Capitolo 31

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L'amore è solo per quelli coraggiosi, forse aveva ragione Zayn.

Non aveva mai dimostrato di esserlo, in nessun caso, stava pensando che probabilmente era meglio tirarsi indietro adesso prima di far troppo del male.

Aveva 10 anni quando suo padre alzò le mani la prima volta.

'Scusa Amore, ero solo arrabbiato, non volevo'.

Si giustificò così dinanzi al viso addolorato della madre di Louis, aveva promesso di non farlo più.

'Papà basta!' a 11 anni pronunciò questa frase, ed uno schiaffo arrivò anche a lui.

Le bambine erano piccole, lui era l'unico vero uomo di casa e l'unica cosa che riuscì a fare durante i due anni seguenti fu guardare, osservare in silenzio suo padre urlare a sua madre, trattarla male, allungarle le mani e distruggerla.

Era un ragazzino, non avrebbe potuto far niente, ma questo non lo aveva mai capito, si incolpava, continuamente, per essere stato un codardo.

Era appena un'adolescente quando si rese conto che sua sorella si era fatta del male, fidandosi del ragazzo sbagliato.

Quando uno stupido le rovinò la reputazione e la vita.

Ed anche lì cosa fece? Nulla.

Quando sua madre decise di incominciare una nuova vita e salvare tutti da quella città, Louis non ebbe il coraggio di girare pagina.

Era solo un ragazzo di 18 anni che si guardava le unghie mentre i professori lo chiamavano per le interrogazioni, uno di quelli che si divertiva solo da ubriaco, uno di quelli che non si fidava del mondo, che non si fidava neanche di se stesso.

Questo lo rovinava, in tutto, il poco bene che si voleva, il mettersi in giudizio sempre.

'E se facesse del male anche a me?'

'E se non riuscissi a salvarla da questi stronzi e complicassi solo le cose?'

'E se Londra non mi dovesse piacere?'

'E se non riuscirò ad avere amici?'

'E se non eccellerò nel calcio?'

'E se ferissi Harry?'

'E se...'

'E se...'

'E se...'

Era questo che girava nella testa di Louis Tomlinson in ogni attimo, era questo che gli creava paura, timore, era questo a bloccarlo dal vivere.

Solo una brutta notte, tutti questi pensieri erano causati sicuramente da quello, Zayn era ubriaco, anche lui, la conversazione della sera prima non sarebbe proprio dovuta esistere.

"Buongiorno".

Si erano addormentati sul divano ed al loro risveglio erano ancora lì.

"Buongiorno Louis, che ore sono?"

"Sono passate le 12 Zayn, abbiamo dormito tanto".

Dormito, per modo di dire, i brutti sogni prevalevano sul sonno.

"Qual è il programma di oggi Tomlinson?"

Zayn era così, si faceva portare dal vento ed in questo caso il suo vento era Louis.

"Non so, potremmo andare a mangiare qualcosa, andare all'allenamento e poi tu vai a puttane ed io dal mio ragazzo?"

Aveva da poco fatto pace con il suo Harry, gli mancavano le sue mani calde attorno al viso.

two hearts in a schoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora