capitolo 8 iniziare da qui

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21 marzo 2015

I bagagli sono pronti, le poche cose che avevano sono state inscatolate e messe vicino alla porta.
Questa è l'ultima notte che passeranno in questa casa e forse un po' ad Erika mancheranno queste quattro mura.

Sa che non è un granché, una catapecchia come la chiama Elena, eppure questa casa è stato il suo inizio, la sua  rivincita su una vita che ha provato a piegarla.

"Cosa fai mamma?"

La voce di Cristina la distoglie dalla lettura sul suo vecchio e rovinato PC.
Con il suo bel pigiamino con i cuoricini e un piccolo orsetto in mano, si stropiccia gli occhi mentre la mamma la prende in braccio.

La verità è che non è stata questa  casa a farla rinascere.
Ma l'amore delle sue figlie, sono loro ad averla salvata.

"Sto cercando qualche informazione sull'uomo per cui lavorerò.
Sai, il signore che ha quella bella casa dove vivremo."

Cristina annuisce, accoccolandosi al petto di Erika, che mentre le accarezza la schiena torna a leggere gli articoli di giornale che ha trovato online.

Le figlie, come sempre, sono a conoscenza di tutto.
Si, è stato difficile spiegare le cose ad Angelica data la sua giovane età, perciò le ha spiegato che cambieranno casa e che la mamma farà un nuovo lavoro.
Mentre con Cristina è stato più semplice farle capire più dettagli, come la spiegazione di che lavoro fa Anderson.
Anche se la piccola a riassunto tutto in "mette in galera i cattivi" e Erika dovrà proteggere Carlotta come fa supergirl  la sua super eroina preferita.
Insomma ha capito a modo suo, un po' come fa per tutte le cose.

Cristina rimane tranquilla, fissando curiosa le parole e i numeri che vede sullo schermo.
Mentre Erika assorbe tutte le informazioni con cui viene bombardata appena inserisce il nome di  Anderson.

In realtà è un po' delusa, perché sperava in chissà quale mistero su di lui, invece la sua vita lavorativa ed economica e spiattellata sui giornali un giorno si e l'altro pure.

Un grande procuratore con una percentuale di cause cinte del 80%, la più alta nello stato.
Lo squalo dei tribunali o l'incubo di ogni colpevole.
Un uomo che ha conquistato questa carica con i denti e in pochissimo tempo, uno dei più giovani procuratore degli ultimi vent'anni.

Se non bastasse questo a renderlo uno scapolo d'oro, anche la sua vita sociale fa effetto.
Ha eredita una bella donna dai genitori morti l'undici settembre e a saputo sfruttarne la borsa fino a quintuplicare il suo conto in banca.

Sempre attivo nella beneficenza e nella finanzia delle più grandi borse dello stato.
Ed ecco la risposta alle sue domande, a come quell'uomo si possa permettere questo stile di vita.

Cio  che ha incuriosito di più Erika è ciò  che non ha trovato in  primo  piano.
La sua vita sentimentale.

Dopo giorni di ricerche, chiamate e favori riscossi, ha scoperto qualcosina, ma mai abbastanza per la sua  curiosità.

L'unica donna sempre presente con  il procuratore è sua sorella.
Su di lui non è mai uscito uno scandalo o un semplice gossip.
Eccezione fatta per sette anni fa.

Non era ancora  procuratore e quindi non ancora visibile alla società come è invece ora, per questo  è stato  difficile  trovare informazioni.
Ma con un po' di impegno, ha trovato un nome, Elisabeth Smith.

I due sonno  finiti sul  giornale dell'università come  la coppia dell'anno.
Lui un promettente avvocato e lei una modella che fingeva di studiare giurisprudenza.
Ci sono parecchi articoli che parlano di loro, gossip che sognano un matrimonio in grande tra i due.
Fino a sei anni fa, dove all'improvviso si addice  che la coppia si sia sciolta e lei è scomparsa dalla  circolazione.

le spine di una rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora