a pezzi

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Alex era chiusa nella sua stanza, era la ragazza più felice al mondo ora, ma pure la più triste, non aveva idea di come dire a Bez che sarebbe dovuta andare a Bristol per sei mesi almeno. "Al è pronta la cena, scendi?" la voce di Cele la risvegliò dai suoi pensieri, non voleva scendere, ma aveva una fame da lupi "arrivo" disse. Quando scesa aveva in volto un sorriso parecchio falso, ma nessuno se ne accorse "allora, domani andiamo a Gardaland?" Gaia era esaltata come una bambina a cui avevano appena regalato una bambola nuova "beh si" Alex avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non vedere Bez per un giorno dopo quello che stava per dire "ehm ragazzi, dovrei dire una cosa..." il casino che c'era nella stanza cessò "beh ecco, mi hanno presa per un corso all'Accademia di fotografia di Bristol, il corso dura circa otto mesi, non potrò seguirvi alle vostre gare, ma giuro che verrò a vedere Silverstone" "AHHHHHHHHHHHHH" Alice si mise a urlare e saltellare per la stanza "DAVVERO VAI ALL'ACCADEMIA?!" "si, Ali, davvero" la ragazza l'abbracciò, felicissima, ma parva che non tutti fossero così felici "non puoi fare sul serio" Bez si alzò dalla sua sedia e si diresse fuori, Alex sciolse l'abbraccio con la sua amica e lo seguì "Marco ti prego non fare così" "così come? Eh? Non mi avevi detto nulla, e io che pensavo che io e te non avessimo segreti" "ascolta, avevo fatto domanda per l'accademia prima che noi diventassimo noi, cosa dovevo fare? Mh? Ritirare la mia candidatura?" "semplicemente potevi dirmelo, e non uscirtene così a caso con il fatto che devi partire, e a proposito, quando parti?" "devo essere a Bristol tra due settimane" Alex di grattò la nuca imbarazzate, certo avrebbe potuto dirglielo, ma se glielo avesse detto cosa sarebbe successo? Probabilmente lo stesso casino che stava facendo ora, solo con qualche settimana di anticipo "eh? Due settimane? Ma tu sei fuori...non ci vai!" "non decidi per me, Marco, non puoi chiedermi di rinunciare al mio sogno" "e tu non puoi chiedermi di rinunciare a te" "e chi ti dice che dovresti rinunciare a me?" "beh è ovvio, dopo nove mesi in quella città del cazzo mi avrai dimenticato" "ma tu sei scemo o cosa? Non vado mica in Australia, esistono le videochiamate, e poi che cazzo significa che ti dimenticherò?" "significa che là ci saranno migliaia di ragazzi, e non mi pare che tu faccia troppa fatica a lasciare il tuo ragazzo per andare con un altro" Bez si riferiva alla serata di ferragosto, ma Alex non lo capì, infondo Cele era un suo amico, e poi non aveva fatto nulla di male "è questa la considerazione che hai di me? Ma che cazzo hai nella testa, noccioline?" "dimmi che non andrai a mezza festa con i tuoi compagni di corso" "se vado alle feste non significa che sono una puttana che va con il primo che passa Marco" "ma mi stai prendendo per il culo?" "no, e comunque, ripeto, possiamo restare insieme anche se io sono in Inghilterra" "ma sei seria? Le relazioni a distanza non hanno mai funzionato, e noi non saremo certo l'eccezione alla regola" "cosa vuoi dire? Mi stai lasciando?" "assolutamente no, ma non ho mai creduto nelle relazioni a distanza, e non comincerò a crederci ora" "e sentiamo perché non ci crederesti?" "una parola: corna" "COSA?! CIOÈ TU MI STAI DICENDO CHE NON TI FIDI DI ME?!?!" 2di te mi fido è degli altri che non mi fido" "seh certo, o forse è perché sai che se io sono lontana andrai tu con la prima che passa...o sbaglio?" "..." "coraggio, rispondimi Marco, ho ragione?" "MA TU SEI SCEMA, COME PUOI PENSARE UNA COSA DEL GENERE?!" "ah boh hai iniziato tu con questo discorso, mica io..." "comunque sia, o me o l'Accademia, scegli" "NON PUOI CHIEDERMI DI SCEGLIERE TRA TE E IL MIO SOGNO" "scegli" "ma hai qualcosa in quella testa, oltre alle moto? Io vado a Bistol, che tu lo voglia o no." "e allora è meglio se la chiudiamo qui tra di noi" Alex spalancò gli occhi "non puoi averlo detto sul serio..." "e invece si, come tu hai scelto Bristol, io ho fatto la mia scelta" " CIOÈ TU STAI BUTTANDO ALL'ARIA QUESTI MESI PER