«Sei bellissima signorina Carmen» disse Marge attraverso lo specchio, dopo averle sistemato i capelli.
«Marge per favore, non sono la protagonista di un qualche romanzo di Jane Austen, chiamami solo Carmen o Carm o come vuoi tu, ma così è troppo formale» le disse la ragazza sorridendo.
Per la festa del solstizio, Marge, la governante, si offrí per acconciare i capelli di Carmen e sembrava essere meglio di una parrucchiera. Trasformò i lunghi capelli spettinati di Carmen, in dei leggeri boccoli che le ricadevano sulla schiena, con una treccia a mezza testa che le tenesse le ciocche davanti al viso indietro. Aggiunse anche delle decorazioni tutte attorno, come fiorellini e delle piccole perle bianche.
«Sono stupendi» disse Carmen guardandosi i capelli.
«Grazie, sono contenta ti piacciano» rispose Marge soddisfatta alzandosi.
Ben entrò nella stanza e chiese gentilmente a Marge di uscire.
«Ti ho portato una cosa, magari non la vuoi, ma volevo fartela vedere» disse entrando. «Questo vestito era di mia figlia, l'aveva comprato anche se era ancora troppo piccola per metterlo» disse posando delicatamente sul letto un vestito.
Sua figlia e sua moglie erano morte anni prima, la figlia aveva più o meno dodici anni.
«Mi farebbe molto piacere se lo mettessi» disse Ben.
«Non vorrei rovinarlo» disse Carmen.
«Charlotte sarebbe felice di sapere che una ragazza bella come te lo indossasse al posto suo» disse sorridendole.
«Sicuro?» chiese per conferma.
«Certo» disse ancora sorridendo. «Mettiti il vestito, ci vediamo dopo» disse chiudendo la porta mentre usciva.
Carmen chiuse la porta a chiave e si tolse i vestiti che stava indossando prima, facendo molta attenzione a non rovinare i capelli.
Il vestito aderiva alla sua pelle stringendola leggermente, le evidenziava tutte le forme, ma allo stesso tempo aveva paura di romperlo facendo qualche movimento brusco. Si guardò allo specchio e con le mani seguì il tessuto, dai fianchi fino alle cosce. Era un abito scarlatto in raso, che non aveva alcun disegno o altro; le bretelline erano sottili e lo scollo non era particolarmente grande.La festa era abbastanza carina, c'era la musica, da bere ed era tutto allestito al meglio.
Carmen andò subito da Sarah, che fu la prima che trovò e la dovette aiutare con altri problemi con Topper, ma non fu molto utile, visto che continuava a dirle di picchiarlo e lei le rispondeva che non l'avrebbe fatto. Oltre a quello le raccontò anche di come aveva passato il tempo insieme a John B e subito iniziò a sospettare ci fosse qualcosa fra di loro.
Intanto, diventò buio e Carmen continuò a passare il tempo o con Sarah o con Ben, che le dava di nascosto dei bicchieri alcolici, visto che i baristi del catering non glieli davano data la sua età.
Stava ballando insieme a Sarah, quando vide JJ e il suo cuore si riempì di gioia. Cominciarono a bruciarle le guance e non riuscì a smettere di sorridere.
«Va' da lui» le consigliò Sarah.
Lei le diede retta e corse da JJ, dovendo schivare tutti i partecipanti della festa, che si trovavano in mezzo alla sua strada.
Carmen abbracciò JJ, buttandogli le braccia al collo.
«Sei qui» disse Carmen felice non sapendo che altro dire.
Sentì JJ staccarsi e cominciava a sentire un senso di vuoto, era delusa l'abbraccio fosse durato così poco. Pensava JJ volesse andarsene e invece le prese il viso fra le mani baciandola. Carmen ricordò le stesse sensazioni della prima volta, ma più amplificate, non essendo solo un veloce bacio a stampo. Il cuore le batteva forte e non si accorse quando desiderava che quel momento non finisse, fin quando non finì. Ne sentiva già la mancanza.
«Mi sei mancato» disse abbracciandolo.
Quando si staccarono, JJ la guardò.
«Sei bellissima» disse facendola girare su se stessa.
In quel momento dire che Carmen sentiva le farfalle nello stomaco era poco, era una completa centrifuga.
Anche Carmen rimase a guardarlo in faccia e vide il suo viso ricoperto di ferite, più di quelle che aveva dalla lite con Topper, Rafe e Kelce.
«JJ... com'è successo?» chiese Carmen, passando le sue dita leggere, attorno alle ferite.
«Scusami, devo andare a fare una cosa» le disse.
Fece per andarsene, ma esitò e tornò indietro per baciarla di nuovo e andarsene per davvero.
Lo seguì con lo sguardo e lo vide avvicinarsi a Sarah e fingendo di ballare, darle un pezzo di carta.
«È il tuo ragazzo?» chiese Monica a Carmen.
«Mamma se sbuchi così dal nulla mi spavento» disse lei sussultando.
«Ci avrei scommesso tu e JJ vi sareste messi insieme» disse sorridendo.
«Ti prego, non parlarne» disse.
«Perché no?» chiese rattristita.
«Perché è imbarazzante» le spiegò.
La madre si allontanò ridendo, per raggiungere il suo fidanzato che parlava insieme ad altri Kooks, riguardo barche e partite di golf.
Poco più tardi JJ tornò insieme ad un uomo della sicurezza, che lo tirava per sbatterlo fuori.
«Riunione obbligatoria da Rixon, Kie» gridò JJ a Kiara, che stava tranquillamente insieme ai suoi genitori. «Anche tu Pope»
JJ andò davanti a John B che lo aspettava.
«Colonnello» disse JJ imitando un soldato.
«Capitano» disse John B facendo la stessa cosa.
Kiara e Pope seguirono JJ, mentre Carmen era praticamente vicino a John B, così JJ si avvicinò e allungò la mano verso di lei.
«M'lady» disse.
Afferrò la sua mano corsero via insieme a tutto il gruppo.
Dopo aver riso e scherzato, appiccarono un falò per illuminare i dintorni.
«Perché questa riunione obbligatoria ora?» chiese Pope sedendosi attorno al fuoco.
«Diciamoglielo subito prima che ci arpionino» disse JJ.
«Pronti ragazzi?» chiese John B. «Allora, l'oro non è affondato con la Royal Merchant. È qui da sempre, è qui sull'isola»
«Stai scherzando?» disse Carmen sconvolta.
«Posso esprimere scetticismo?» chiese Pope.
«Me l'aspettavo Pope, ma consentiteci di mostrarci le prove a mio favore signori» disse John B.
John B mostrò delle lettere di uno schiavo sopravvissuto al naufragio della Royal Merchant, spiegando tutto ciò che era successo e che aveva scoperto.
«Porca troia» commentò Pope.
«Non ci serve altro che la planimetria originale della proprietà e abbiamo trovato l'oro» disse John B soddisfatto.
«Quindi qual è il piano?» chiese Carmen.
«Buona domanda, sta sera, incontreremo Sarah Cameron, ci porterà la planimetria-»
Kiara non gli fece finire la frase.
«Aspetta, Sarah? Perché Sarah?» chiese.
«Ora viene il bello» disse JJ a bassa voce.
«Sarah mi ha fatto trovare nelle sale d'archivio di Chapel Hill ieri, la lettera l'ho trovata lì» spiegò John B.
«Cosa?» chiese Kiara sconvolta. «Sei stato a Chapel Hill con Sarah Cameron?»
«Ci prova con lei» disse JJ.
Carmen gli tirò una gomitata nello stomaco per fargli capire che era stato inopportuno e lui gemette portandosi le mani sul fianco, sussurrando uno "scusa".
«Non ci provo con lei, volevo solo che mi aiutasse a entrare» si difese John B.
«Spero che tu non le abbia detto del tesoro» disse Kiara irritata.
«Avevo bisogno di entrare nell'archivio, ho tralasciato dei dettagli essenziali»
«Hai confidato ad una Kook il nostro segreto?» chiese Kiara ancora più sconvolta. «Che ne sarà della Pogue life?»
«L'ho solo sfruttata per avere informazioni» protestò John B.
«Qualsiasi cosa abbiamo vorrà togliercela» disse Kiara.
«Andiamo Kiara, fai questo sforzo» le chiese Carmen.
Lei accettò controvoglia e dopo un breve tragitto, arrivarono dove John B avrebbe dovuto incontrare Sarah e chiese al gruppo di lasciar andare solo lui e così fecero.
Carmen si sedette tra le gambe di JJ mentre condividevano una sigaretta, intanto che Kiara borbottava qualcosa di incomprensibile contro Sarah.
«Lo sentite anche voi?» chiese Carmen.
Le sembrava come di sentire una voce in lontananza chiedere aiuto.
«Cosa?» chiesero JJ, Pope e Kiara, uno dopo l'altro.
Uscirono dal furgone correndo nella direzione dove John B era andato. Videro Sarah accanto a lui sdraiato a terra.
«Sarah cos'è successo?» chiese JJ.
«Non lo so, serve aiuto, Topper l'ha spinto» cercò di dire lei in lacrime.
Carmen iniziò a far fatica a respirare, mentre i suoi occhi si appannarono per le lacrime, che bloccò prima ancora che potessero uscire. La paura e l'ansia pervasero il suo corpo, con dei brividi e la pelle d'oca.
«Vi prego cercare qualcuno, non mi importa chi, trovate qualcuno» continuò Sarah.
«Va' a cercare aiuto» ordinò JJ a Pope.
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She's still shining //Outer Banks
FanfictionNelle Outer Banks della Carolina del Nord un gruppo di adolescenti, i "Pogues" vivono nella parte più povera dell'isola, al limite della legalità. Il capogruppo, John, ha perso il padre da nove mesi: questo è difatti scomparso mentre era alla ricerc...