5. Colpa negli occhi

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Ricordi sfocati e poco precisi invadono la mente della volpe...La riserva di Beacon Hills è immersa nell'oscurità e Stiles corre cercando di trattenere le lacrime, per la prima volta si è trasformato in volpe, non credeva che avrebbe fatto male, ogni singolo osso si era deformato spezzandosi, i muscoli bruciavano e l'anima era tormentata dalla colpa, era appena scappato da sua madre perché voleva sapere di più sul padre, un padre assente, inesistente. Sua madre non gliene aveva mai parlato, non gli aveva mai detto se fosse vivo. Ma Stiles aveva sentito un odore familiare, forse quello del padre, un istinto primordiale lo stava guidando. Si ferma in mezzo ad una radura e si trova davanti diversi cacciatori con le armi puntate su di lui, in un istante cambia direzione cercando di sgusciare via dalla trappola, diversi proiettili silenziosi vengono sparati, ma soltanto uno colpisce la volpe ad un orecchio, ma non si ferma, continua a correre...

Deaton cammina avanti ed indietro per la stanza osservando il corpo immobile di Stiles disteso sul tavolo d'acciaio, Derek si sta infilando la giacca in silenzio mentre Lydia guarda preoccupata il ragazzo incosciente. Scott chiede al druido: -Deaton che succede, non ti ho mai visto così nervoso- Deaton si ferma e risponde serio: -non doveva accadere, non così...Conosco bene l'istinto delle volpi, non si fidano dei lupi, soltanto se conoscono qualcuno, come me...Ma adesso che ha visto che il vostro territorio è contaminato da cacciatori, non credo che si fiderà mai di voi- Lydia chiede curiosa: -è un istinto involontario?- Deaton annuisce aggiungendo: -si stava fidando soltanto perché c'ero io, probabilmente adesso non si fiderà nemmeno più di me inconsapevolmente ovviamente, le volpi sono molto prudenti e sensibili, non si scordano di niente, ogni singola cosa che le viene fatta resta nella memoria muscolare, per questo ha reagito subito appena ha visto Chris, il suo corpo ha rivissuto tutto quello che gli è successo anni fa- Derek commenta osservando la volpe: -sembra così vulnerabile, forse più di un umano- Deaton sospira ed ammette: -sono creature fragili, per questo sono quasi del tutto estinte, hanno un cuore troppo sensibile, sono empatiche e per certi versi, troppo buone, tendono a perdonare troppo spesso- Derek si appoggia al muro chiedendo: -cos'è il porto sicuro?- Alan alza lo sguardo sul lupo e spiega cauto: -la prateria, come la chiamano i lupi- Derek sposta lo sguardo sorpreso sulla volpe dicendo: -è una leggenda- Deaton aggiunge sicuro: -Claudia è stata la prima volpe che è uscita dal porto sicuro, nessuno ha mai avuto il coraggio di uscire, è un luogo sicuro e pacifico, come una specie di paradiso- Derek chiede sorpreso: -quindi esiste? Sua madre c'è stata?- Derek indica il ragazzo e Deaton risponde serio: -sì, ma non mi ha detto molto, se non che l'entrata cambia sempre, non è un luogo preciso, una volta che sei entrato è forse ancora più difficile uscirne, è un luogo che si mostra soltanto alla fine di una strada, soltanto quando la volpe è pronta può entrare, ma uscire più non può- Lydia chiede incerta: -perché Claudia è uscita?- Alan osserva il ragazzo ed ammette: -per lui, all'epoca lei era molto giovane quando ha trovato il porto sicuro, ma non c'era suo padre, non c'era l'uomo che amava, così uscì. Ritrovò suo padre ed insieme a lui ritrovò anche l'amore della sua vita, John, un umano. Claudia ha rinunciato a tutto per poter avere una famiglia, per poter avere Miz- Scott chiede incerto: -lui è per metà umano, quindi?- Alan sorride e spiega sedendosi: -è difficile da dirsi, i Gajos sono una delle ultime famiglie puro sangue, volpi rosse, lui è l'ultimo e come avrete notato, non è una volpe rossa. Credo che John avesse degli antenati muta forma, ma non ne sono certo, per questo Stiles è diverso dalle altre volpi, il suo manto è unico. Suo padre era un uomo incredibile, è un peccato che non lo abbia mai conosciuto, sua madre non gliene ha mai parlato, John era un cacciatore, ma era diverso dagli altri, come Chris- Scott annuisce e chiede incerto: -come possiamo aiutare Stiles?- Deaton scuote il capo chiarendo: -non potete, se lui non vuole, non ve lo permetterà, le volpi sanno essere molto cocciute, per certi versi- Stiles si alza di scatto ansimando, si guarda attorno disorientato, appena ferma lo sguardo su Deaton si tranquillizza. Alan dice cortese: -Stiles, non credo che tu possa continuare così, non riuscirai a sopravvivere- Stiles abbassa gli occhi colpevoli dicendo: -in un modo o nell'altro...-La volpe si alza dal piano d'acciaio dicendo aspra: -o i cacciatori del Nevada, o gli Argent, non c'è differenza- Scott ribatte sicuro: -Chris è diverso, ci aiuta, so che non ti fidi di noi, ma noi possiamo aiutarti, possiamo proteggerti- Stiles continua a guardare in basso deciso a non voler rispondere, Deaton dice freddo: -Stiles, tua madre non vorrebbe che tu...-Stiles interrompe il druido dicendo furente: -tu non sai niente! Tu non sai cosa sia successo in questi anni, le cose cambiano, mia madre mi ha detto di fare una cosa e la farò, l'unica volta che ho disubbidito sono quasi morto, quindi no, io non mi fermerò, non starò con questi lupi, non mi fido- il druido sta per ribattere ma il ragazzo si volta ed esce dalla clinica sicuro. Derek stringe la mascella cercando di restare impassibile, non aveva mai sentito così tanta rabbia mischiata ad agonia e senso di colpa, era un odore fortissimo che colpiva dritto al cuore. Quella volpe lo intrigava, non riusciva a capirne il motivo, ma riusciva a rivedersi in quel ragazzo solo, senza nessuno. Ma Derek aveva un branco, mentre Stiles non aveva niente, non aveva una casa o qualcuno come lui. Scott sta per uscire dalla clinica per seguire la volpe, ma Lydia lo blocca dicendo: -lasciagli i suoi spazi, ci rifletterà e vedrai che tornerà- Alan si porta una mano sul viso con il presentimento che la volpe non si farà viva, perché non potrà...

My fault/ Teen Wolf FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora