capitolo 10 saro mamma?

59 6 5
                                    

{2 febbraio 2008

"Caro diario, non so nemmeno da dove iniziare.
Ieri la mia vita era abbastanza normale.
Ma oggi tutto è cambiato, da oggi nulla sarà lo stesso.

Questa mattina, seduta sulla tavoletta del water, fissavo un bastoncino.
O meglio, le due linette rosa segnate sopra.

Un ritardo di una settimana, la testa che gira e un senso di nausea.
È stato Samuele ha comprarmi questo test, ancor prima che a me venisse il dubbio.

Ma ora è realtà, sono incinta e se qualcuno me lo dovesse mai chiedere non saprei nemmeno dirgli quando è successo.

La realtà è che dopo le prime volte, dal dolore sono passata all'indifferenza.
Quando Samuele vuole fare l'amore, io semplicemente mi spengo e lo lascio fare.
Riprendendo pa capacità di pensare solo quando ha finito.
Ma va bene così, il sesso non è tutto nella nostra relazione.
E, infondo lo amo, perciò e normale che due fidanzati facciano quelle cose, anche se alcune mi mettono a disagio.

Ci sono cose che non penso che mi piaceranno mai.
Cose che mi mettono a disagio.
Ma a samuele piacciono, così le faccio per lui.
Perché io lo amo e lui ama me.

E guardando il test positivo, non ho paura per noi.
So che questo bambino potrà solo far crescere ancora di  più  il nostro amore.
L'unica mia paura è dirlo ai miei.

"Tranquilla baby, ci sono io con te, non hai bisogno della tua famiglia."

Cosi mi ha detto Samuele, forse vedendomi pensierosa.
Sa che la mia figlia è all'antica e che sicuramente non prenderanno bene la notizia.

Ed io??
Io come mi sento?
Diventerò davvero mamma?

Forse sono ancora confusa, ancora non mi rendo conto di quanto tutto ciò mi cambierà la vita.
Ma non riesco a non sorridere, accarezzandomi la pancia.
Diventerò mamma e Samuele sarà un fantastico papa.
Saremo in  famiglia, un sogno che diventa realtà.

E si, ho diciotto anni e avevo ancora qualche sogni del cassetto.
Per esempio, come avevo detto poco tempo fa a Samuele, avevo preso in considerazione di iscrivermi a giurisprudenza.
Ho persino fatto domanda in una università di tutto rispetto a san Francisco.
E a dicembre mi è arrivata la lettera si conferma, con in più la proposta di una borsa di studio per le spese.

Un bel regalo di natale, anche se Samuele non l'aveva presa per niente bene.
Anzi, ha detto che così facendo avrei ucciso la nostra relazione e che non ci tenevo per nulla a noi.

Ora che ci penso, mi ricordo che ha detto una cosa strana.
Mentre aiutavo mamma a pulire, lo sentito parlare da solo, ripetere più volte che avrebbe sistemato tutto, che avrebbe trovato un modo per non perdermi.

Forse intendeva che mi avrebbe appoggiato nelle mie scelte.
O che avrebbe provato a migliorare i suoi problemi di gelosia.
Non so, ma credo che ora non ha più importanza.

Dovevo rinunciare all'università, ma non mi interessa.
Pra nel mio ventre cresce qualcosa di molto più importante.

Questa sera dormirò con Samuele, ho bisogno di stare con lui, di stringermi a lui.
Ora sono sola,  perché Samuele è andato a festeggiare con i suoi amici, cose da uomini mi ha detto.

le spine di una rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora