𝑩𝒆𝒂𝒄𝒐𝒏 // •Stiles Stilinski•

• Routine •

Music: Consoul Trainin~ obsession (feat. Steven Aderinto & DuoViolins)
X Ambassador~ renegades

"...e adesso vi lasciamo alle previsioni del meteo, un buon proseguimento di serata"

-Niente anche per oggi...vedi un po' che novità-

Mi alzai borbottando dal divano, lasciando la televisione accesa come sottofondo, per spezzare l'opprimente silenzio di quella ancor più opprimente stanza e non biasimatemi per l'apatia, la mia routine non è mai stata poi così entusiasmante...

Consideratela una premessa necessaria per non prendermi per un'ossessiva.
Perché il mio hobby, se può essere considerato tale, è quello di guardare costantemente, scrupolosamente e oserei dire quasi in modo assillante e morboso, telegiornali, controllare news, stalkerare qualsiasi sito di cronaca locale, con la speranza che possa esserci una e una sola notizia diversa da uno scippo ad una vecchietta, un nuovo progetto di raccolta differenziata o un'apertura di un parchetto per cani.

E in quell'esatto momento, ancora una volta, tutte le mie speranze erano state infrante da quell'antipatica signora che conduceva il tg, in altre parole, un'ottima scusa per mangiare qualcosa di ipercalorico senza sentirsi in colpa.

Non ci pensai due volte ad andare in cucina e tirare fuori dal freezer uno di quei magnum XXL super discount, che probabilmente dentro avrebbero potuto avere anche del piombo e io li avrei comunque considerati i più buoni del mondo. Diedi il primo morso e per poco non mi strozzai con lo strato di cioccolato e mandorle che ricopriva il gelato alla vaniglia, so già cosa state pensando e la risposta è no, non perché era talmente freddo da congelarmi le meningi, più o meno.

Din Doooon.

Si può sapere dove diavolo è il volume del campanello di casa?

Dovetti fare mille acrobazie per arrivare insieme al gelato sana e salva al citofono, a quanto pare la giornata non aveva intenzione di concedermi un po' di gioia -Chi è?-

Le opzioni erano due: quel marmocchio del mio vicino di casa che aveva per l'ennesima volta lanciato il pallone nel nostro balcone, oppure, mia madre -Io, aiutami a salire le buste- per fortuna, era la seconda.

Con grande dispiacere dovetti riporre nuovamente il gelato nella bustina e conservarlo in freezer, con il cuore spezzato, mi separai da lui e scesi le scale cominciando a dare una mano a mia madre, per lo meno fino a quando non sentii il mio cellulare vibrare nella tasca.
Non potei fare a meno di sorridere alla vista dei nomi dei miei due migliori amici sullo schermo e, impaziente di sentirli, chiesi a mia madre se potesse continuare da sola a sistemare la spesa mentre io parlavo a telefono, ricevendo da lei una risposta affermativa -Sì, però ti chiamo appena arriva papà, dobbiamo dirti una cosa- annuii, mentre lei mi dedicava un sorriso stanco e corsi dritta in camera mia.

Trascinai l'icona della cornetta verso destra aspettandomi un urlo di quei due che, ovviamente, non tardò ad arrivare -Ciao giovincelli- salutai con ancora il sorriso sulle labbra -Finalmente! Ma che hai i tappi alle orecchie?!- Riley si finse infastidita ma come al solito non si impegnò troppo per evitare di essere sgamata -Mi sa che tu hai silenziato pure il cervello, mica solo il telefono- Dylan assecondò la ragazza ridacchiando, lasciandomi in balia della confusione.

Ma di che stanno parlando?

-Desolata di interrompere le vostre dimostrazioni di affetto, ma si può sapere cosa caspita state dicendo?- di solito non ero io quella a cadere dalle nuvole non afferrando gli argomenti delle conversazioni, perciò mi sentivo ancor più disorientata -Ti abbiamo chiamato cinque volte, non una, cinque!- Riley sbuffò contrariata lasciandomi alquanto perplessa, allora decisi di controllare se quelle chiamate fossero effettivamente arrivate -Ma io non ho ricevuto nessuna...-