Stiles corre nei boschi alla ricerca di qualcosa, non sa ancora cosa, ma quando lo troverà lo saprà. La volpe si ferma e si guarda circospetta, poi intravede una piccola volpe dal manto rosso che si avvicina a lui, ha gli occhi azzurri brillanti, la volpe gli gira attorno per poi dare una piccola spinta a Stiles che sorride e segue la volpe rossa tra gli alberi, in poco tempo arrivano davanti ad un'arcata formata da due alberi che si congiungono, la volpe rossa salta decisa all'interno dell'arcata scomparendo, Stiles la segue deciso e quando salta chiude gli occhi, le zampe atterrano su qualcosa di morbido e caldo, apre gli occhi e vede il prato verde, il sole splende, un ruscello scorre vicino a lui, diverse volpi corrono o rotolano nel prato, sono tutte di colori diversi, nere, rosse, arancioni e marroni. Stiles cammina sorpreso osservando quel luogo tanto ambito, ma non è così soddisfatto, sente la mancanza dei lupi, avrebbe voluto che ci fossero anche loro, ma questo è il suo posto, è casa. Anche se casa non è esattamente un posto, sono di più delle persone, ma casa sua era sua madre, dopo che è morta chi è diventato casa sua? Stiles rivede l'immagine di quei lupi, della prima volta che li ha incontrati e sospira, gli mancheranno, gli mancherà il loro odore di nocciolo e muschio, gli mancherà quell'odore che ti avvolge e ti fa sentire a casa, ma è giusto così, sono due razze molto diverse, non sono fatti per stare insieme. Così la volpe dal manto bianco si lancia in mezzo alle altre volpi, confondendosi tra di loro.
Scott rientra nella clinica dicendo: -Deaton aveva ragione, le volpi hanno questo istinto cordiale, hanno davvero un gran cuore- Lydia annuisce mentre Derek resta impassibile, la ragazza dice incerta: -non so voi, ma ho questo presentimento che non sia stata la scelta giusta lasciarlo andare- Derek sgrana leggermente gli occhi, sorpreso da quell'affermazione, Scott annuisce sorpreso e Liam esclama: -anch'io!- Theo entra nella clinica e chiede incerto: -non vi pare un po' strano che i cacciatori siano spariti all'improvviso? Da quando quella volpe è arrivata...-Chris Argent apre la porta di scatto con il fiatone entra e dice con voce roca: -ditemi che non avete lasciato andare quella volpe- i lupi si guardano confusi e Scott risponde incerto: -sì, che c'è di male?- Argent si siede sconfitto e si spiega: -la Monroe si è alleata con i cacciatori di volpi, ha scoperto che...Gerard si teneva in contatto con alcuni cacciatori di volpi, così si è unita a Singer, non è più a Beacon Hills, stanno cercando il porto sicuro- i ragazzi si guardano e restano in silenzio, troppo scioccati per reagire o parlare. Derek dice furente: -tutti in auto, ora!- Derek esce in strada, sicuro di voler raggiungere il prima possibile la radura, deve assicurarsi che i cacciatori non li abbiano seguiti fino in Oregon, Stiles potrebbe non essere mai entrato nel porto sicuro...
