Il passato è passato, ma c'è sempre qualcuno che cerca di rivangarlo.
Rose Weasley è al suo sesto anno di Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Durante quest'anno ci saranno molti avvenimenti, che sconvolgeranno del tutto la sua vita. Scoprir...
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{...'Cause darling, without you All the shine of a thousand spotlights All the stars we steal from the night sky Will never be enough Never be enough Towers of gold are still too little These hands could hold the world but it'll Never be enough}
-Loren Allred
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«Come ti è saltato in mente di salire sulla scopa da ubriaca?!»
È da quando siamo arrivati di corsa al San Mungo che mia madre continua a ripetermi quanto irresponsabile io sia stata, come se non lo sapessi già.
Scorpius è stato ricoverato d'urgenza. Non è ancora cosciente e i medici non sanno dirci quando si riprenderà, dettaglio che mi trafigge il petto come una lama affilata.
La consapevolezza di essere io la causa del suo dolore mi fa sprofondare in un vortice di odio e risentimento nei miei confronti, perché se fossi stata più attenta, se non mi fossi lasciata andare alla mia angoscia fino ad ubriacarmi, nulla di tutto questo sarebbe successo e Scorpius non si troverebbe nella situazione in cui si trova ora.
È tutta colpa mia.
«Anzi: come ti è saltato in mente di ubriacarti in principio?!» aggiunge arrabbiata mia madre, che ancora non è riuscita a capacitarsi di avere un disastro come figlia, l'opposto di lei. «Non me lo sarei mai aspettata da te, Rose!»
«M-Mi dispiace...» sussurro, perché se alzassi di più il mio tono di voce, scoppierei in un pianto senza fine.
Una mano si posa sulla mia spalla e mi sento leggermente sollevata nel sapere che è quella di mio padre, seduto sulla sedia accanto a me.
Quando mi ha vista precipitare nel vuoto, il terrore sul suo viso è stato più che evidente. Insieme a Draco, è corso verso di me e Scorpius alla velocità della luce e si è assicurato che io stessi bene, controllando che non fossi ferita.
Ma io non mi sono fatta nemmeno un graffio, perché Scorpius ha attutito la nostra caduta, proteggendomi con il suo corpo e non curandosi del fatto che si sarebbe potuto fare male lui– come, infatti, è successo.
«Perché lo hai fatto, Rose?» mi domanda mia madre sull'orlo della disperazione. Si starà sicuramente chiedendo in cosa ha sbagliato con me.
Ingoio il nodo in gola, mentre i miei occhi si inumidiscono. «P-Papà non mi guardava in faccia d-dopo che gli ho raccontato di me e Scorpius ed io ero t-turbata» spiego, singhiozzando. «Poi è a-arrivato James con una bottiglia di W-Whisky Incendiario e ho pensato che p-per una notte avrei potuto dimenticare le mie angosce, ma—» non riesco a finire di parlare, perché i singhiozzi diventano più forti nel ricordare quello che è accaduto.
