La luce neonata penetrò nella finestra, illuminando tutta la stanza. Carmen mugugnò assonnata, essendo stata disturbata. Prese il telefono dal comodino, ormai non riuscendo più a riaddormentarsi. L'orario sul display segnava le cinque del mattino, ma ciò che le saltò subito all'occhio, fu il segno che indicava l'assenza di segnale.
Dopo essersi stiracchiata, si alzò dal letto. Un forte mal di testa e giro di capo, unito agli occhi ancora appannati, quasi la fecero cadere. Si strofinò le palpebre con violenza, lasciando il resto del trucco che non aveva tolto sulle mani.
Prese il primo costume che trovò nel cumulo di roba accatastata per terra e successivamente raccolse da terra un paio di jeans corti strappati e una canottiera corta a costine.
Il giorno precedente non aveva tolto le collane, gli anelli e i braccialetti, che di conseguenza le avevano lasciato dei segni rossi durante il sonno.
La sua gola era secca, faceva male, rendendole difficile anche solo deglutire. Raccolse così una bottiglia di birra dal salotto, una delle tante birre non finite dal fidanzato di sua madre e iniziò a berla. La birra calda scese velocemente attraverso la gola, dandole una leggera e temporanea sensazione di sollievo, un solletico piacevole.
Arrivò in cucina, che si trovava a pochi metri dal divano su cui era sdraiato il fidanzato di sua madre da cui prese la birra, e raccolse da terra le sue scarpe; delle converse nere, ormai usurate.
Silenzio. Amava quella sensazione.
Uscì di casa e decise di andare a casa di John B; praticamente il solito punto di ritrovo del suo gruppo di amici.
Dopo essersi chiusa alle spalle la porta di casa, prese una sigaretta dal pacchetto che teneva in tasca e la mi se fra le labbra. Si guardò intorno mentre cercava l'accendino. L'uragano Agatha aveva fatto un casino, era pieno di sporcizia ovunque, prevedeva già avrebbero passato l'intera estate a pulire tutto.
Una brillante fiamma accese la sigaretta e il fumo uscì dalla sua bocca dandole una sensazione di sollievo.Silenziosamente entrò nello chateau. JJ stava dormendo sul divano letto, proprio accanto alla porta d'ingresso. Carmen si tolse le scarpe e si sdraiò accanto al ragazzo, che nemmeno si accorse della sua presenza.
Al risveglio, John B non fu sorpreso di ritrovarsi Carmen in casa, pur non essendoci stata la sera precedente.
«Buongiorno» disse con la voce ancora impastata.
«'giorno» rispose la ragazza.
«JJ, sei già uscito?» chiese John B tirandogli una leggera pacca sulla schiena scoperta, rivolta verso l'alto.
«Ho la polio, non posso camminare» disse con la faccia schiacciata sul cuscino, che gli ridusse la voce.
Uscì anche Carmen, insieme a John B, sul porticato di legno, che scricchiolava ad ogni passo.
«Oh no» disse il ragazzo sbadigliando. «Non mi piace»
L'aria era fresca e i lunghi capelli castani di Carmen si muovevano seguendo la direzione del vento. Andarono verso la barca su cui un albero era caduto sopra.
«Agatha si è data da fare eh» disse JJ sul porticato, appena uscito dalla casa.
«Guarda che merda che ha fatto» disse Carmen calciando un ramo per spostarlo. «L'incontro con i servizi sociali non era oggi?» chiese a John B cambiando discorso.
«No, non prenderanno il traghetto» disse John B. «Andiamo pensateci bene, dio ci sta dicendo di pescare»
«Non credo in dio e non penso proprio ci stia dicendo ciò, ma va bene comunque» disse Carmen alzando le spalle indifferente.John B e JJ continuavano a salutare e chiedere come stessero tutte le persone che incontravano, che come chiunque altro, stavano mettendo a posto il disastro dovuto dall'uragano. Carmen invece si rilassava sdraiata sulla barca, sotto il sole caldo, tentando di riprendere le forze, dopo aver dormito poco più di tre ore.
«Guarda chi si vede qui» disse John B appena vide Pope. «Abbiamo una riunione sulla sicurezza, la partecipazione è obbligatoria» disse imitando un annuncio di servizio.
«Non posso, mio padre mi ha messo in isolamento»
«Dai muoviti» disse JJ. «Tuo padre è una lagna»
«Ti ho sentito piccolo bastardo» disse Heyward, il padre di Pope, spuntando da dietro di lui.
«Buon giorno Heyward» lo salutò Carmen.
«Carmen tesoro, perché esci ancora con questi decerebrati?» chiese l'uomo disperato.
Lei gli sorrise senza rispondere.
«Ci serve tuo figlio» insistette John B.
«Dai papà lo farò domani» disse Pope. «promesso lo farò domani»
«No no no, accidenti no. Devi farlo adesso» disse severamente il padre.
