Vivi come se dovessi morire domani

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Lucrezia stava a Monaco con il suo ragazzo, aveva saputo quanto era successo alla sua amica, ma non poteva prendere una macchina e raggiungerla a Cattolica, perché il giorno dopo avrebbe dovuto dare un esame, allora decise di aprire il pc e chiamare le sue amiche, che erano riunite sul tappeto della camera di Alex, sicuramente, pensava lei, a mangiare schifezze come se non ci fosse un domani. E aveva avuto ragione. Appena sentirono la suoneria associata alle chiamate Skype, e lessero il nome di Lucrezia sul display del pc, iniziarono a nascondere i sacchetti di patatine e caramelle che stavano mangiando, e poi risposero. "ma ciao Lucreeeeeee" le ragazze accolsero così la chiamata della loro amica monegasca di adozione. Lei nel vedere Alex sorridente si rilassò un pochino: aveva pensato a fiumi di lacrime, e invece lei stava ridendo e scherzando insieme a tutte le altre. All'improvviso si sentì uno schianto di un vetro sul pavimento provenire dalla casa di Lucrezia "CHARLES GIURO CHE SE MI HAI ROTTO UN ALTRO BICCHIERE TI CASTRO" "stavolta era un piatto..." "FRANCESINO DEI MIEI STIVALI, RITIENITI FORTUNATO CHE CI SONO LE MIE AMICHE, SENNÒ TI AVREI GIÀ PRESO A MAZZATE" "scusa amore, giuro che la prossima volta sto più attento" Lucre era fumante di rabbia, e noi ci stavamo sbellicando dalle risate per quella lite improvvisata. Charles e Lucrezia erano una coppia alquanto insolita, lei che stava facendo uno stage da giornalista, e lui che faceva il pilota di F1, si erano incontrati per la prima volta al gran premio di Monaco, e da lì non si erano più lasciati. Per un po' di tempo Lucre aveva fatto l'amante, ma solo per poche settimane, dato che se Charlotte aveva un bel paio di cornine, Charles aveva più corna di un cervo nella stagione degli amori, e non ci misero troppo tempo a lasciarsi. Ora quella coppia conviveva, tra litigi, crisi pre-esame e gran premi e aveva un equilibrio tutto suo, ma erano molto legati, e nulla li avrebbe separati: erano troppo innamorati. La chiamata si concluse verso la quattro di mattina, Alex, Alice e Consi erano già crollate da almeno due ore, e dormivano abbracciate sul letto, mentre Cate e Gaia si erano fatte un thermos da tre litri di caffè, a testa, per restare sveglie a vedere l'alba, e Nady e Bruni erano al telefono con i loro fidanzati da almeno un'ora.

La mattina successiva, le 7 amiche, decisero di andare in spiaggia, e Alice propose di invitare pure Luca e i suoi amici. Tutte accettarono di buon grado, ma pensavano si riferisse solo ai tre ragazzi della gara, invece quando arrivarono in spiaggia notarono che, oltre a Cele, Mig, e Luca c'erano pure una buona mezza dozzina di ragazzi che non conoscevano. Alice si diresse senza paura verso il gruppo e indicò le sue amiche con un cenno del capo. In circa trenta secondi le ragazze si ritrovarono accerchiate da quei bellissimi ragazzi senza maglia che si stavano presentando loro "Marco Bez" disse il primo tendendo una mano, "Nicco" il secondo, "ciao ragazze, io sono Stefano" si presenta il terzo "io sono Vale, e i due scemi in acqua sono Franco e Pecco" si presenta l'ultimo dei quattro ragazzi, che ad Alex sembrava avere un'aria famigliare...chissà dove lo aveva già visto.... "aspetta un secondo...." "...MA TU SEI...." "...VALENTINO ROSSI?!" le parole di Cate, Nady e Consi fecero tornare alla realtà Alex...ecco dove lo aveva già visto!! Ma era ovvio come aveva fatto a non pensarci prima? Vale scoppiò a ridere per l'espressione scandalizzata che aveva preso possesso del bel visino di Alex, e le tese una mano "ma tu sei quella ragazza che ieri ha dato del filo da torcere a questi scemi qui alla pista?" le chiese indicando con un cenno del capo i tre ragazzi che stavano osservando la scena alle sue spalle "ehm...s-si sono i-io" rispose lei balbettando. Alex si sentiva il viso in fiamme, e sentiva improvvisamente caldo "sei Alex, giusto?" "s-si" la ragazza si stava chiedendo il motivo di tutto quell'interessamento, così come le altre ragazze si stavano lanciando occhiate interrogative. Erano talmente prese dal pensare a cosa volesse Vale da Alex che non si accorsero dei ragazzi che si erano posizionati uno dietro ad ognuna di loro, fino a quando, ad un cenno impercettibile di Vale, le sollevarono di peso e cominciarono a correre verso il mare. Le ragazze avevano ancora i vestitini da mare indosso " ti prego mettimi giù lucaaaaaa" gridava Alice, che quella mattina si era rifiutata di mettere il costume, e che quindi indossava l'intimo sotto al vestitino, "Mig ti pregooooooo" Consi si dimenava come un'anguilla tra le braccia di Andrea, che però non aveva la minima intenzione di lasciarla andare. "Cele ti prego mettimi giù" Alex fece gli occhi da cucciolo al ragazzo che l'aveva sollevata "ai suoi ordini signorina" disse lui, e la fece cadere in acqua. "CELESTINO VIETTI RAMUS RITIENITI UN UOMO MORTO" urlo la ragazza non appena riemerse sputacchiando dall'acqua "io in realtà ti ho messo giù, proprio come mi hai detto tu" disse lui con una faccina innocente "Azzurrino fai poco lo spiritoso" disse lei "Azzurrino?!" Cele era confuso "si, Azzurrino" ripetè lei andandogli incontro con sguardo minaccioso, ma inciampò, e gli finì addosso, facendolo cadere in acqua. Quando riemersero erano praticamente abbracciati, e tutti si voltarono nella lori direzione. Alex era talmente imbarazzata da fare invidia ad un pomodoro, mentre il ragazzo stava ridendo a crepapelle, assieme agli altri pilotini e alle ragazze.

Nietzsche - |Celestino Vietti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora