Faraway, chapter three.

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Levi's POV

Sentii dei singhiozzi dalla stanza proveniente da quella accanto alla mia, sospettando fosse Hanji, accorsi, per verificare.
La porta non era chiusa a chiave e nonostante bussai, non ricevetti risposta da parte nessuno, così, mi permisi di entrare.
Proseguendo verso il bagno, verificai la mia ipotesi.
Bussai e mi limitai ad aspettare a braccia conserte davanti la porta.
Hanji aprì la porta;
"Levi", disse con un sorriso spento.
La malinconia traspariva sul suo viso.
Non aveva gli occhiali, di conseguenza, gli occhi gonfi vennero messi ancor più in evidenza.
Il suo aspetto era leggermente trasandato.
"È...tutto okay?"
No, era evidente, pensai subito dopo.
Mi odiai per non essere riuscito a dire altro.
Abbassai li sguardo, imbarazzato, grattandomi la nuca con finta noncuranza.
Non disse nulla e anche lei si limitò anche lei a guardare in basso.
"E' stata una giornata...pesante.", disse, mentre le lacrime ripresero a rigarle le guance.
Mi avvicinai a lei, avvinghiandomi alla sua vita ed avvolsi i suoi capelli alle mie dita, accarezzandole la schiena.
Nonostante l'evidente differenza di altezza, affondò il viso nella mia spalla, nel tentativo di soffocare un grido disperato, sopprimendo le lacrime.
Il mio primo pensiero andò all'incidente di Moblit, era evidente il fatto che provassero forti sentimenti l'uno per l'altra e la causa del suo malessere era presumibilmente causata da ciò.
Un altro pensiero, fu quello che, probabilmente, non sarei mai stato in grado di confessarle i sentimenti che provavo per lei e che reprimevo oramai da tanto tempo.
Continuai a toccarle i capelli, nel tentativo di calmarla.
Era visibilmente stanca, così le dissi di fare una doccia e stendersi sopra il letto, e così fece.
Aspettai che uscisse dalla doccia e nel frattempo diedi una riordinata alle scartoffie sulla sua scrivania, impilando i suoi libri, riordinando i suoi appunti e spolverarai anche la polvere.
Finì prima di quanto mi aspettassi ed uscì dal bagno con indosso un lungo asciugamano, che copriva dall'altezza del seno fino a qualche centimetro sopra le sue ginocchia, i suoi capelli erano ancora grondanti di acqua.
"SCOSTUMATA!"
"LEVI COME SE FOSSE LA PRIMA VOLTA CHE MI VEDI IN QUESTO STATO!", esclamò lei, ed oserei dire che aveva effettivamente ragione.
Scoppiò in una fragorosa risata, ed io, non potetti fare a meno di arrossire, sorridendo sinceramente.
Non appena finì di asciugare i capelli e rivestirsi, si sdraiò alla destra del letto ed io mi sedetti alla sua sinistra, appoggiando il libro che stavo leggendo sul comodino, definendo con Hanji il piano per la giornata successiva.

Hanji's POV

Continuammo a parlare in maniera pacata, e, non appena si voltò di spalle per riprendere la lettura del suo libro, decisi di cingergli i fianchi.
Fu colto alla sprovvista, tuttavia, poggiò nuovamente il libro e scese piano con la mano, fino a quando la sua mano toccò la mia, per poi intrecciare le dita alle mie, ed io strinsi più forte.

Levi's POV

Ebbi l'impulsiva idea di stringerle la mano, pentendomi sul momento stesso di averlo fatto, ma, non appena vidi che strinse la presa, le mie guance assunsero un colore carminio, mentre fui travolto da una sorta di sensazione di sollievo.
Accarezzai con il mio pollice il dorso della sua mano e non so quanto quegli attimi durarono, tuttavia, il tempo sembrò fermarsi per qualche istante.
Realizzai così di trovarmi in un punto di non ritorno.

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