"Fra uomo e donna può esserci passione, ostilità, amore, ma non amicizia"

230 14 14
                                    

▶ Nietzsche - Giulia Molino

Le ragazze atterrarono a Bologna verso le sei di sera, e ad attenderle c'era Valentino con l'Accademy al completo. Non appena li videro, le ragazze si misero a correre verso di loro, trascinandosi dietro i trolley e rischiando di investire un paio di signore, due cani, tre piccioni e un gatto. Gaia era davanti a Nicco, si tormentava le mani e guardava per terra "hey, va tutto bene?" il ragazzo le sollevò il mento con due dita e la costrinse a guardarlo negli occhi "s-si, ora si" singhiozzò lei affondando la testa nel petto del suo ragazzo, che le stava lasciando dei dolcissimi baci tra i capelli. Il ricongiungimento di Luca e Alice, invece fu del tutto diverso: lei gli corse in contro, mollando il trolley in mezzo all'aeroporto e si aggrappò stile koala in carenza di affetto al torace del suo Luca, rischiando di fargli perdere l'equilibrio e di farli rovinare a terra entrambi. Alex, dal canto suo stava cercando Cele tra la folla, e lo vide che chiacchierava con Cate e Bruni, si sentì male: non l'aveva neanche salutata. L'aeroporto iniziò a vorticarle attorno, le emozioni che stava provando affluirono senza tregua al suo cervello, perse l'equilibrio, ma due mani la afferrarono per le spalle e la fecero tornare in sé. "ma cosa ci fai lì impalata?! Vieni a salutarmi!" quella voce non era propriamente quella che Alex avrebbe voluto sentire, tuttavia, senza opporre resistenza, si fece circondare la vita dalle braccia muscolose di Bez, e si accoccolò contro il suo petto, stanca morta per il viaggio, tanto che lui la prese in braccio e la portò in macchina così. Alex non aveva la forza per camminare, né per fare altro: l'unica cosa che riusciva a pensare in quel momento era che Cele l'aveva ignorata. "magari non mi ha visto" era quello che si ripeteva in loop nella sua mente, più per convincere sé stessa, che per dare una spiegazione allo strano comportamento del ragazzo. Quando arrivarono a casa, con la scusa di avere sonno, si ritirò nella sua camera, sul piccolo balconcino che dava sulla pista del Ranch. I ragazzi stavano per scendere in pista, e lei ne approfittò per scattare qualche foto, i suoi soggetti preferiti erano Luca, Ali, Gaia e Nicco, ora per esempio aveva l'obbiettivo puntato su Antonelli, che stava parlando con Gaia di chissà cosa, e stava aspettando che quei due facessero qualcosa di interessante da essere fotografato. Nicco aveva invitato Gaia a salire in sella alla sua moto, lei aveva accettato e si era infilata la tuta e le protezioni, sembrava che fossero sul punto di baciarsi nonostante avessero indosso entrambi il casco. Alex scattò e osservò il risultato, un sorriso le comparve sulle labbra, ma poco dopo i suoi occhi si riempirono di lacrime, non riusciva ancora a realizzare che lui la stesse ignorando da che aveva messo piede su suolo italiano.

"Cele, sai che ha Alex? Non mi sembrava troppo in forma" Bez si rivolse all'amico con sguardo interrogativo "vero, amico, sai che ha? È da che è atterrata che è strana" Mig si unì alla discussione "in realtà fino a ieri aveva l'influenza, probabilmente non si è ancora ristabilita del tutto" appena finì di pronunciare quelle parole Cele guardò i suoi amici che lo stavano fissando con uno sguardo perplesso "mah sarà, ma a me non è sembrato che stesse male fisicamente" dissero i due, prima di salire in sella alle loro moto per lanciarsi in pista. Alex si perse a osservare la pista, ci furono un paio di cadute che coinvolsero sia Cele che Mig, e Alex avrebbe voluto lanciarsi in pista per andare a controllare come stavano, ma si trattenne: aveva preso una decisione, finché Cele l'avesse ignorata, lei avrebbe ignorato lui; quando però Alex notò la moto numero 72 abbandonata a terra, e il suo pilota seduto a terra con una caviglia tra le mani, parecchio dolorante, l'istinto prese il posto delle sue azioni, e Alex si ritrovò a scapicollarsi giù dalle scale e ad attraversare tutta la pista di corsa verso il suo amico con la macchina fotografica a tracolla e la borsa medica in una mano. Quando raggiunse Marco, Alex gli si sedette accanto "che hai fatto a quella povera caviglia?" "non lo so, però fa male" rispose lui con una smorfia "riesci a togliere lo stivaletto?" "ci provo" una volta che lo stivaletto fu rimosso dalla caviglia, Alex notò che non si era gonfiata chissà quanto, però stava diventando nera, segno che la storta non era proprio una cazzata. Alex prese il ghiaccio spray dalla borsa, e lo spruzzò abbondantemente sulla caviglia di Marco, poi prese una pomata bianca e le bende e completò la sua opera. "ce la fai ad alzarti?" ci provò, ma non riusciva a stare in piedi, quindi Alex fece un fischio - di quelli che ti rompono i timpani se li ascolti da troppo vicino - e aspettò che Alice ricevesse il suo messaggio, e quando l'amica la raggiunse le affidò Bez, la macchina fotografica e la borsa medica, mentre lei si prendeva cura della moto, che non era messa malaccio per l'impatto che aveva avuto con il terreno, dopo di che, tutti e tre assieme, con la moto, si incamminarono lentamente verso la casa.

"Bez? Sul serio?" Cele aveva deciso di interrompere la pace in cui Alex era sprofondata mentre osservava il tramonto dalla veranda della casa dove alloggiava al ranch "come scusa?" la sua voce era scocciata, un po' perché aveva interrotto il suo momento di pace, un po' perché era tutto il giorno che la ignorava, e la prima volta che le rivolgeva la parola da quando era atterrata era per farle una ramanzina, su che cosa non era chiaro. "da quando esci con Bez?" "non sono affari tuoi con chi esco o non esco" "quindi esci con lui?" "ma mi ascolti quando parlo?! NON ESCO CON LUI, E POI NON DEVE INTERESSARTI" Alex era scioccata dal comportamento dell'amico: ma davvero pensava che tra lei e Marco potesse esserci qualcosa? "beh a me non sembra, dagli atteggiamenti che avete avuto per tutto oggi mi avete fatto intendere il contrario" "ma ti senti quando parli? Gli atteggiamenti che avete avuto oggi...l'ho semplicemente aiutato, e poi che cazzo vuoi che è tutto il giorno che mi ignori?" "si, certo, lo hai semplicemente aiutato, e io sono la regina Elisabetta, MA FAMMI IL PIACERE, TI SEI AGGRAPPATA A LUI COME UN KOALA IN AEROPORTO" "AH ALLORA È QUESTO IL PROBELMA, MH? SEI GELOSO CHE HO ABBRACCIATO LUI INVECE CHE TE? EPPURE LUI È STATO L'UNICO A VENIRMI A SALUTARE, E POI HO AVUTO UN CALO DI PRESSIONE E MI HA AIUTATO A NON CADERE PER TERRA IN MEZZO ALL'AEROPORTO DATO CHE TU NEMMENO TI ERI ACCORTO CHE STAVO MALE" Alex sputa tutto questo come fosse veleno, e sentì che stava per scoppiare a piangere "IO NON SONO GELOSO, SEI TU CHE MI STAI FACENDO USCIRE PAZZO" "AH QUINDI ORA SE È TUTTO IL GIORNO CHE MI IGNORI SAREBBE COLPA MIA? MA FAMMI IL PIACERE" "SI È COLPA TUA CHE MI CONFONDI E MI STAI FACENDO USCIRE PAZZO DA CHE CI SIAMO CONOSCIUTI" "MA VAFFANCULO" e detto questo Alex si alzò, suonò uno schiaffo al ragazzo, e rientrò in casa con le guance rigate di lacrime, incazzata nera e con un diavolo per capello. Cele nel frattempo era rimasto sulla porta, con una mano sulla guancia che gli bruciava per lo schiaffo che gli aveva suonato la ragazza, e si chiese se non avesse mandato tutto a puttane per un semplice dubbio che gli era venuto in testa: Alex gli piaceva? Marco, nel vedere Alex distrutta si alzò a fatica dal divano, prese le stampelle e la raggiunse in camera sua, dove lei era distesa sul letto, scossa dai singhiozzi. Il ragazzo le si avvicinò e si sedette accanto al corpo in preda alle convulsioni di Alex, le accarezzò la schiena finchè non si calmò, e poi la aiutò a sedersi. Lei nascose la testa nel suo petto, e riprese a singhiozzare, tra le braccia di Bez lei si sentiva a casa, si sentiva protetta, si sentiva invulnerabile. Lui le sollevò il mento con due dita, la guardò negli occhi, e poi, di punto in bianco, Marco Bezzecchi la baciò, lei non aveva la forza di scostarsi, anzi, ricambiò il bacio. All'improvviso la porta della stanza si aprì, e Cele apparve sulla soglia "menomale che non uscivi con lui" ringhiò, si girò e uscì dalla stanza sbattendo la porta. Alex guardò prima la porta e poi Marco, poi fece un mezzo sorriso e si appoggiò alla spalla di quello che probabilmente non sarebbe stato più solo un amico per lei.

Quella notte la trascorse così, abbracciata a Marco, dormendo a singhiozzo e inzuppandogli la maglietta di lacrime per i sensi di colpa. Certo, non aveva mentito a Cele dicendogli che lei e Bez non uscivano assieme, effettivamente era la verità, però doveva ammettere che lei aveva considerato un paio di volte la possibilità di uscire con lui. Gaia e Alice, nel frattempo stavano cercando di capire il perché della litigata "in paradiso" come la definivano loro. Alex e Bez, nel frattempo, stavano decidendo che avrebbero provato a far funzionare qualcosa tra loro, Cele era distrutto nella sua camera, e tutti gli altri si stavano chiedendo cosa potesse essere successo di tanto grave da fare stare così male entrambi i ragazzi.

Alex's space
COLPO DI SCENAAAAAAAA!!!!! Cosa pensate di questa nuova coppia Bez-Alex? Lei e Cele faranno pace? Vi prego non odiatemi per questa relazione, anche se ammetto che Marco e Alex ce li vedo parecchio bene assieme...
Ci si vede la settimana prossima. Kisses by Alex

Nietzsche - |Celestino Vietti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora