"Guarda mamma.
Guarda. "Urla Cristina euforica poco lontana dal recinto dei panda, seguita da Angelica e Deb.
Per fortuna lo zoo è quasi completamente vuoto e ciò permette alle bambine di essere un po' più libere di movimento, con David e Erika a qualche passo da loro.
Avevano invitato anche Camilla, che però ha preferito rimanere a casa."Guarda.
Guarda.
Si gratta la pancia."E scoppiano a ridere osservando l'animale muoversi lento e buffo, per qualche secondo e poi corrono allo spazio successivo, come stanno facendo da circa mezz'ora.
Per le bambine è la prima visita allo zoo, per cio qualsiasi cosa intorno a loro accende la loro curiosità."Direi che è stata un ottima idea portarle qui, ci tengono sicuramente in movimento."
Sorride Erika facendo l'occhiolino al procuratore, che come sempre rimane composto e elegante, stranamente più silenzioso del solito.
A camminare uno di fianco all'altro sono davvero una strana coppia, lui nel suo completo grigio e la cravatta scura ben stretta al collo.
Lei con una tuta larga, i capelli legati in una coda alta con qualche ciuffo in disordine.
Seguiti a qualche passo di distanza da tre guardie del corpo.Appena in lontananza le bambine vedono un chiosco dei gelati, iniziano a saltare felici per poi correre indietro verso i due adulti.
"Possiamo per favore un gelato?
Per favoreeeeee."Parlano in coro, con tanto di occhi a cerbiatto ed impossibile dir di no.
Erika sposta lo sguardo su David in cerca di conferma, ma lui ha la mente altrove da quando sono usciti di casa."Andate, Cristina tieni tu i soldini."
Da in mano alla bambina una banconota, che sicuramente basterà e fa segno di iniziare ad andare.
E bellissimo vederle felici correre via, tutte e tre ormai sembrano sorelle, forse perché hanno età molto simili o forse perché hanno qualcosa in comune.Fa segno a una delle guardie di seguirle, per poi concentrarsi sul procuratore, ancora tra i suoi pensieri.
Gli tocca leggermente la spalla risvegliandolo."Sei tra noi procuratore?
O la sensualità di quei panda ti hanno sconvolto?"David sembra davvero essersi appena svegliato, troppo preso dai suoi pensieri quasi non si ricorda come sono arrivati vicino alla panchina.
Quando si guarda intorno in cerca delle bambine, Erika gli sorride facendogli segno con il capo verso il chiosco dei gelati.
Si rende conto che la mente oggi non vuole lasciare il suo studio."Mi scusi signorina Miller, oggi non sono di compagnia."
Come se in genere gli altri giorni e mister simpatia, ma Erika comunque capisce che ha qualcosa che gli turba, è piu procuratore del solito.
Osserva le bambine sedersi su una panchina poco lontano, sotto lo sguardo vigile di Pedra e della guardia del corpo, sono sicuramente al sicuro così decide di occuparsi di lui e gli segno di sedersi vicino a lei."Può parlarmene se vuole, una opinione oggettiva a volte aiuta."
David si avvicina a lei, sistemandosi la giacca prima di sedersi.
Ha già avuto il parere di Gianluca, ma è servito a ben poco almeno finché non avrà un colloquio con la signora Johnson, ma forse potrebbe provarci ancora.Gli racconta del caso, naturalmente evitando nomi e dettagli che possono rivelare i dati sensibili, rimanendo nell'etica della sua professionalità.
Da spiegazioni molto tecniche, trovandola attenta e comprensiva, a volte dimentica che ha davanti una mancata poliziotta.
Gli dice anche che un suo collega e amico gli ha consigliato un approccio più personale, più emotivo.
STAI LEGGENDO
le spine di una rosa
Romanceun amore tossico, malato, di quelli che ti consumano senza pietà. diventare succube di lui, vittima dei suoi sbalzi d'umore e della sua violenza. e tante rose regalate per chiedere scusa, puggersi con le spine e sanguinare ogni volta che si perdona...