(Finale alternativo)
Levi's POVCon le mani tremanti raccolsi ciò che rimaneva della montatura degli occhiali di Hanji ed accorsi al piano superiore, trovando il giaciglio nel quale si trovava in corpo martoriato di Hanji.
Il mio tentativo di rimanere calmi e razionale, fu invano. Fui pervaso da una sensazione di rabbia, con la consapevolezza di essere arrivato troppo tardi.
La mia mente fu pervasa da innumerevoli pensieri.
Mi accasciai a terra, con la schiena rivolta verso il muro, le mani tra i capelli, quasi come a volerli strappare, mentre il mio sguardo, vuoto, si concentrò in un punto indefinito del pavimento, mentre le lacrime scendevano copiose.
Tuttavia, un piccolo spiraglio di luce fece strada in me alla notizia dei medici.
Le sue aspettative di vita erano estremamente ridotte, tuttavia, non erano nulle.
Mi sedetti accanto a lei, mentre rivoli di lacrime continuavano a sgorgare sulle mie guance.
Le ore sembrarono interminabili, e, inaspettatamente, Hanji superò la notte.
Il mattino seguente, sopraggiunsero i medici, fecero alcuni accertamenti e, silenziosamente, lasciarono la stanza.
Le settimane passavano, e lei, migliorava di giorno in giorno.
Passavo a trovarla ogni qualvolta che potevo, ritagliando uno spazio tra gli impegni che mi sovrastavano.
Le raccontavo delle mie giornate, e lei, sorridendo, mi ascoltava.
Il peggio era oramai passato.
Passarono perlopiù tre mesi, ormai era diventata una sorta di quotidianità.
Mi trovavo nel mio ufficio a sistemare alcuni documenti per una futura spedizione.
Sentii bussare alla porta, ma, quel giorno, non avevo in programma alcuna visita.
“Avanti.”, dissi, noncurante, senza alzare gli occhi dalla scrivania.
La porta fece un leggero scricchiolio, e di lì, accadde l'inaspettato.
Mi si presentò davanti la figura di Hanji, con un candido vestito azzurro e gli arti coperti da bende, mentre si sosteneva con una stampella.
Mi regalò uno smagliante sorriso, senza dire nulla.
Spalancai la bocca dallo stupore e senza rendermi conto, mi caddero i fogli dalle mani.
Mi avvicinai incredulo a lei, la abbracciai e lei fece lo stesso.
Lacrime di gioia scorrevano sui volti di entrambi.
Mi stampò un breve bacio sulle labbra, mentre mi teneva ancora avvinghiato in quell'abbraccio.
Il tempo sembrò fermarsi.
Da quell'accaduto, sono oramai passati otto anni, adesso mi ritrovo qui, a festeggiare il secondo compleanno di nostra figlia Maya,
grato di ciò che ho, incapace di poter chiedere di meglio.
[end.]
STAI LEGGENDO
Thanks for the mystery, a Levihan story.
FanfictionUna estate sarà in grado di cambiare tutto. Hanji, tormentata dalla morte dell'amato, sembra oramai incapace di riuscire a provare nuovamente dei sentimenti tanto forti per qualcuno, tuttavia, la sua vita viene stravolta totalmente dalla presenza co...