Capitolo 26

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Il locale era pieno, proprio come le aveva detto Liz. C'era gente di tutte le età che rideva, mangiava e beveva, la musica risuonava e la gente era estremamente felice quella sera, l'euforia che si era impadronita delle persone in quei giorni, sembrava si fosse condensata tutta lì dentro.

Avevano abbellito il Blue Line con lucine che si arrampicavano alle travi in legno e vari elementi natalizi, tra cui l'albero di Natale posto vicino l'entrata e quello più piccolo con le sue lucine ad intermittenza sul lungo bancone in legno.

Alex aveva saputo da Liz che, per Capodanno, si organizzavano giochi e gare tra le persone e che spesso si svolgevano nell'attesa della mezzanotte e anche dopo; gli anni passati Mike, aveva dato vita a sfide che si erano svolte tutta la notte, dividendo i vari partecipanti in due o più squadre per vari giochi come il trovare i semi di frutta secca all'interno di un contenitore di liquido caldo, generalmente acqua con colorante, anche se la tradizione voleva che fosse una bevanda alcolica, ma Mike era restio allo spreco di tanto alcool; avevano anche organizzato il classico gioco a coppie del prendere una mela legata ad un filo che penzolava dal soffitto, ma il tutto era sempre terminato in una baraonda completa, a volte avevano anche sfiorato delle vere e proprie risse fuori al locale, che poi lo stesso Mike aveva sedato, per non parlare del porcile che si creava ogni volta; così per quell'anno, Mike, si era limitato ad organizzare una semplice serata nel suo pub con piatti tipici, come il bel tacchino con marmellata di mirtilli che avevano preparato i giorni prima e i vari dolci natalizi con frutta secca e miele o il pudding di mele.

L'odore di cibo e alcool aveva invaso il locale e sembrava aver anche stordito i vari clienti, pensò Alex riempiendo un ennesimo boccale di birra che passò a Mike per servire alcuni clienti, ma entrambi rimasero sorpresi nel vedere arrivare Jason.

Alex lo vide subito, bello come non mai, avvolto in una pesante giacca che stava levandosi, il suo bel volto maturo contornato da una leggera barba, quello sguardo che sembrava scavarle dentro ogni volta che le si posava addosso e la sua espressione dapprima seriosa, ma che stava mutando quando lo vide salutare alcune persone per scambiarsi gli auguri.

Era da un paio di giorni che non si vedevano, pur vivendo sotto lo stesso tetto: lui era rimasto rintanato nel seminterrato, troppo preso nel finire il lavoro del capitello ormai prossimo alla scadenza

Era intenta ad osservare ogni movimento dell'uomo, mentre si levava la pesante giacca mostrando la camicia bianca che indossava, che lo fasciava alla perfezione, mettendone in risalto il petto ampio, le spalle larghe le braccia ben proporzionate, quando avvertì Mike borbottare qualcosa che la distrasse

-Cosa hai detto?- gli chiese volgendo lo sguardo sul rasato, per rimanere colpita dall'espressione severa che aveva assunto: la mascella rigida e lo sguardo fisso davanti a lui, così seguì quegli occhi per rimanere anche lei completamente atterrita nel notare una persona accanto a Jason che non aveva minimamente notato: Jane.

Immediatamente la sensazione di felicità provata nel vederlo arrivare, lasciò il posto a qualcosa di amaro che sembrò le arrivasse a cambiare anche il sapore che aveva in bocca, deglutì con fatica mentre li vide avvicinarsi al bancone.

Jane si tolse il cappotto nero che indossava e la grande sciarpa, per mostrare il suo corpo longilineo avvolto in un vestito rosso che le arrivava appena sopra il ginocchio, i suoi capelli erano lasciati liberi di ondeggiarle sulle spalle e il suo viso era truccato mettendo in risalto i bellissimi occhi verdi e la carnagione chiara; Alex vedendoli arrivare, inghiottì quella sensazione di amarezza che l'aveva travolta, sforzandosi di sorridere

-Ciao, ben arrivati!- salutò notando come la voce le uscì più forzata di quanto avesse voluto, Jason la guardò intensamente, per poi abbozzare un sorriso sedendosi al suo sgabello

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