È gia passata una settimana dal trasferimento a casa Anderson.
Carlotta ha iniziato già dal quel pomeriggio il suo programma di addestramento e le bambine soi stanno ambientando bene nella nuova casa, euforiche di iniziare ad andare all'asilo la prossima settimana.
Le cose stanno andando davvero bene, ma qualcosa turba la mente di Erika.Alla guida della sua nuova macchina, di proprietà del procuratore ripensa alla discussione avuta nello studio quella mattina.
"Non mi sembra una buona idea."
Gli ha risposto Erika dopo minuti di silenzio serviti per assimilare quella richiesta.
A dire il vero, a lei non cambierebbe nulla far finta che è sua figlia.
Non è di se stessa che si preoccupa.E Devid si gira finalmente verso di lei, conoscendo una nuova sfaccettatura.
I pugni stretti e lo sguardo serio, come se stesse difendendo qualcosa o qualcuno."Le darò del tu, così da capirci meglio.
Tua figlia è appena entrata nella tua vita e come è difficile per te lo è tre volte tanto per lei.
Gliene hai parlato almeno?"Il procuratore non si offende per il tu autoconcesso, era fia nei suoi piani togliere le formalità per un rapporto lavorativo migliore.
Ma mostra sorpresa per la sua domanda.Parlarne con Deb, perché?
E solo una bambina, non può capire il mondo dei grandi, non c'è bisogno che sappia queste problematiche degli adulti."Non ne vedo motivo, so quello che è meglio per mia figlia.
Ed estraniarla dal mio cognome è la scelta più sicura per lei."Erika nega con il capo, stringendo ancora di più i pugni.
Sapeva che quest'uomo è molto formale e freddo, anche nei rapporti amicali.
Ma non lo credeva cosi poco incline ai sentimenti, anche quelli più genuini.
Ai pensieri semplicemente emotivi."Non metto in dubbio le tue motivazioni, procuratore.
Ma quella bambina si sentirà rifiutata se non gliele spieghi.
Ha già sofferto tanto, non merita un ulteriore rifiuto solo perché tu non lo credi necessario."La confusione negli occhi di lui, le fa quasi tenerezza.
Lui non capisce, non è cattiveria e semplicemente il suo modo razionale di affrontare tutto.
Ed è un ottimo modo nel suo lavoro, lei è certa che vince e vincerà molte battaglie cosi facendo.
Ma in tribunale e non nel suo cuore, nella sua famiglia.E si avvicina di qualche passo a lui guardandolo con dolcezza che si scritta con la sua rigidità.
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le spine di una rosa
Romanceun amore tossico, malato, di quelli che ti consumano senza pietà. diventare succube di lui, vittima dei suoi sbalzi d'umore e della sua violenza. e tante rose regalate per chiedere scusa, puggersi con le spine e sanguinare ogni volta che si perdona...