{5 maggio 2006
Caro diario.
Non so più davvero che fare, io e Samuele stiamo insieme ormai da sette mesi.
E sono stati mesi davvero felici e pieni d'amore, lui è così dolce e premuroso, mi fa sentire una principessa da proteggere.
Ma a volte la sua gelosia mi pesa addosso come un macigno.Sto per compiere sedici anni e le ragazze della mia età escono, vanno in discoteca, si divertono.
Mentre a Samuele non piace tutto ciò, preferendo passare le serate a casa sua, sul divano davanti a un bel film.
E ogni volta che i miei amici ci invitano ad uscire, è sempre una continua discussione e passiamo la maggior parte dell'uscita a litigare per la sua gelosia.Dice che non gli piace che la sua ragazza stia sempre in mezzi ai maschi.
Che do una brutta impressione ai suoi amici, facendogli fare brutta figura.Ha ragione?
Dovrei comportarmi in modo diverso?Non lo so, non ho mai pensato che all'esterno il mio comportamento con i ragazzi potesse sembrare inequivocabile.
Non ci ho mai messo malizia, invece Samuele la vede ovunque.Ogni volta che saluto un amico, anche solo un conoscente, mi chiede se ci ho fatto qualcosa.
Altre volte, quando è davvero arrabbiato, mi chiede se ci ho scopato anche se sa bene che sono vergine.Sto impazzendo, ogni volta che litighiamo mi sfianca.
Sono davvero stanca della sua gelosia, mi sta soffocando.Per esempio, stasera siamo usciti insieme ai miei amici, andando in una discoteca tranquilla, che è più un pub che una discoteca vera e propria.
Appena sono salita in macchina mi ha guardato dalla testa ai piedi, degrignando i denti.
Ho indossato un semplice maglietta bianca con e bretelline sottili sulle spalle, un jeans chiaro e vita alta e le mie solite scarpe da ginnastica.
Mi ha detto che lo facevo apposta, che mi vestivo in modo provocante solo per farlo arrabbiare e che chiunque mi avrebbe guardato stasera mi avrebbe preso per una poco di buona.
E ha iniziato a sbuffare, dicendo che lo sapeva che uscire con una bambina avrebbe portato a questo, che io non sono abbastanza matura da capire e che non volevo proprio crescere per amore del nostro rapporto.Mi sono sentita così piccola e insignificante.
Forse ha ragione, lui è più grande di me e sa come funziona il mondo.
Mentre io sono una ragazzina che deve ancora capire e maturare.
Devo capire che lui ha una immagine e che non può fare brutta figura per colpa mia, altrimenti è normale che mi lascia, non può stare con una ragazzina.Comunque alla fine mi ha dato la sua giacca, piu grande di molte misure, che ho tenuto addosso per tutta la sera, anche se sono morta dal caldo.
Ho cercato di comportarmi bene, rimanendo vicino a lui per tutta la sera, non dando confidenza agli estranei e limitandomi a parlare con i nostri amici.
Ma anche cosi, non è andata bene.Mi ha portato a casa sgridandomi perché ho parlato troppo con il mio amico Paolo, che avrei dovuto dargli meno confidenza.
Che come sempre lo ridicolizzato come fidanzato.Io non capisco, davvero ho esagerato?
Abbiamo parlato del corso di letteratura, non lo nemmeno sfiorato.
All'esterno è sembrato che ci provassi con lui come ha detto Samuele?Gli ho detto di non trattarmi così, che non avevo fatto nulla di male.
Ma lui mi ha detto che sono io a costringerlo a trattarmi così, perché è l'unico modo che ha per farmi ragionare.
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le spine di una rosa
Romanceun amore tossico, malato, di quelli che ti consumano senza pietà. diventare succube di lui, vittima dei suoi sbalzi d'umore e della sua violenza. e tante rose regalate per chiedere scusa, puggersi con le spine e sanguinare ogni volta che si perdona...