UN'UNIVERSITÀ?!" "esattamente" e dopo aver detto questo il ragazzo si alzò e se ne andò "MARCO, SMETTILA DI FARE IL BAMBINO!!" " io non faccio il bambino, tu hai preso una decisione, e io ho agito di conseguenza. Addio Alex". Alex scoppiò in lacrime e si accasciò al suolo, non doveva andare in quel modo. Sentì una mano appoggiarsi alla sua spalla e Cele le si sedette di fianco "ho sentito tutto, e ti posso dire una cosa: se ti chiede di scegliere tra lui e il tuo sogno non ti ama abbastanza" lei non riuscì a dire nulla, semplicemente si lasciò cullare dalle braccia di Celestino che l'avevano stretta e le stavano accarezzando i capelli. Non si sa per quanto tempo i due amici restarono abbracciati, ma Alex aveva finito le lacrime da piangere, e aveva inzuppato completamente la maglietta di Celestino. Quando Marco rientrò, li trovò così sulla porta di casa, lei con la testa appoggiata sul petto di lui, e lui con le mani sulla schiena di lei "e menomale che dovevo fidarmi" fu il suo commento acido, al che Cele si alzò e gli diede uno spintone talmente forte da farlo volare dalle scale con il culo a terra "punto primo non permetterti mai più di darle della troia" "perché non dovrei, se è la verità?" se ci fosse stato silenzio, si sarebbe potuto sentire il rumore del cuore di Alex che si spezzava a quella affermazione "punto secondo, non provare a dirmi cosa fare, dopo che l'hai ridotta in quello stato" "colpa mia?" "no guarda, colpa del gatto che non abbiamo...CERTO CHE È COLPA TUA, IDIOTA, PERCHÉ CREDI CHE STESSE PIANGENDO? PERCHÉ LE SI ERA SPEZZATA UN' UNGHIA? MA PER CORTESIA APRI GLI OCCHI COGLIONE" nessuno aveva mai visto Cele così arrabbiato, aveva i pugni stretti, le nocche bianche e poco mancava a che tirasse un pugno sul naso dell'amico "come hai potuto lasciarla, uh? Come? Con che coraggio lo hai fatto, proprio ora che aveva più bisogno di te?" un pugno partì, e arrivò sul muro, vicino alla testa di Marco, e vi lasciò una macchia di sangue, segno che Cele si era spaccato le nocche "e non pensi che pure io avevo bisogno di lei?" le parole di Bez arrivarono alle orecchie di Alex assieme ad un "crack" sordo da parte del naso di Cele, la ragazza si alzò, tremava come una foglia "basta, vi prego" la sua voce era poco più di un sussurro, ma il ragazzo la udì, si girò, prese in braccio Alex e la portò nella sua camera. Era ancora incazzato, e quando Alex cercò di medicargli la mano e il naso sanguinanti non riuscì a stare fermo. La ragazza lo fece sedere sul suo letto, e recuperò un batuffolo di cotone imbevuto di alcool dal comodino "per favore calmati" e gli posò il batuffolo di cotone sulle nocche della mano, lui sussultò per il dolore, ma lei ignorò i suoi lamenti e continuò a medicargli la mano; per il naso poteva fare poco o niente, dato che non era rotto, ma poco ci mancava, glielo pulì con l'acqua ossigenata e, ad opera ultimata, gli lasciò un bacio sulla guancia "grazie per avermi difesa, ma non serviva, se lo ignori dopo un po' la smette di romperti, ora invece gli hai dato un motivo in più per non sopportarti" "non mi importa, almeno hai capito come la pensava sul tuo conto" "vero..." "senti, forse non è il momento adatto, ma avrei un regalino per te, insomma, per il tuo compleanno" "ma come? Non bastava l'obbiettivo per la fotocamera?" "e a che ti serve un nuovo obbiettivo se non hai il soggetto da fotografare?" "Azzurrino sei un pazzo, ma ti voglio bene per questo. Che ti sei inventato sta volta?" "lo vedrai" e andò in camera sua a recuperare uno scatolone blu, da cui Alex estrasse un piccolo cucciolo di Husky bianco e nero con gli occhietti vispi che la fece sorridere "Azzurrino Vietti Ramus, tu sei un pazzo, ti voglio un mondo di bene, come si chiama questo piccolino?" "ah boh devi darglielo tu il nome" "uhm...allora ti chiamerò Aki...no non mi piace, facciamo ACE" Cele ridacchiò "beh allora benvenuto in famiglia Ace" Alex gli diede un bacino sul naso, e il cagnolino starnutì e le leccò la faccia "ahahahahahahahah basta Ace ahahahhahahaah mi fai il solleticoooooo"

Nietzsche - |Celestino Vietti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora