𝐄𝐩𝐢𝐥𝐨𝐠𝐨
Joanna lo aveva scoperto quasi per caso, e entrambi avevano appreso la notizia con un lieve accenno di terrore che in poco tempo era mutato in gioia. I due ragazzi credevano di essere ancora troppo giovani per mettere su famiglia, visto e considerato che Alex non aveva nemmeno un impiego stabile. Al contrario di Joanna che era diventata in poco tempo una stilista di punta nella sartoria in cui lavorava. La settimana di Pasqua arrivò molto presto e le loro due famiglie li accolsero al porto di Londra, cingendoli tra le loro braccia in modo energico e rassicurante. Joanna cercò di nascondere quel dettaglio sotto la maglia larga, e per fortuna non fu poi così evidente. Cercò di celare quella notizia finché non furono a casa sua. Prima di accennare alla gravidanza, ringraziò nuovamente suo padre per l'assegno e per la fiducia che le aveva dimostrato. Non era stata la figlia perfetta, e non lo sarebbe stata mai specialmente in questa specifica occasione in cui si ritrovò a dovergli dare una novella tanto emozionante quanto sconsiderata.
Tommy scattò in avanti, in ansia. "Allora, vuoi parlarci di Daisy o...?" iniziò a dire Alex, tenendo un braccio intorno al collo di Joanna. "Amico, Daisy è storia vecchia".
"Ma come? Ti ho lasciato un mese fa che eri ancora innamorato di lei e disposto a sposarla". Tommy si mise comodo sulla poltrona, posando le mani dinoccolate sui braccioli.
"Ebbene, lei non lo era. Suo padre non era d'accordo e le ha combinato un matrimonio con un avvenente avvocato". Joanna mise il broncio. "Oh, mi dispiace fratellino". Tommy soffocò una risata.
"Non ti dispiace per nulla. So che la detestavi". Alex sogghignò sotto ai baffi, perché conosceva l'avversione di Joanna verso Daisy, nonostante non avesse mai scoperto delle sue avances.
"Pensavo di averlo nascosto bene. Ok, allora non devo mentire. Sì, non mi piaceva. Meriti di meglio, Tom".
"E allora sarai felice di sapere che ho trovato una ragazza alla mia altezza, che mi ama e mi supporta nonostante i quattro spiccioli che ho in tasca".
"Chi è questa pazza?" ironizzò Joanna "Volevo dire, chi è questa promettente donna che ti ha rubato il cuore?".Tommy si alzò in piedi, avanzando piano verso la sorella. "Oh, una ragazza bellissima dell'Oxfordshire. L'ho conosciuta un paio di settimane fa ma è stato amore a prima vista, quindi le ho chiesto la mano e lei - con mia sorpresa - ha accettato senza esitazioni". "Dell'Oxfordshire? Così lontano?". "Ci trasferiremo lì, perché la vita lì è più economica ed ho già trovato un impiego". Joanna, in quel momento, sollevò gli occhi verso Alex alla ricerca di un aiuto celato da un solo cenno con il capo.
"Dato che siamo in vena di gioiose novelle, io e Alex dovremmo darvene una bella grossa". I genitori di lei, e la famiglia di lui li attorniarono come avvoltoi nel piccolo soggiorno di casa Adams.
"Mi dispiace, papà..." accennò, cercando con gli occhi uno sguardo rassicurante da parte del padre "...non l'abbiamo programmato e di certo non era previsto, però io e Alex ci amiamo e...". A lei non servì aggiungere nient' altro poiché la madre - e le madri sanno sempre ogni cosa - abbassò lo sguardo verso il suo piccolo pancino nascosto dal tessuto leggero.
"Amore, aspetti un bambino?" Alex aveva gli occhi lucidi. Tommy rimase immobile vicino al pilastro del soggiorno, e i genitori aspettarono tutti una risposta. Joanna si limitò a scoppiare in un pianto di gioia, annuendo pigramente.
STAI LEGGENDO
𝐀𝐥𝐞𝐱 | 𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐮𝐫𝐯𝐢𝐯𝐨𝐫 [H.S]
FanficGiugno, 1940. Alex, scampato dall'invasione dei nazisti a Dunkerque, riesce finalmente a tornare nel Regno Unito. Le prime notti non riesce a sopportare l'inflessibile senso di vuoto, e continua a sognare i giorni in cui si trovava in guerra. Prova...