Il mal di testa stranamente non è così impossibile da sopportare e mi chiedevo appunto perché mi fossi svegliato qui- Alex dapprima sorrise, poi vedendolo con quello sguardo profondo, si allarmò un poco
-Non..non sai perché eri qui?- gli chiese e lui sembrò pensarci, guardando verso la finestra, sospirò
-No, Alex, non mi ricordo perché fossi nel tuo letto –le disse e lei credette che il cuore le si fosse fermato completamente nel petto –Non ricordo nulla di quanto accaduto- aggiunse e Alex lo guardò sconcertata da quelle parole
-Non.. ricordi?- chiese con voce flebile e lui sbuffò scuotendo la testa, si alzò dal letto
-No, Alex, te l'ho detto- le rispose per poi avviarsi verso la finestra e guardare un po' fuori
Alex rimase di sale seduta sul letto, il cuore a martellare nel petto, sentendosi a pezzi, poi lo vide voltarsi e sorriderle di nuovo, lasciandola interdetta
-Sai, mi ricordo però che mi hai detto qualcosa..- iniziò riavvicinandosi, gli occhi di Alex si aprirono curiosi e sorpresi -ma non so bene cosa, potresti ridirmelo?- le chiese e Alex dovette alzare il viso per poterlo guardare negli occhi
-Io..non..cosa- iniziò a balbettare incerta e lui sembrò sorpreso, si portò le mani ai fianchi diventando serio
-Poche ore fa eri piuttosto sicura di amarmi o sbaglio?- a quella domanda Alex rimase a bocca aperta a fissarlo mentre lui addolcì lo sguardo sorridendole beffardo, facendola diventare di tutti i colori
-Ti stavi prendendo gioco di me!- sbottò incredula vedendolo ridere –Sei davvero il peggiore, Jason Parker!- e provò ad alzarsi dal letto, stizzita, ma lui si sedette fermandola
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Con Te
RomanceDal testo [...] Alex ripensò a quella conversazione avuta con Francesca e si chiese perché sia lei che la madre fossero così convinte che lui l'avrebbe aiutata, non erano parenti, non avevano niente in comune e lei ora era lì per stravolgergli la vi...