POV'S ELLE
Ripensai al discorso fatto poco fa, mentre mi dirigevo nel bosco(avevo trovato un piccolo rifugio e lo avevo modificato nel pomeriggio).
( Una cosa così, io la immagino così una casetta sull'albero, spero vi piaccia)
Era notte pesta, non riuscivo ad addormentarmi avevo in circolo tantissima rabbia e in qualche modo dovevo sfogarla.
Iniziai a prendere a pugni un albero, lasciando un buco nella corteccia, mi osservai le mani erano piene di sangue misto a muschio e piccoli pezzetti di corteccia.
Non gridai, ma nemmeno piansi, perché sapevo che sarei stata debole ed è una cosa che non sopporto.
Nelle mie vene continuava a scorrere l'ira.
Probabilmente l'ira di avere lasciato indietro le mie compagne, l'ira di essere nuovamente intrappolata, l'ira di essere circondata da maschi con gli ormoni a mille, l'ira verso i creatori...
Non riuscivo a sbollire la frustrazione che avevo, ma mi accorsi che le mie mani chiedevano pietà e quando abbassai lo sguardo verso di esse, vidi che ,mancava veramente poco per spaccarmi le falangi delle dita e il palmo della mano.
Salì sugli scalini della mia bellissima casa sull'albero e mi addormentai sul fresco pavimento delle assi di betulla.
Il mattino seguente mi svegliai verso le 4, non per entrare nel labirinto, ma bensì per fasciarmi le mani o almeno cercare di coprirmi i tagli e pulirmi via il sangue.
Dato che non volevo far preoccupare nessuno, lo feci da sola, presi delle garze rubate dai medicali e un po' di disinfettante e me lo misi.
Bruciava parecchio, ma almeno ero sicura che così non facesse infezione.
Mi alzai e mi incamminai davanti alle porte del labirinto, in tutto ciò era passata circa un'ora perciò ero arrivata proprio nel momento in cui le mura si iniziarono ad aprire.
Sentivo diversi passi dietro di me, mi girai e vidi Minho e Newt arrivare di corsa.
M:"Buongiorno"
E:"Ciao"
N:"Hey, dormito bene?"
E:"Si"
M:"Ok, Elle tu vai ad esplorare il labirinto devo parlare un secondo con Newt"
E:"Ok", allora iniziai ad addentrarmi in quelle immense pareti fatte di roccia e tristezza.
POV'S MINHO
La vidi davanti al labirinto, avevo riflettuto su quel che aveva detto la sera precedente e mi accorsi che era una ragazza veramente coraggiosa, fredda, ma quando vuole secondo me sa' essere dolce.
Andai a chiamare Newt, così poteva salutarla, una volta arrivato lo vidi dormire beatamente nella sua capanna.
IO: "Ehi Newt, svegliati"
N:"Hey, che succede?"
IO:" Niente pensavo che magari ti farebbe piacere venirla a salutare prima che lei entri dentro"
N:"Si, hai ragione, arrivo subito", disse con voce ancora assonnata.
IO: "Ok, ti aspetto fuori"
Dopo pochi minuti, Newt uscì vestito come al suo solito e ci dirigemmo vero le porte e lei era lì che ci aspettava.
IO: "Buongiorno"
E:"Ciao"
N:"Hey, dormito bene?"
E:"Si"
M:"Ok, Elle tu vai ad esplorare il labirinto devo parlare un secondo con Newt"
E:"Ok"
N:"Che volevi dirmi?"
M:"Hai notato le sue mani?"
N:"Si, volevo chiederti quando tornavi, ma visto che lo hai notato, secondo te cosa si è fatta?"
M:"Non ne ho la più pallida idea, le sue fasce sono piene zeppe di sangue "
N:"Ok, cerca di parlarle, ci vediamo dopo"
IO:" A dopo"
E andai nel labirinto.
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Amare non è sbagliato//Newt
AdventureElle si è svegliata da sola in un posto del tutto conosciuto.... Troverà un'uscita? Arriveranno altre persone? Cercherà di stringere amicizie o rimarrà con il suo solito carattere aggressivo? Che avventure affronterà la nostra protagonista? N.B:IL...