- Ehi! Conosci la leggenda dell'atleta fantasma del campo di questa scuola? Si dice che al tramonto al club di atletica si senta lo stridio del giavellotto che il fantasma trascina a terra. Ha le sembianze di una ragazza dolcissima, ma in realtà è molto pericolosa: infilza il petto di tutti gli atleti che non si impegnano durante gli allenamenti. Inoltre alle gare si diverte a sabotare le prove di alcuni concorrenti. L'unica cosa che puoi fare per sfuggirle è allenarti con voglia e costanza...-
Pov Hanako:
Vidi la sua sottile figura sopra il materasso del salto in alto: con una mano stringeva il giavellotto come un bastone.
Mi feci coraggio e la raggiunsi.
La sua flemmaticità sembrava quella di una statua, la più bella delle statue: il vento le spostava delicatamente i capelli e le alzava la gonna dell'uniforme.
Intorno a noi il tramonto rendeva quella scena simile a quella di un libro fantastico.
- Akane...Allora era vero che sei tornata- dissi con voce dura, abbassando lo sguardo.
Scese con un balzo dal materasso e si avvicinò a me.
- Già- rispose con tono quasi seducente. Alzai gli occhi per osservarle il petto: aveva due piccoli fori dello stesso spessore del giavellotto, uno nel cuore, dove l'aveva colpita Tsuchigomori.
Cercai di aggiungere qualcosa ma non mi uscivano le parole di bocca, mi bloccai come un imbecille davanti alla sua freddezza.
I suoi occhi calmi mi osservarono desiderosi di qualcosa, ma Akane rimase comunque composta. Era molto più pallida di me da quando era morta, la cosa era molto buffa visto che eravamo entrambi dei fantasmi.
- Sei arrabbiato con me Hanako?- si morse il labbro abbassando lo sguardo a terra.
- Si Akane. Mi avresti dovuto parlare per bene dei tuoi problemi e io ti avrei aiutato. Hai deciso invece di sacrificarti in quel modo stupido lasciandomi da sol...-
- Mi dispiace!- una lacrima le scese lentamente dalla guancia.
- Io non volevo farti soffrire Hanako. Tu sei stato l'unico a farmi sentire come quando potevo definirmi una persona e io al posto di ringraziarti di ho fatto soltanto angosciare- la sua voce divenne ancora più sottile a causa del pianto contenuto. Mi era mancata così tanto quella voce.
- Non ho avuto neanche il tempo di dirti quello che pensavo-
- Qualsiasi cosa tu mi avessi detto, non avresti cambiato le cose. Mi sarei buttata nella mischia comunque. Non è colpa tua. E' stata una mia scelta Hanako- disse avvicinandosi ancora di più.
I suoi occhi luccicavano tristi grazie alla poca luce che rifletteva al loro interno. Improvvisamente strinse un lembo dei suoi vestito con forza.
- Mi hai fatto sentire escluso. Volevo semplicemente entrare nei tuoi problemi e superarli insieme, come fanno due compagni fidati no?- iniziò a tremarmi il labbro inferiore.
- Volevo dirti che sei la ragazza più coraggiosa che io abbia mai incontrato e che probabilmente avevi fatto quell'azione avventata a causa di quello che avevi visto negli specchi-
- Hanako io...- le presi le mani e le appoggiai al mio petto. Lei sgranò gli occhi e aprì la bocca.
- C-che succede Akane? Ho fatto qualcosa di sbagliato io...?-
- L-le tue mani...- le prese e le appoggiò al suo viso.
- ...Sono calde- scoppiò a piangere e la strinsi a me. Le avvolsi la vita come facevo un tempo mentre con l'altra mano le spingevo la testa contro il mio petto. I suoi lunghi capelli continuavano a seguire il vento.
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DESPERATE ESCAPE Hanako-kun x Oc
ParanormalNon è possibile tornare indietro, vero? Sto sprofondando nei miei ricordi nostalgici, sperando di tornare quella di un tempo. Sento l'angoscia annebbiarmi la mente. Non riesco neanche a riconoscere la realtà dagli stupidi giochetti frutto della mia...