Capitolo 12 - L'Albero delle Dichiarazioni

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Rimanemmo seduti nel corridoio a ridere di Ko finché Hanako non iniziò a parlare.

- Sei stata brava Akane- mi disse guardandomi negli occhi.

- Ma sono stata solo un peso per te! Da quanto eri esausto sei pure svenuto!- gli dissi arrabbiata.

- Hanako io non voglio che tu mi salvi sempre, voglio potermi difendere da sola...-

- Finché ci sarò io con te, non correrai alcun rischio- abbassai lo sguardo triste.

- Andiamo non fare quella faccia, senza di te non saremmo riusciti nell'impresa! Ti ricordo che hai distrutto tu lo Yorishiro - mi disse girando la mia testa verso di lui con la mano.

- Senza il tuo aiuto non avrei combinato un bel niente - dissi alzandomi troppo velocemente: una volta in piedi barcollai e per non cadere mi aggrappai al muro. Mi cedettero un po' le gambe e rimasi un po' ferma là.

- Stai bene?!- chiese il fantasma venendomi in contro.

- Si sono soltanto molto stanca- gli dissi mentre cercavo di muovermi.

- Allora ferma, resta così- disse e si avvicinò ancora di più. Con un braccio si reggeva muro, lo teneva proprio sopra la mia testa come per bloccarmi. Sentii la stoffa dei suoi pantaloni solleticarmi le gambe e poi i suoi capelli mi sfiorarono il naso. Chiuse gli occhi e si protese verso di me. Non dissi niente e non cercai neanche di scappare: non avevo le forze per farlo. Forse non era quello il motivo, lo volevo anche io?

Le sue fredde labbra prima accarezzarono e poi baciarono la mia guancia. Sentii una vampata di calore nel viso mentre il fantasma era ancora chino su di me.

Si allontanò lentamente come per imbarazzarmi fino all'ultimo.

- Questo è il tuo premio, è un incantesimo per farti sentire meglio- disse abbassando leggermente le palpebre e giocando con una mia ciocca. Sgranai gli occhi e rimasi lì imbambolata.

Time skip ( in giardino il pomeriggio seguente):

- Che palle Aoi devo proprio aiutarti?!- le chiesi mentre strascicavo i piedi a terra.

- Che cosa ti costa? Andiamo sarà solo per oggi! Devi solo annaffiare dei fiori!- mi disse implorandomi.

- Vado a riempire l'annaffiatoio- dissi affranta. Mentre aprii il rubinetto mi resi conto che ormai conoscevo Hanako-kun da un mese. Da quando lo avevo incontrato la mia vita era cambiata radicalmente: ogni giorno dovevo pulire i suoi dannatissimi bagni, sgridare tutti i Mokke che cercavano di rubare agli studenti senza caramelle, avevo rischiato di morire più di una volta e un fantasma pervertito mi faceva delle battutine sconce ogni volte che ne aveva l'occasione.

Hanako però non mi aveva portato solo disgrazia: aveva guarito il mio ginocchio e mi proteggeva sempre ad ogni costo. Ripensai alle scale di Misaki e a come mi aveva afferrato quando le forbici avevano cercato di decapitarmi.

Improvvisamente mi cadde l'annaffiatoio dalle mani e arrossii ripensando al suo bacio. Iniziai a farmi film mentali di ogni genere mentre davo l'acqua alle piantine di Aoi. 

E se piacessi ad Hanako-kun? Ogni volta cercava un pretesto per stringermi e per infastidirmi, non solo quando eravamo in pericolo, ma anche quando pulivo semplicemente. E poi il succhiotto tremendo che mi aveva fatto!!

- Akane cosa stai facendo?- chiese preoccupata mentre arrossivo.

- Ascoltami Aoi!!- iniziai a raccontarle di questo "ragazzo" e di tutto quello che mi faceva.

- Sembra proprio che tu gli piaccia Akane-chan!- disse abbracciandomi. Rimasi un po' esterrefatta alla rivelazione.

- Me lo descriveresti? Ti preeego!- disse facendomi gli occhioni.

DESPERATE ESCAPE Hanako-kun x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora