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Music: The Neightbourhood~ sweater weather DNCE~ cake by the ocean Superfruit~ guy.exe
Ancora con gli occhi chiusi, tastai il comodino per cercare di spegnere il martello pneumatico, più comunemente chiamato sveglia, che mi avvisava che era il momento di alzarsi.
Primo giorno! Puoi farcela!
Ancora assonnata, la prima cosa che feci fu scendere in cucina per fare colazione e non vi sto neanche a dire tutte le raccomandazioni dei miei genitori perché potete ben immaginarle. Scappai dalle grinfie della mia famiglia e tornai nuovamente in camera mia con l'intenzione di prepararmi, ma quando passai accanto alla finestra, notai nella casa accanto un ragazzo addormentato su una scrivania, con il pc aperto e dei fogli di carta sparsi dappertutto.
Ma che fa?
Te lo avevo detto che era una maniaco, magari è uno stalker e quelle sono le fotografie delle sue vittime.
Piantala con questa storia.
In realtà avrei voluto vedere la sua faccia, peccato che fosse girato la contrario.
Allora mi sa che il maniaco in questione sei tu.
La vibrazione del mio telefono mi distrasse da quei pensieri bizzarri che, non capii per quale motivo, riguardavano sempre quel ragazzo che non avevo neanche mai visto.
Trovai due messaggi, entrambi dai due miei migliori amici, non vedevano l'ora che gli raccontassi il mio primo giorno di scuola e questo, nonostante fossi felice di occupare un piccolo posto nella loro agenda, mi mise solo più ansia.
Sentii un clacson suonare da sotto casa, si era già fatto tardi, perciò immaginai fosse Lydia. Non persi tempo ed uscii di casa mentre cercavo di chiudere quel dannato zaino che, come sempre, aveva la zip incastrata. La mia "fortuna" aveva deciso di seguirmi anche a Beacon Hills.
-Accidenti Stiles!-
Avevo appena chiuso la porta di casa, quando sentii qualcuno urlare dall'altro lato della staccionata. Girandomi, notai lo stesso ragazzo che avevo visto poco prima addormentato sulla scrivania, uscire dalla casa accanto e richiudersi velocemente la porta alle spalle -Ciao papà!-
Ma cos'è uno Stiles?
Presumo sia il nome di quel ragazzo.
Ma sei sicura che sia un nome?
E io come faccio a saperlo?
Il ragazzo si accorse del mio sguardo su di lui e lo vidi sorridermi imbarazzato.
Però cavolo se era un bel ragazzo! Aveva dei capelli castani ordinati in un ciuffo ribelle, le labbra sottili e l'espressione imbarazzata risaltava ancor di più il suo naso all'insù, ma la cosa che fin dall'inizio aveva attirato la mia attenzione erano gli occhi, color miele con mille sfumature che incorniciavano l'iride e avevano una strana luce, sembrava quasi che avessero avuto un'anima propria.