«Sali a bordo» sussurrò John B facendosi però sentire da tutti.
«Scappa, scappa» lo incoraggiò JJ.
Pope mollò la pompa di gomma che teneva in mano e si avvicinò alla barca.
«Sali su quella barca e te ne pentirai» lo minacciò il padre.
Partirono lo stesso, insieme a Pope anche se Heyward gli aveva espressamente detto di no, ma ormai era già a bordo.
«Vi dispiace?» chiese Carmen scherzando, riferendosi al togliersi la canottiera.
«Ci dispiace se non lo fai» disse JJ.
Prese l'estremità della maglietta e l'alzò per toglierla. La sfilò e la lasciò cadere per terra.
Il sole picchiava già per essere ancora mattina e c'era una certa afa.
«Ciao ragazzi» salutò Kiara scendendo le scale.
«Cos'hai portato? Succhi di frutta?» chiese JJ.
«Banane, qualche yogurt, bastoncini di carote...» elencò.
«Non hai portato i succhi di frutta» si lamentò JJ interrompendola.
«Grazie Kie, non ho fatto colazione» disse Carmen allungando il braccio, per prendere lo yogurt alla fragola che Kiara le aveva passato.
Partirono di nuovo e si passarono delle bottiglie di birra a vicenda.
«Vi mostro una magia divertente» disse JJ.
«Cioè?» chiese Kiara.
«Ehi Pope, puoi andare un po' più veloce?»
«Si d'accordo» rispose Pope non molto convinto.
«Non funzionerà» disse Carmen schiacciando il piccolo contenitore di plastica ormai vuoto, in cui si trovava lo yogurt.
«Ha ragione, non funziona, ci abbiamo provato seimila volte» disse John B.
«Ce la farò» disse JJ.
Si mise in piedi sulla prua, con il gomito in alto affinché la birra gli arrivasse in bocca senza che dovesse portarsi la bottiglia alle labbra, ma con il vento la birra andò tutta verso i ragazzi.
«Sta' attento, mi stai versando la birra sui capelli» si lamentò Kiara.
«D'accordo ora basta» disse Pope.
Di colpo la barca si piantò e di conseguenza tutti subirono le conseguenze, ma più di tutti JJ, che dall'impatto cadde in acqua.
«Tutto bene JJ?» chiese John B, appena si rialzò.
«Mi sono toccato la nuca con i talloni» disse JJ galleggiando dolorante, con la testa che affiorava appena dall'acqua. «Ma cos'hai fatto?» chiese a Pope.
«Una secca, il canale è cambiato» disse Pope.
«Comunque ho salvato la birra» disse JJ orgoglioso.
«Complimenti, bravissimo» disse John B ironicamente.
«Ragazzi, io... io credo ci sia una barca qui sotto» disse Carmen confusa, guardando l'acqua.
Si poteva intravedere una barca affondata, che poteva spiegare l'inchiodata di Pope.
«Una barca? Forse hai fumato troppo» disse John B.
«Non ho toccato una canna per tutto il giorno. Forza vieni a vedere» disse facendogli segno di avvicinarsi.
«Cazzo ha ragione» disse Kiara.
Velocemente si tolsero i vestiti per tuffarsi in acqua; nuotarono fino a toccarla per poi tornare in superficie e salire di nuovo sulla barca.
«Sappiamo di chi è la barca?» chiese Pope.
«No, ma lo scopriremo» disse John B prendendo l'ancora.
«Forse è troppo profondo» disse JJ.
«Per un debole pappa molle JJ»
«Non ho intenzione di rianimarti, avevo solo intenzione di chiarire questo» disse il ragazzo dai capelli color miele.
«Immergiti avanti» lo incoraggiò Pope.
«Mi immergo» disse drammaticamente John B.
«Forza» disse JJ spingendolo.
I quattro ragazzi si affacciarono al bordo della barca, guardando il punto in cui si era appena tuffato, nell'attesa del suo ritorno.
Nell'attesa Carmen si accese una sigaretta.
«Non hai ritegno» disse Kiara squadrandola.
Carmen le diede uno sguardo di indifferenza e rimise l'accendino in tasca.
«Andiamo a recuperarlo?» chiese Pope dopo un po' che aspettavano.
Proprio in quel momento uscì dall'acqua.
«Ho trovato la chiave di un hotel» disse mostrando le chiavi.
JJ tirò su l'ancora mentre John B saliva di nuovo sulla barca.
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She's still shining //Outer Banks
FanfictionNelle Outer Banks della Carolina del Nord un gruppo di adolescenti, i "Pogues" vivono nella parte più povera dell'isola, al limite della legalità. Il capogruppo, John, ha perso il padre da nove mesi: questo è difatti scomparso mentre era alla ricerc...