Il passato è passato, ma c'è sempre qualcuno che cerca di rivangarlo.
Rose Weasley è al suo sesto anno di Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Durante quest'anno ci saranno molti avvenimenti, che sconvolgeranno del tutto la sua vita. Scoprir...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
{I know I can treat you better than he can And any girl like you deserves a gentlemen Tell me why are we waisting time On all your wasted crying When you should be with me instead? I know I can treat you better Better than he can}
-Boyce Avenue (Shawn Mendes)
~•~
«Non riesco ancora a credere che Scorpius abbia preso a pugni Clarke!» esclama Roxanne entusiasta. A lei sono sempre piaciute le risse; quando era piccola, lottava con me, James e Hugo per chi avrebbe mangiato l'ultima coscetta di pollo rimasta a tavola. Ovviamente vincevo tutte le volte io. «Avrei tanto voluto esserci!»
Io, invece, avrei tanto voluto che nulla di tutto questo fosse successo. Non mi è piaciuto vedere Scorpius e Thomas picchiarsi, per niente proprio.
Ci sono alcuni ricordi infelici, che se potessi, cancellerei all'istante dalla mia mente; ad esempio quel lontano giorno d'inverno, quando mamma e papà litigarono pesantemente, in un modo che non avevano mai fatto prima. Io ero così impaurita da tutte quelle urla e il rumore dei piatti frantumati a terra, che mi rannicchiai nel mio letto e iniziai a piangere ad alta voce, così da non dover più sentire ciò che accadeva al piano inferiore.
Tutt'ora continuo a non sapere il motivo della loro litigata, ma ho preferito non fare nessuna domanda per evitare di riscaldare gli animi.
La scena in cui Thomas è sdraiato a terra e Scorpius lo colpisce, rompendogli il setto nasale, è sicuramente un altro dei momenti che vorrei dimenticare.
Non sono arrabbiata con lui, d'altronde ha solamente voluto proteggermi, a modo suo. Più che altro sono arrabbiata con me stessa, perché se non fossi stata tanto stupida da accettare di uscire con Thomas, tutto questo non sarebbe accaduto.
A quest'ora non avrei i sensi di colpa e quella fastidiosa sensazione di disagio all'altezza dello stomaco, sulla faccia di Thomas non ci sarebbe nemmeno la traccia di un livido, e Scorpius non dovrebbe prendersi cura dell'ippogrifo di Hagrid.
Perché si, fra tutte le punizioni che esistono, ad esempio spolverare trofei, pulire i bagni o aiutare Gazza con le sue insolite faccende, la McGranitt ha avuto la fantastica idea di far dare, a Malfoy, da mangiare all'ippogrifo e di prendersi cura di lui.
Proprio a Scorpius, che a lui non piacciono quelle creature e che gli scambia per dei polli.
Mi copro il viso con le mani e mi lascio cadere a peso morto sul mio letto. «Non ricordarmelo, per favore»
Ella sembra aver capito il mio stato d'animo e si siede accanto a me. Mi accarezza il ginocchio in un gesto di conforto. «Tu non centri nulla con quello che è successo. Thomas e Scorpius non andavano d'accordo già da tempo, era solo questione di tempo prima che si prendessero a pugni» fa una piccola pausa. «E poi Thomas si meritava una bella lezione!»
