17. Ho fatto tanto

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Tutto ciò che pensiamo non ha rimedio in realtà lo ha, ogni veleno ha il suo tempo di incubazione, ma prima o poi il corpo si adatta a viverci insieme, e a curarsi, quasi tutto ha la sua soluzione, e ognuno di noi ha la forza di cercare, resistere,e aspettare che il tempo faccia il suo corso, aspettare uno sguardo, aspettare una reazione, come io attendo lunedì mattina, come il mio il cuore ti ha atteso con ansia giorni, quei 6 giorni indimenticabili, quella domenica dolorosa, quel lunedì nostalgico, quel martedì vuoto, quel mercoledì spento , quel giovedì sparato, quel venerdì dove tu mi hai confermato ancora una volta di essere il tuo errore. E incredibile pensare quanto le emozioni dell'essere umano siano così incontrollabili, ogni malattia, ogni organo vitale, ogni parte di noi ha un suo specialista, che revisiona, cura, prescrive, uno psicologo ti aiuta a crescere, a maturare, a capire chi sei veramente , ma non ti impedisce di innamorarti, non ti fa controllare le emozioni positive e negative che avvolgono quel piccolo cuore grande come un pugno che ogni giorno oltre ad occuparsi di darci vita, soffre, viene colpito, e le emozioni che riceve influiscono le nostre giornate. Penso e ripenso a tutto ciò che ho trascorso, alla vita in generale, penso a te che non ci siamo sentiti , penso a come ti senti, ricordo la tua promessa non mantenuta, ripenso alla mia scritta qui, non detta ad alta voce ma urlata con il grido del cuore, io ti guarderò da lontano come faccio quando esco con le stelle, come quando vedo un aereo e il primo pensiero sei tu, la voglia di scappare e correre a piedi nudi? Chi non ha avuto questo pensiero ? Scappare, correre, e andare via lontano, attraversare un cammino di sassolini , soli, respirare, urlare affinché nessuno possa sentirti, ascoltarti, o giudicarti. Ho sognato, un sentiero di sassi ,io a piedi nudi, il sentiero era circondato da questo arco fatto con i rami di un albero grande, come se lo stesso albero volesse proteggerlo, rifugiarlo, e cammino, impaurito, non so dove potrei cadere ne cosa o chi potrei incontrare, e due topi piccoli attraversano davanti a me, la paura mi soprassale , ma continuo a camminare, sento il rumore dei sassi che si muove sotto di me e alla fine del sentiero avverto il suono del ruscello che scorre al di sotto, mi volto e torno indietro, ripercorro lo stesso sentiero ma veloce, correndo, cadendo ,e improvvisamente una voce, non so chi sia, qualcosa di soprannaturale, qualcosa a cui credo che mi protegga e mi dia la forza? La sua voce mi marchia, e ripete: " vuoi continuare a scappare? Ci sono due scelte o affronti i pericoli del tuo sentiero di vita e cammini piano oppure corri, cadi, scappi, avendo il rischio però che dopo tante cadute non potrai rialzarti più , fino a quando scapperai?" E io mi ritrovo lì per terra, ascoltando , capendo e improvisamente mi sveglio e mi ritrovo nella mia stanza buia,ed è tutto così misterioso, sarà stato un messaggio? Ti penso, che starai facendo? Come sarà rivederti? Rimarrò lontano da te e rimanere ipnotizzato dal tuo dolce e intenso sguardo? Chissà quante persone si ritroveranno in me, chissà quanta gente soffre in silenzio senza poter esprimere quello che sente, il dolore e qualcosa di inevitabile, siamo sempre destinati a soffrire, a volte il dolore è la strada per la nostra guarigione,una puntura, un intervento, tutto provoca dolore ma alla fine ci porta alla cura, ma esiste un rimedio per il cuore? molte persone lo sfogano nelle dipendenze, nel fumo, nelle droghe, come se fosse il loro urlo di disperazione , come se fosse un messaggio alla vita, siamo tutti sigarette, ci accendiamo con qualcosa che ci tocca veramente nel profondo ma quando poi ci spengiamo, cosa accade? Quanto dureremo? quando potremo capire che il nostro dolore deve essere espresso, deve essere tirato fuori e affrontato?! Quando faremo il sacrificio di lottare? Le persone continuano a vivere la loro vita quotidiana senza mai chiedersi o sedersi un attimo a pensare, mi merito soffrire, lasciarsi cadere e pensare, e penso ad un ragazzo, penso alla sua vita che deve essere stata una continua battaglia per riuscire ad arrivare dove sta ora, un ragazzo dal viso stanco, un viso astratto fatto da cicatrici profonde provocato dalle mille lacerazioni alla sua anima, penso a quanto sia fragile e quanto sia privo di forze, lo vedo e mi ritrovo, vedo me distrutto privo di forze incapace di controllarmi, e penso alla sua forza di volontà, penso al suo dolore e alla sua stanchezza di continuare a provarci, di continuare a sentire, di continuare ad amare, i suoi occhi mi trasmettono questa domanda, e io lo vedo e i miei occhi gli rispondono, farà così tanto male amare? La mia risposta non trova quella giusta ma i miei occhi dicono non lo so , ma tutti in qualche modo meritiamo la felicità. Tutti cerchiamo qualcosa che ci faccia felice, tutti cerchiamo una medicina per il dolore che sentiamo ma a volte ci dimentichiamo di leggere il foglietto illustrativo e le controindicazioni, e per cercare la cura, ci ritroviamo immersi nel dolore più di prima. Ti penso Niko, è un messaggio di un ragazzo arriva, brividi ma quanta verità, le persone non sono le stesse che noi lasciamo. Quanta verità, quanto dolore, quanta sofferenza, perché ci fa così male il cambiamento, perché ci abituiamo tanto alle abitudini e atteggiamenti di una persona e poi quando cambia ci sconvolge? Ci siamo mai chiesti se anche noi siamo cambiati? E ripenso a te Niko, ripenso alla prima volta che ti conobbi, ripenso a quel messaggio scritto da te, mi chiedevo chi fossi,misterioso ragazzo, ma il tuo pensiero,la tua mente cazzo, era così aperta, così libera, così priva di giudizi, un ragazzo come te, esisteva veramente? Me lo chiedo tuttora, dove sei finito? Dove sei? Sei cambiato? Perché? Non sei capace di affrontare le situazioni? I problemi ti hanno invaso e non sai come uscirne, perché non ti apri per una volta e ti lasci cadere, perché non mostri chi sei veramente? Chiudo gli occhi e ti vedo in macchina accanto a me, di nuovo sorridendo, con quei occhiali da sole, ripenso alla tua risata, e penso al mio errore, innamorarmi di te, piango e sento il mio piccolo cuore ormai a pezzi macinarsi nel sangue del dolore, non c'è la faccio più , questo senso di inutilità, tu mi davi quel attenzione che mi faceva sentire per una volta importante, riuscivi a farmi sentire libero di essere come sono, senza essere giudicato, ma a te importava solo il giudizio altrui, e ripenso alla foto messa con tanto pianto il giorno della tua partenza, ogni ritocco e modifica dj quella foto era un urlo di dolore e un pezzo di cuore che cadeva per terra, e quando finalmente la posto,almeno per ricordarti che succeda quel che succeda io sono qui ad aspettarti, tu dici mi da fastidio perché la gente pensa male, e io ancora sofferente, mi sento cadere a terra, elimino quella foto e scoppio in un pianto incontrollato, perché? Perché tanto vergogna ti provoco? Io che ti sto dando il mio cuore nelle tue mani, e tu che lo nascondi perché te ne vergogni , è ingiusto, non dovrei piangere per te e alle volte è inevitabile come ora. Il mio senso di sentirmi un peso per tutti è all'estremo ,penso che se non ci fossi tutti starebbero meglio, avrebbero problemi meno a cui pensare ,non chiedo a nessuno di risolvermeli, chiedo solo di starmi vicino e di capirmi, ma nessuno lo fa, nessuno si accorge di quanto i miei occhi siano stanchi di piangere e soffrire ogni notte. Pensavo che nonostante tutto, tu mi avresti visto con gli stessi occhi con i quali mi hai visto la prima volta, ma non sarà così, tu sei cambiato e io anche, ma non so quanto possa resistere, mi sento quella sigaretta, al limite del filtro, e sento che la mia anima si sta leggermente spegnendo. Cosa pensi? Che allontanarti possa guarirmi? Tu permani qui dentro di me anche se la tua anima e distante, tu sei un pensiero fisso, un sentimento innocente, e tu non ti accorgi che più lontano vai, più prendi il mio cuore e lo tiri,quello fa male, Niko non farmi più male, te lo chiedo per favore, non farmi più piangere e soffrire per te. Se il problema sono io che ti faccio vergognare di tutti, allora sarò io a distanziarmi, prenderò il mio zaino e scenderò dal tuo treno, direzione felicità, e tornerò indietro, torno a casa, casa dove io ogni giorno vivo infelice, casa dove mi rendevo conto di essere la sofferenza di tutti , però ogni mattina vederti e ogni pomeriggio passare i giorni con te era il mio ritorno alla vita, era la mia felicità completa, era tutto ciò di cui avevo bisogno, respirare ed essere libero, tu mi fai felice... allora perché piango ora? Perché le mie guance si bagnano di dolore ? Non capisco cosa succede, ma forse non voglio capire, tornerò a casa, ti lascerò in pace e cercare di essere felice, mi dispiace e ti chiedo scusa , perdonami se mi sono innamorato di te, perdonami se sento qualcosa che non so cosa sia, perdonami per sognarti o costruirti aerei di carta fragili come la mia anima, perdonami per farti parte di me,però ho fatto di tutto.. ho fatto di tutto per essere felice insieme a te, per farti vivere i migliori giorni universitari, ma tu non lo sai, come non saprai mai, quanto dolore ci sta dietro ad ogni capitolo, ogni parola è ogni gesto, come non saprai mai quanto sono innamorato di te. Arriverò a casa e tornerò alla mia vita di prima quella senza di te, mi lascerò alle spalle l'unica cosa che mi rendeva felice, l'unica cosa per cui non mi sentivo un errore, e ripenso a mia mamma, e capisco il motivo del suo abbandono, il suo odio, e osservo da lontano il tuo treno allontanarsi e tu lì in finestra che osservi,sarò per sempre la tua vergogna ma sarei stato l'unica persona che veramente avrebbe saputo dimostrarti che ci tiene a te, e piango , cado e mi faccio a pezzi, e ti chiedo scusa, e quel treno sale in alto e scompare come una stella, ti guarderò così, come la stella al di fuori del mio balcone, sopra il cielo, ti guarderò da lontano, e nonostante il male, ti ho promesso che quando cadrai io sarò lì, ti curerò e ti lascerò andare avanti di nuovo, perché puoi mentire a tutti, ma i tuoi occhi non mi hanno mai mentito, perché il dolore si osserva nelle piccole cose, là nostalgie la tristezza, tutto parte dagli occhi, e i tuoi, li ho letti. E ti chiedo scusa, per tutto questo, ti chiedo scusa perché ho fatto tanto per starti vicino ma ora farò tanto per starti lontano, perché lontano da me sarai libero e felice, e quando sarai felice, io sarò ancora più innamorato di te...

Al cuore non si comandaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora