capitolo 2 un angelo custode

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8 Marzo 2015

Nel suo ufficio Devid Anderson, procuratore legale della principale centrale di polizia di san Francisco, sta controllando con calma i documenti del processo che avverrà tra qualche giorno.

Con i suoi 28 anni, ha già una lunga carriera alle spalle e ancor più lunga davanti a lui.
Uno degli scapoli d'oro della città, ma con nessun gossip a suo carico, nessuna donna importante nelle sua vita.

I giornali dicono che è perché è un uomo sposato con il lavoro, troppo impegnato a combattere il crimine per cercare l'amore.
La verità è molto più semplice, la sua poco compatibilità con l'amore.

Un sentimento astratto, irrazionale, incontrollabile.
Fuori portata per un uomo che vive la vita con logica e controllo.

Il suo sguardo, color del fumo, è famoso nelle aule di tribunale per la freddezza.
Come anche il suo carattere spigoloso e razionale.
Per lui qualsiasi cosa non sia palpabile o ragionata con logica, non esiste.
Un po come san Tommaso, che non ci crede finché non vede.

Questa sua personalità a dire il vero attira molte donne, confusa tra la sua rigidità e il potere del suo ruolo in società.
Ma nonostante ciò, lui si limita a qualche notte in compagnia, nemmeno troppo spesso, preferendo usare le sue energie in questioni costruttive, come il suo lavoro.

Questo suo carattere negli anni non solo non gli ha mai dato una relazione solida, ma non gli ha permesso nemmeno di avere grandi amicizie.
Se non per il suo collega, un ispettore capo con cui lavora, ma non sa davvero se sono amici o semplici colleghi dato che Devid non l'ha mai trattato come un amico.

Nella sua vita non è sempre stato così, anzi da bambino era molto vispo e socievole e anche nell'adolescenza non era male.
Il vero cambiamento lo ha avuto dopo la morte dei suoi genitori durante l'attentato alle torri gemelle.
Entrambi lavoravano lì, nello stesso ufficio, morti sotto le stesse macerie.

"Io sono pronta.
Che ne pensi?"

Lo distrae dal suo lavoro Carlotta, sua sorella di appena 17 anni compiuti, apparendo sulla porta e girando su sé stessa per mostrargli il suo nuovo vestito verde smeraldo abbinati a una ballerina nera come la cintura in vita e la borsetta.

Forse è lei il motivo del suo cambiamento.
Una volta morti i loro genitori, entrambi sono stati affidati a una loro zia materna,un po matta e crudele con entrambi i suoi nipoti, tanto da non essere pianta quando è  morta circa due anni fa di malattia.

Comunque Devid ha sedicenni ha iniziato ha crearsi un lavoro futuro e presente.
Tanto che ha diciott'anni hanno potuto avere l'affidamento della sorella e qualche anno dopo è già diventato assistente procuratore.
Continuando così fino a raggiungere il ruolo che copre oggi e che gli permette di vivere in una economia superiore alla media nel paese.

Guarda sua sorella, la bellezza della sua gioventù, la luce che emana il suo carattere allegro e completamente diverso.
Ha fatto molti sacrifici per avere la sua custodia e darle una buona vita e ad oggi rifarebbe ogni cosa.

Nonostante le loro personalità contrapposte, fisicamente è scontato che siano fratelli.
Gli stessi capelli biondo cenere, gli stessi occhi grigi, persino la stessa voglia di fragola sulla spalla.
Identici.

Ma come si è già notato, solo fisicamente.
E mentre Devid preferisce passare il tempo a casa, magari davanti a un bel film, a Carlotta piace ballare e divertirsi con gli amici.

Non che ci sia niente di male ma...

"Harris viene con te."

Carlotta subito cambia espressione, sbuffando e sbattendo i piedi in tutta la sua infantilita, nonostante si presenta sempre come donna sicura.
E Devid alza gli occhi al cielo, preparandosi al solito litigi.

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