Il primo amore non si dimentica mai, una maledizione per chi il primo amore ha portato solo veleno.
Lei non è niente di particolare.
I suoi capelli non sono biondi, i suoi occhi non sono azzurri, non è alta e non ha un corpo minuto e alla moda.Lei è semplicemente una qualunque, con i suoi capelli castani macchiati di qualche ciocca bionda qui e lì, un un'esperimento non uscito perfetto dell'amica.
Con i suoi occhi color caramello, semplicemente un po più chiari nei giorni di estate.
Con il suo carattere tranquillo, poco introverso e appariscente.
Con la sua media scolastica del otto, sicuramente non secchiona ma semplicemente nella media.Lei è una ragazza di quindici anni qualunque, con la sua migliore amica qualunque e la sua famiglia qualunque.
Non è figlia unica, niente in lei è unico.
Suo padre è un qualunque meccanico e sua madre una qualunque segretaria di un qualunque dentista.
Ha un fratello maggiore di due anni e una sorella minore di due, ritrovandosi di mezzo, nella media come una qualsiasi ragazza.Lei è consapevole di essere una qualunque ragazza che appare sullo sfondo delle foto di quelle popolari.
Una qualunque a ritrovarsi sugli spalti delle partite di football, una qualsiasi nel pubblico delle recite teatrali del suo liceo pedagogico.
Una qualunque ragazza che abita nella città di Berkeley, poco conosciuta nello stato della California.Lei è una qualsiasi ragazza di quindici anni, che vive nel duemila come molti altri, che sogna l'amore e che aspetta il suo primo bacio.
Una qualunque destinata a un primo amore tossico.Lei è consapevole di essere una qualunque, di essere l'ultima ad essere guardata entrando in una stanza.
Ed è per questo che si sente speciale quando Samuele si avvicina a lei, in un giorno qualsiasi, per invitarla a un appuntamento unico.Samuele è tutto il contrario di lei.
Diciannove anni, la nomina di carrivo ragazzo, nella cerchia di quelli popolari tra giocatori di football e cheerleader.Bello, con la sua giacca di pelle, la sigaretta tra le labbra, i capelli neri come il petrolio, gli occhi color cemento e un sorriso da cala mutande.
Il classico bello ma dannato, che però non è un bad boy qualunque, tutti lo conoscono.
Tutti sanno chi è, unico e mai uno qualunque.Il primo appuntamento ha cambiato completamente la vita di lei.
Una semplice pizza in una modesta pizzeria e una passeggiata in riva al mare.Lui le ha fatto i complimenti, le ha detto che è bellissima vestita con un semplice jeans e una maglietta nera a manica corta, dato il caldo nonostante sia ottobre.
Le ha dato la sua giacca di pelle quando un vento leggero si è innalzato dal mare alla riva.
Le ha accarezzato la guancia spostandole una ciocca dietro all'orecchio e a sorriso con dolcezza quando la vista arrossire.La riaccompagnata a casa in sella alla sua moto, dicendole di stringersi a lui e sfiorandole le dita strette alla stoffa della maglia sull'addome.
"È stata una serata bellissima.
Tu sei bellissima."Le ha dato un bacio sulla guancia, aspettando di vederla entrare nel suo qualunque palazzo prima di ripartire.
Lasciandole per tutta la notte le farfalle nello stomaco.Una volta chiusa in stanza, il suo telefono a segnare una notifica, un messaggio.
-Gia mi manchi bimba.-
E lei, ridendo come se potesse strapparsi le guance e saltando sul letto, non si sente più una qualunque.
Ma unica e felice nel vivere la sua prima cotta, il suo primo amore.Scrivendo sul suo diario "sono unica", "sono sua" e raccontando la loro splendida serata.
Con il sogno di leggere queste pagine una volta adulta e sorridere dei suoi ricordi.
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le spine di una rosa
Roman d'amourun amore tossico, malato, di quelli che ti consumano senza pietà. diventare succube di lui, vittima dei suoi sbalzi d'umore e della sua violenza. e tante rose regalate per chiedere scusa, puggersi con le spine e sanguinare ogni volta che si perdona...