1. Una volpe artica in California

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Correre, saltare, respirare, non guardare indietro, ma si era voltato, si era fermato, non avrebbe più corso, non avrebbe più saltato, non avrebbe più respirato...Per due giorni e due notti la volpe non si fermò, continuò a correre senza riposarsi, senza voltarsi più indietro, ma dentro di sé cresceva la paura, perché aveva guardato indietro, anche se solo per un attimo, si era fermato. Allora quei rumori si rifanno vivi, la volpe sente di non essere più sola, ma l'alba inonda di luce i boschi e la volpe sente le sue paure sparire come l'oscurità, ma la luce crea nuove ombre e con esse arrivano nuove paure...Dove andrà adesso? Come farà a nascondersi dai cacciatori? Come farà a raggiungere da solo il porto sicuro? Un rumore improvviso fa schizzare la volpe che in poco tempo ricomincia a correre velocemente, sente qualcosa sfiorargli la schiena e si volta appena in tempo per vedere una freccia conficcarsi in un albero, cacciatori. Non gli stessi che lo perseguitano, hanno un odore diverso, ma sono comunque cacciatori, per cui continua a correre senza voltarsi. La volpe comincia a rallentare sentendosi troppo stanca per proseguire a quella velocità, ma i cacciatori erano sempre lì, loro non avrebbero rallentato, ma la volpe era troppo stanca, dopo aver passato tre giorni a correre senza sosta, senza fermarsi per bere, mangiare o anche solo riposarsi cinque minuti. Il naso della volpe riesce a sentire anche un altro odore, non lo aveva mai sentito prima ma è quasi del tutto sicuro che si tratti di lupi, licantropi. Un'altra freccia arriva vicino alla volpe che fa un balzo di lato, ricominciando a correre velocemente quando sente delle voci: -state pronti, arrivano i cacciatori- la volpe annusa l'aria e senza esitare si dirige verso la voce, altre frecce seguono i passi della volpe senza però colpirla, quando arriva in uno spiazzo, vede una casa abbandonata, distrutta, davanti a sé nota diversi ragazzi, licantropi in posizione di attacco, ma nei loro volti si dipinge un espressione di puro stupore nel vedere quella volpe dal manto bianco, una ragazza dai capelli color biondo fragola esclama stupita: -una volpe artica?- Nessuno ha il tempo di rispondere che una freccia si conficca sul terreno accanto alla volpe che schizza verso la casa per nascondersi all'interno, il branco di licantropi rimane costernato mentre intravede i cacciatori uscire dalla foresta. La lotta inizia mentre la volpe si rifugia sotto una trave di legno cercando di non farsi scovare dai cacciatori, sente le frecce tagliare l'aria, i licantropi ringhiano e attaccano, senza però uccidere nessun cacciatore, questo conforta la volpe capendo che il branco sta soltanto proteggendo il suo territorio e che lui sarebbe potuto sopravvivere facilmente. Il silenzio invade la foresta, poco equipaggiati e non preparati per la risposta dei licantropi, i cacciatori si sono ritirati velocemente lasciando il branco vittorioso nella foresta. Lydia non esulta però insieme agli altri ragazzi, Scott chiede alla ragazza: -Lydia tutto bene?- Lei risponde subito preoccupata: -quella volpe...-Tutti si voltano verso la casa ed il silenzio cade su di loro. L'alfa si muove lentamente verso la casa e sale sui gradini quando Lydia mormora: -Scott, non fare rumore- lui annuisce piano ed entra nella casa seguito dal suo beta Liam, da Isaac, Lydia e Malia, mentre Derek, Peter e Theo restano fuori disinteressati. Scott si guarda attorno cercando il manto bianco, senza però riuscire a trovarlo quando intravede il pelo bianco tra due travi del pavimento, così da una veloce occhiata a Lydia, poi riporta l'attenzione sul pavimento e con movimenti più lenti possibili alza una trave e l'appoggia accanto a sé, riesce ad intravedere la volpe tremante raggomitolata su se stessa, nella speranza di non essere scoperta. Liam chiede in un soffio: -ci sono volpi artiche in California?- Lydia risponde leggermente seccata: -no- Isaac commenta perplesso: -ma questa è decisamente una volpe artica- Lydia ribatte seria: -potrebbe essere una volpe rossa alpina- Scott afferma sicuro osservando la volpe che nasconde il muso: -è troppo piccola per essere una volpe rossa, dalla anatomia sembra una volpe artica- Liam afferma sicuro guardando Lydia: -lui ha il diploma di veterinario, per cui...-Lydia rotea gli occhi interrompendo il beta: -ok, perché quei cacciatori le stavano sparando?- Scott osserva la volpe in silenzio mentre nota una cicatrice su un orecchio, gli sorge il dubbio che non sia una normale volpe, ma per esserne certo deve vedere i suoi occhi, che però la volpe nasconde attentamente. Scott allunga una mano verso la volpe che schizza subito dalla parte opposta saltando fuori dal nascondiglio e indietreggia dai licantropi, Scott osserva quei languidi occhi color nocciola e sospira: -credo che i cacciatori abbiano pensato che fosse un muta forma, visto il manto inusuale, ma credo che sia soltanto una volpe- la volpe abbassa le orecchie leggermente ferita da quell'affermazione, ma preferisce così, non rischierà di essere ucciso, ma Scott dice sicuro: -portiamola da Deaton, potrebbe contattare delle guardie forestali per farla tornare nel suo habitat naturale, non credo che qui in California possa vivere bene- la volpe sposta lo sguardo su tutti i licantropi e per un attimo pensa che forse non sarebbe così male, ma poi si ricorda che "beh, non sono davvero una volpe artica, morirei di freddo in Antartide", così indietreggia sperando che i lupi possano sentire il suo odore e capire che non è una semplice volpe, ma come ben sa, le volpi nascondono il loro odore quando hanno paura, è un riflesso naturale che la volpe non ha ancora imparato a controllare nonostante la sua età, difatti a diciassette anni avrebbe dovuto già saper controllare il suo odore. Scott sospira e porge una mano verso la volpe che indietreggia ancora, ma si ritrova alle spalle Liam che la prende in braccio dicendo vittorioso: -presa!- La volpe osserva il viso del beta e piega la testa di lato, come a fargli intendere che è un idiota a pensare che una volpe sia così stupida, di fatti la creatura salta sulle spalle del beta che protesta: -ehi, che fai?- La volpe ride appena mentre salta sulla spalla di Scott per poi scivolare sulla schiena dell'alfa e appoggiare delicatamente le zampe sul pavimento ruvido, poi con estrema leggerezza comincia a camminare verso l'uscita muovendo lentamente la coda ritta. Il branco segue la volpe fuori dalla casa, ma senza rincorrerla, sanno che non possono fermarla. Derek segue con lo sguardo la volpe che cammina velocemente verso la foresta per poi guardare Scott che dice calmo: -chiamerò delle guardie forestali che la cercheranno- tutti annuiscono mentre Peter chiede incerto: -non è un muta forma?- Scott fa cenno di no con la testa per poi proporre: -andiamo a mangiare qualcosa?- Tutti annuiscono incamminandosi verso l'uscita della riserva.

My fault/ Teen Wolf FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora