Azzurro come te, come il cielo e il mare (pt.2)

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La mattina dopo Alex si svegliò nel suo letto, non ricordava come ci fosse finita, né come fosse tornata a Tavullia, ricordava solo che aveva espresso il desiderio di riabbracciare Marco. Forse aveva parlato ad alta voce? Forse le sue amiche l'avevano riportata a casa? Non lo sapeva. Provò ad alzarsi, ma i suoi movimenti erano impediti da un braccio che le cingeva la vita: Marco. A fatica si girò su un fianco e sorrise alla vista del ragazzo addormentato al suo fianco, con i capelli che gli coprivano il viso, e un sorriso angelico dipinto in volto. Si fermò un secondo ad ammirare quello che era il SUO uomo, poi avvicinò il suo volto a quello del ragazzo, e lasciò un piccolo bacio casto sulle sue labbra "mi sei mancato" sussurrò, e il respiro caldo del ragazzo le solleticò il viso quando le rispose "anche tu, amore mio, non sai quanto mi sei mancata". Alex si accoccolò al petto del ragazzo e lui sussurrò "non permetterti mai più di andartene. Mi manchi un casino quando non ci sei" "andiamo in moto?" l'amore di Alex per le due ruote rese quel momento un po' meno romantico, ma, dato che pure Bez aveva un amore smisurato per la moto, non rovinò il loro momento.

Scesero le scale e andarono in cucina a fare colazione, dato che era relativamente presto nessuno dei ragazzi si era ancora svegliato, e questo permise ai due di fare in fretta a mangiare per poi andare a cambiarsi il pigiama e a mettersi la tuta. Alex recuperò pure cavalletto e macchina fotografica, non si sa mai, potevano sempre servire, e poi andò al garage ad aspettare Bez. "certo che a volte sei peggio delle donne" lo prese in giro lei, non appena lui la raggiunse alle moto "metti via la tua, oggi andiamo solo con la mia: voglio portarti in un posto" gli disse lui, notando che Alex stava sistemando la sua moto. Salì dietro a lui e si aggrappò alla sua schiena con tutte le forze che aveva: quando Bez accelerava aveva il terrore di cadere dalla moto e di restare spiaccicata sull'asfalto della tangenziale. Marco, invece, si stava divertendo come un bambino con il suo giocattolo preferito, e quando non ci fu più nessuno intorno a loro iniziò ad accelerare molto più forte di prima, tanto che Alex dovette stringersi al suo petto con tutte le sue forze per non cadere. "al ritorno guido io" esclamò la ragazza non appena Marco fermò la moto e la fece scendere "stavi cercando di uccidermi" "eddai per un po' di velocità" Bez stava ridendo come un matto e Alex gli tirò un pugno amichevole su una spalla "volevi restare senza fidanzata per caso?" lui scosse la testa "neanche per sogno" Alex sorrise e si sporse dal parapetto per guardare il lago sotto di loro, ma si ritrasse subito: quel salto di cento metri sotto di lei la terrorizzava e non poco. Bez le si avvicinò e la abbracciò teneramente da dietro posando il mento sulla testa della ragazza "sei bassa, amore" la prese in giro "vuoi per caso tornare a casa di corsa?" lo minacciò lei, che era parecchio suscettibile quando si trattava della sua altezza. Marco rise, e strinse di più la presa sui fianchi della ragazza "assolutamente no, nana, ci tengo ad avere ancora la moto integra a fine giornata" lei si girò verso di lui "comincia a correre se ci tieni alla tua vita" lo minacciò, ma lui si chinò sul volto della ragazza, e le lasciò un piccolo bacio all'angolo della bocca "ti amo" la ragazza incrociò le braccia al petto "con questo non ti sei certo fatto perdonare il fatto che mi hai detto che non so guidare" disse lei con un adorabile broncio dipinto in faccia, lui provò a baciarla, ma lei si girò dall'altra parte "va bene, amore, scusa, sai guidare una moto benissimo, meglio di Vale; ore però posso baciarti?" Alex si girò e scoppiò a ridere come una matta "certo che sei un leccaculo caro" poi gli prese il volto tra le mani e gli lasciò un piccolo bacio sulle labbra. Alex non sapeva descrivere le sensazioni che provava quando si trovava con il suo ragazzo, tutte le sue preoccupazioni svanivano, e lei si sentiva come sopra ad una nuvoletta rosa di zucchero filato a tre metri dal suolo: certo era terrorizzata dal fatto che potesse cadere, ma la felicità di quel momento rendeva quella paranoia solo una specie di ricordo molto lontano.

I due ragazzi si sedettero sull'erba, Alex era comodamente appoggiata al petto di Marco, e lui aveva le sue braccia a circondare la vita della ragazza. Sugli alberi alle loro spalle gli uccellini cinguettavano, e rendevano quel posto sperduto in mezzo alle colline, un piccolo angolo di paradiso. All'improvviso un ombra oscurò il sole per un secondo, Marco stava dormendo, e Alex scrutò il cielo, incuriosita da cosa poteva aver oscurato il sole; e all'improvviso la vide, un'aquila (o un falco, non sapeva distinguerli bene) che volteggiava maestosa sopra le loro teste. Alex afferrò al volo la macchina fotografica e la puntò al cielo, quando il rapace passò di nuovo davanti al sole scattò. La foto era una delle foto migliori che la ragazza avesse mai scattato, era molto fiera si sé, e non vedeva l'ora di farla vedere al suo ragazzo. Dato che oramai la macchina era accesa, la ragazza decise di fotografare pure il ragazzo, che, ignaro di tutto, continuava a dormire beatamente sdraiato tra i fiori.

Era quasi ora di cena quando i due ragazzi raccattarono le loro cose e risalirono in moto per tornare al ranch. La ragazza aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, e nessuno avrebbe potuto toglierlo, eccetto forse Celestino. Infatti, quando i due tornarono a casa vennero sommersi di domande da parte delle ragazze, che erano state avvertite da Alice che Alex non era in camera sua quella mattina, e quindi aveva paura che fosse scappata. Una domanda però fece voltare la ragazza "vi siete divertiti?" quelle parole, dette con disgusto, da una voce che la ragazza conosceva bene, la fecero voltare "si, ci siamo divertiti molto" rispose secca, entrando poi in casa e recandosi al suo portatile, per sviluppare le foto che aveva scattato quel giorno. Lei era molto delusa dal comportamento di Cele: era geloso? Beh non erano problemi suoi, probabilmente se non avessero litigato quella sera, ora lei non sarebbe la ragazza più felice del mondo, e soprattutto, non si sarebbe mai resa conto di quanto quel ragazzo possa essere difficile e rompicoglioni quando ci si metteva. Eppure, Alex non riusciva a smettere di pensare a lui, persino la maglietta azzurra che aveva deciso di indossare quel giorno le ricordava l'amico e la splendida giornata al mare che avevano trascorso quando si erano conosciuti. Alex forse non se ne rendeva ancora conto, ma quel ragazzo la affascinava, e soprattutto, forse, si stava insinuando nel suo cuore. Quel cuore che ora apparteneva a Bez. 

Alex's space
Come promesso ecco a voi il doppio aggiornamento, ci vediamo venerdì prossimo (se mi ricordo) per il prossimo capitolo☺
Che ne pensate delle "nuove coppie"? E di Alex e Bez? Chene pensate?
Buona serata🌻
Alex

Nietzsche - |Celestino Vietti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora