e ho detto: "no-no, non lo so", dà un brivido sulla schiena

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jimin non diceva nulla se non come applicare le formule.

la sua voce non era azzurra, era diventata blu.

il suo carattere non giallo, ma verde acido.

«resta qui, non ascoltare taehyung!» ma jeongguk ormai aveva preso a correre e non sarebbe riuscito a resistere il desiderio di scoprire se jimin l'avrebbe scelto.

si era offeso, con la stessa facilità con cui si offendeva da piccolo.

aveva guardato il tulipano giallo, che jeongguk aveva fatto tanta fatica a rubare, e non gli aveva lasciato alcun bacio sulla fronte.

quei soli tre anni tra loro sembravano essersi moltiplicati. jeongguk si sentiva un bambino capriccioso.

gli doleva il petto allo sguardo di jimin, bianco come il ghiaccio. gli faceva male lo stomaco, aveva i crampi alla pancia.

in un campo di fiori vasto, jimin avrebbe forse mai potuto scegliere la margheritina di campo che era jeongguk?

𝐋𝐀𝐃𝐑𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐈𝐎𝐑𝐈 . jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora