Capitolo 26

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Come avrebbe potuto dire al suo dolcissimo Harry che non ci sarebbe stato al suo primo concerto, che non sarebbe stato in prima fila ad applaudire per lui, che non lo avrebbe mai baciato sul palco, che doveva mettere i suoi obiettivi prima del suo sogno?

Non lo avrebbe potuto fare, avrebbe trovato un modo, ne era sicuro.

"Ci sarò Hazza, te lo prometto".

Mentiva, non poteva permettergli nulla.

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Erano due giorni che Louis evitava Harry, cercava aiuto e conforto in Zayn, che a mani legate non sapeva cosa fare per lui.

"A che ora inizia la serata di Harry?"

Erano seduti su una panchina a fumare e cercare nell'abisso delle loro menti una soluzione.

"Alle 18:30".

"Ottimo Louis, la partita finirà non prima delle 20:00, sei nella merda".

Ecco, Zayn gli stava solo dicendo una cosa che lui già sapeva.

"Si amico grazie, sei d'aiuto".

Era veramente in un vicolo cieco, o feriva il suo ragazzo o saltava la partita.

Il suo ragazzo?

Vabbè, il suo Harry.

"Mica starai pensando di rinunciare alla partita Louis? So che vuoi bene al riccio, ma il calcio è il tuo futuro e tu lo sai benissimo".

Lo sapeva, mentre fissava il fumo espulso dalla sua bocca che sbiadiva in aria, sapeva che non poteva saltare la partita per Harry, non ne valeva la pena, era più importante inseguire i suoi sogni.

Aveva rinunciato a tanto il riccio per lui, alla sua migliore amica, al suo ex ragazzo, alla libertà, ma questo Louis non poteva toglierselo, il calcio veniva prima di qualunque altra cosa.

"Sto impazzendo Zayn".

Il moro se ne era reso conto, vedeva lo sguardo dell'amico perso, smarrito.

"Ehi" tirò il collo di Louis a sé con il braccio "andrà tutto okay, parlane con Harry e troverete un modo".

A proposito di questo, il riccio non sapeva nulla.

"Questo non posso farlo" prese una pausa per fare un tiro dalla sigaretta "se io spiegassi la situazione a Harry, lui rinuncerebbe a cantare per venirmi a vedere e fare il tifo per me ed io non posso permetterglielo, non posso permettergli di fare questo per me dato che io non farei lo stesso".

Non era stronzo, ne tantomeno cattivo, semplicemente si rifiutava di dare il suo cuore a qualcuno, si rifiutava di abbassare le barriere e permettere al riccio di volergli bene.

"Hai bisogno di allenarti Tomlinson, sei stressato e tra 4 giorni abbiamo la partita, alza il culo ed andiamo".

Zayn sapeva sempre cosa faceva bene a Louis, nonostante spesso non fosse la cosa giusta, nonostante ci sarebbero potuti essere altri milioni di modi per affrontare i problemi, al castano serviva solo quello ed il suo amico era sempre pronto ad aiutarlo.

Ridevano, mentre distratti camminavano verso il campetto, era come ai vecchi tempi, dove non esisteva nessun altro oltre loro due.

-

'Liam mi ha detto che oggi avete la partita, quando cazzo avevi intenzione di dirmelo Louis?'

Ecco un messaggio di Harry arrabbiato a prima mattina, e Louis appena sveglio pronto a quella che sarebbe stata una giornata di merda.

two hearts in a schoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora