Capitolo dieci

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L'odore pungente del legno marcio arrivò alle sue narici così come il tanfo dell'acqua putrida.

L'umidità del posto rendeva la sua pelle appiccicosa e gli alberi enormi impedivano al sole di illuminare il terreno melmoso.

Ridanna si sentì soffocare, non sapeva se tremasse per il freddo o la paura.

La puzza le faceva girare la testa. Ogaldar sembrava a suo agio.

<<So che non è il massimo ma ci farà guadagnare del tempo prezioso. Forza, seguimi>>

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Le sembrava di sprofondare a ogni passo, la melma era incrostata ai suoi stivali e in parte dei vestiti.

Ridanna seguiva Ogaldar quasi intimorita. Conosceva Amlach, non si sarebbe fermato davanti a nulla pur di catturarla ma non voleva che l'orco ci andasse di mezzo.

<<Attenta a dove metti i piedi. E ricorda, rispetta la palude>> disse a bassa voce.

La giovane lo guardò confusa.

<<Qui vivono i Respiri, i guardiani delle paludi. Sono mostri orrendi che si nutrono di ogni cosa capiti sotto le loro fauci. Alcuni dicono che vivano nelle acque torbide e gli altri sugli alberi>>

Ridanna deglutì e osservò attenta attorno a lei, pronta a qualsiasi cosa.

Ogaldar rise.

<<Ti ho fatto paura?>>

Occhiataccia verso di lui.

<<Smettila con quel broncio, non avranno il coraggio di addentrarsi qui>>

Non conosci Amlach, pensò triste.

Arrivarono nei pressi di uno specchio d'acqua scura, una patina verde galleggiava sopra di essa.

Non voleva davvero attraversarla a nuoto?

Il verso degli insetti era assordante, le mancavano le sue farfalle dai vivaci colori.

Ogaldar mise un piede in acqua e si voltò verso di lei.

<<È poco profondo, non ci saranno problemi>>

Iniziò a camminare ma Ridanna era ancora ferma sulla riva melmosa. Sbuffò.

<<Ascolta, non posso portarti sulla spalla altrimenti sprofonderemo. Usa passi leggeri e sii cauta ma veloce>>

La giovane si fece coraggio e avanzò.

L'acqua era insolitamente calda e rabbrividì quando entrò a contatto con la sua pelle, le venne voglia di correre velocemente verso l'altra sponda ma si trattenne.

Il terreno sotto l'acqua era ancora più melmoso di quello esterno, davvero c'era il rischio di sprofondare.

L'acqua le arrivava fino all'addome e tenne le braccia sollevate, non voleva immergere anche le mani.

Ogaldar si voltò per controllarla, sembrava davvero buffa e sgraziata.

<<Sii vigile>> disse.

Ridanna lo era, solo che non riusciva a vedere il fondale nonostante lo sentisse sotto i piedi. Ciò che non poteva vedere le faceva paura.

Amlach si era già addentrato? Belthil stava bene? Temeva per lui.

Finalmente uscirono dall'acqua melmosa, i vestiti le si erano incollati addosso e puzzava come la palude ma erano vivi.

Ogaldar fiutò l'aria.

The cursed seal : Il sigillo maledetto [ Spin off di the Son of fire]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora