{12 dicembre 2006.
Caro diario, mi sento un fratello orribile.
Ho due sorelle, una di quattordici anni e un'altra di sedici, Kika così si chiama la maggiore tra le due.
È più piccola di me di due anni, perciò essendo più grande di lei dovrebbe proteggerla da tutto e tutti.
E invece mi sento così impotente e inutile.Quando un anno fa mi ha raccontato del suo amato Samuele, ero felice per lei.
Kika è sempre stata così timida e riservata, era bello vederla così allegra e luminosa.
Ma ad oggi non so se incoraggiandola ho fatto la cosa giusta.Nonostante fosse una ragazza tranquilla, era una persona gioiosa e di compagnia.
Era bello vederla in mezzo ai suoi amici e ridere con loro.
Mentre oggi la vedo cosi spenta, succube di un amore che a questo punto ritengo malato.All'inizio pensavo che il suo malumore fosse dovuto a un litigio con Samuele oppure all'adolescenza, infondo ci sono passato anch'io.
Ma ora so che non è cosi.Qualche settimana fa sono uscito con gli amici e nel locale c'era anche Kika, Samuele e gli amici di lui.
Lui rideva e scherzava con gli altri, faceva persino l'occhiolino alla cameriera.
Invece mia sorella è rimasta immobile, nascosta dietro di lui, in assoluto silenzio per tutto il tempo.
Una scena che mi ha spezzato il cuore, perché non è più mia sorella.
La mia piccola amata Kika.Quella sera è stato un campanello d'allarme nella mia mente.
Cosi lo osservata ogni giorno, a casa e a scuola, scoprendo che mia sorella si è isolata da tutto e tutti.
Non parla più con i suoi amici, allontanandosi persino da Sabrina, la sua migliore amica dai tempi dell'asilo.
E poi lo sentita, lo sentita litigare con lui per telefono a causa di una maglietta secondo Samuele, troppo aderente.
Per poi sentirla piangere e pregarlo di non lasciarla.Mi ha spezzato l'anima e lo osservata, ho osservato i suoi vestiti.
Un tempo si vestiva normale, semplici magliette e jeans mentre ora indossa solo magliette larghe, lasciando i capelli sciolti, senza mai truccarsi.E no, prima non si truccava tanto, ma ora ha rinunciato anche al suo amato rossetto rosso al gusto di fragole.
Lo stesso per cui ha pregato i miei genitori per averlo, essendo leggermente costoso, come regalo dello scorso natale.Amava quel rossetto, lo metteva persino quando stava a casa.
Mentre ora lo ha abbandonato in un cassetto, insieme alle foto con gli amici che prima stavano sul muro.Come ho fatto a essere così cieco?
Come ho fatto a non capire mia sorella, la mia stessa sorella?Dovrei proteggerla, salvarla dal mare.
Ma non so come fare, a chi chiedere consiglio.Qualche sera fa ho provato a parlarle, a farla ragionare.
Le ho spiegato che quello con Samuele non è amore, che le sta facendo del male, che la vedo sempre più spenta.
Ma ho sbagliato tutto, è stato come sbattere contro un muro e d'allora non mi rivolge la parola.Ho pure provato con le cattive, minacciandola che ne avrei parlato con i nostri genitori.
Sempre peggio, mi ha detto se loro le vieteranno di vederlo, scapperà di casa e andrà a vivere con lui.
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le spine di una rosa
Romanceun amore tossico, malato, di quelli che ti consumano senza pietà. diventare succube di lui, vittima dei suoi sbalzi d'umore e della sua violenza. e tante rose regalate per chiedere scusa, puggersi con le spine e sanguinare ogni volta che si perdona...