La sera arriva, Stiles si sente leggermente confuso, ha un brutto presentimento e sembra che anche le altre volpi lo sentano, Stiles si guarda attorno cercando di capire cosa ci sia che non va. Sente un odore familiare, i peli si rizzano all'improvviso mentre sente di nuovo il tatuaggio bruciare nella schiena, indietreggia spaventato appena intravede una figura scura nella notte, sono umani e sono molti. L'odore aspro del digitale invade la radura, Stiles guarda spaventato le altre volpi cercando di trovare un nascondiglio, i cacciatori sono riusciti ad entrare, la volpe non sapeva come, ma erano entrati ed era colpa sua, lui li aveva portati nella riserva, tutti quelle volpi sarebbero morte per colpa sua. Il buio viene presto sostituito dalla luce rossa del fuoco, i cacciatori lanciano le fiaccole sugli alberi facendogli prendere fuoco, Stiles riesce a vedere i fucili carichi, sente i proiettili perforare l'aria, li vede colpire le volpi che cadono a terra come se fossero mosche, molti cacciatori raccolgono i corpi buttandoli in alcuni zaini. Stiles corre nel semi buio, le ombre sono tinte di rosso scuro, il fuoco scoppietta e brucia gli alberi creando ombre terrificanti, voltandosi indietro cerca di mantenere la distanza con i cacciatori, presto però viene circondato e riconosce la Monroe e Bobbie, rabbrividisce cercando una via di fuga, un cacciatore gli punta addosso il fucile e spara, Bobbie urla: -non sparare!- Ma il boato risuona nella radura improvvisamente silenziosa, Stiles si accascia a terra mentre la vista si offusca, il proiettile lo ha colpito alla testa di striscio stordendolo; la Monroe si avvicina al cacciatore dicendo: -stupido novellino, ci serviva vivo!- Bobbie scuote il capo e prende in braccio la carcassa dicendo: -torniamo indietro- una figura esile si fa spazio tra i cacciatori, il fuoco illumina in parte il suo viso scuro, Bobbie dice sicuro: -druido, apri il portale- la donna dice acida: -avrei un nome- la Monroe chiama sicura: -Marin Morrell, se non mi sbaglio sei la sorella di Deaton- lei annuisce senza rispondere, si volta verso Alan e dice affranta: -mi dispiace, ma non potevo lasciare che ti uccidessero- l'uomo sospira mentre il cacciatore che tiene la pistola puntata sulla sua testa si allontana lentamente, Deaton dice teso: -non è la nostra morale Marin e questo tu lo sai, dovremmo dare la vita per proteggere le creature sovrannaturali- la donna replica: -per proteggere il proprio branco, loro non lo sono tecnicamente- Deaton ribatte acido: -non ci sono regole per il cuore, se tu amassi davvero queste creature come ami me, non le avresti vendute ai cacciatori- Bobbie si intromette dicendo: -basta, usciamo di qui- così la donna apre l'arcata di alberi, i cacciatori escono sicuri dalla radura e si dirigono alle macchine, caricano gli zaini pieni delle carcasse delle volpi su una jeep e partono verso il Nevada. Stiles si alza in piedi tra gli zaini e ride mentre ripensa all'inganno fatto, fingersi morto è stato una delle sue migliori idee mai avute, anche se gli gira ancora la testa per la botta presa. Osserva la strada sotto di sé, la macchina sta correndo velocemente, il buio nasconde gli alberi ed il vento scompiglia il pelo della volpe, con un sospiro Stiles si lancia sull'asfalto, rotola sul cemento duro per un paio di minuti, poi si accascia a terra sperando di non aver fatto troppo rumore. Si rialza silenziosamente e si guarda attorno, l'oscurità lo circonda mentre cammina verso la parte opposta in cui stavano andando i cacciatori, cammina nell'oscurità ondeggiando, la testa pulsa e sente il sangue scorrere lentamente sul pelo. Dopo quella che sembra un'eternità vede due luci rotonde, un rumore strano come un rombo risuona nella strada, le luci si avvicinano velocemente a lui, la volpe capisce troppo tardi che quelle luci sono gli abbaianti di un'auto, riesce a sentire il suono del clacson e lo stridere dei freni prima di chiudere gli occhi, un odore familiare lo avvolge, l'odore di casa.
STAI LEGGENDO
My fault/ Teen Wolf Fanfiction
FanfictionDal testo: Correre, saltare, non guardare indietro, correre, respirare, non guardare indietro. La volpe si ripete le parole come un mantra mentre le zampe saltano sugli arbusti e atterrano sul terreno freddo, la coda bianca e voluminosa si muove ner...