Il treno arrivò alla stazione di Londra quando ormai la sera aveva fatto il suo ingresso, uniformando il cielo con il suo colore scuro, reso più intenso, dalla coltre di nuvole che non permettevano di vedere le stelle; il freddo era pungente e la gente correva per andarsi a rintanare in qualche negozio o nelle auto, mentre una pioggerellina si riversava silenziosa sulla città.
Alex si sistemò lo zaino in spalla e prese il suo borsone per dirigersi all'uscita, annusando l'aria di Londra, un'aria nuova, con profumi diversi che per molti erano sinonimo di casa, ma che per lei erano ancora l'ignoto. Si sentiva stanchissima, come se le forze fossero defluite dal suo corpo proprio come le lacrime che dalla sera prima e per tutto il viaggio, non avevano accennato a smettere di uscire.
Un tragitto che avrebbe ricordato per tutta la sua vita, nonostante la bellezza del paesaggio verdeggiante che l'aveva accompagnata fino a Londra, le era sembrato strano, passandolo in assoluta solitudine in una cabina in fondo, dove nessuno l'aveva disturbata, come se anche il mondo, in qualche modo, le avesse concesso qualche ora di assoluta solitudine dove piangere senza trattenersi, dove aveva avuto modo di ripensare a tutto quello che aveva passato, prima con la madre e poi con Jason.
Aveva deciso di andarsene e forse, l'unico rimpianto che aveva, era quello di non essere mai riuscita a parlare con lui in maniera sincera: sapeva che c'era dell'altro, forse Jason avrebbe voluto a modo suo raccontarle davvero tutta la storia, ma non era giusto rimanere lì e forse lei ancora non era pronta per ascoltare.
Di una cosa, però, era convinta: lui avrebbe fatto di tutto per onorare la promessa fatta a sua madre, anche a costo di modificare il suo essere o il suo stile di vita, e questo lei non lo voleva. Aveva capito lo sforzo che Jason aveva fatto nell'accettarla, nel vivere con lei, dopo aver saputo della morte della sua amica, nel raccontarle quel passato che lei non conosceva, celato fino a qualche ora prima. Ma ora era chiaro che per lui lo sforzo era troppo, le aveva confessato che tenerla lì era un modo per espiare alle colpe che ancora pensava e credeva di avere e questo, Alex, non poteva accettarlo.
Non voleva essere colei che poteva pulire la coscienza di Jason, perché lui in realtà non aveva colpa di nulla, ma non poteva o non riusciva a farglielo capire; erano passati anni in cui lui non aveva fatto altro che incolparsi di essersene andato, di non aver fatto abbastanza, ma la verità era molto più semplice di quella che lui immaginava: sua madre non avrebbe permesso ad una persona a cui teneva di sporcarsi con la sua storia; lui, Francesca e lei stessa, ne erano un esempio lampante. Emma teneva a distanza e proteggeva a suo modo le persone che amava; di questo Alex se ne convinse mentre si avviò a passo lento, tirandosi il cappuccio della giacca fin sopra gli occhi mentre un taxi poco lontano, vedendola, si era accostato per permetterle di salire.
Il paesaggio dal finestrino del taxi scorreva lento nel traffico di punta della sera e le luci di Natale svettavano ovunque, ogni persona su cui posava gli occhi, sembrava come in attesa febbricitante dell'arrivo di quelle feste che per qualcuno avrebbe portato un ricordo piacevole da custodire, magari con la propria famiglia accanto, qualche regalo inatteso, ma per lei significava solo un giorno di festa, il primo, dopo la morte della madre.
Il taxi si fermò e lei pagò velocemente scendendo sul marciapiede tenendo in mano il borsone e lo zaino in spalla, osservò le vetrine illuminate e addobbate del ristorante dove sapeva lavorasse Thomas, l'unico che forse poteva aiutarla almeno per un paio di giorni, il tempo di riordinare le idee e prendere la sua strada.
Si avviò all'interno e venne subito invasa da mille profumi che le fecero brontolare lo stomaco, nelle due sale molti tavoli erano occupati e i camerieri si muovevano abilmente con le varie portate; lo stile del ristorante era molto classico, con pareti chiare in contrasto con i tavoli rivestiti da tovaglie rosse così come i copri sedie e il pavimento scuro, le lampade accese donavano a tutto un colore dorato e al centro della sala principale, si ergeva un grande albero di Natale abbellito da mille lucciole e fili dorati
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Con Te
RomanceDal testo [...] Alex ripensò a quella conversazione avuta con Francesca e si chiese perché sia lei che la madre fossero così convinte che lui l'avrebbe aiutata, non erano parenti, non avevano niente in comune e lei ora era lì per stravolgergli la vi...