Dopo lunghe discussioni, per non dare nell'occhio optarono per un birra party in spiaggia. Prima che potesse iniziare però, Carmen tornò a casa.
Andò in camera sua e si cambiò per la festa.
«Dammi i soldi» disse Alex irrompendo nella sua stanza senza il suo permesso; fortunatamente era già vestita.
Prese dal suo zaino la paga ricevuta al Wreck, ma lasciò qualcosa da parte anche per lei. Tese il braccio verso l'uomo alto, dalle spalle larghe e la barba sfatta, per porgergli le banconote che lui strappò bruscamente dalla sua mano, sfogliandole per contarle.
«Mancano dei soldi» disse irritato.
Buttò i soldi a terra per liberare le mani e si avvicinò alla ragazza. Puzzava di alcol e fumo, anche Carmen non era da meno, ma quella di Alex era una puzza terribile da sentire.
Si portò una mano sulla fronte, come se avesse male.
«Credi che io sia stupido?» chiese stringendo i denti.
Carmen non rispose, le batteva talmente forte il cuore, che pensava Alex potesse sentirlo.
«Mi prendi per stupido?» gridò.
Carmen sussultò dallo spavento, sgranando gli occhi.
Le grosse e pesanti mani dell'uomo arrivarono al suo collo, avvolgendolo e lentamente stringendolo, rendendole difficile respirare.
«Dammi i soldi» le ordinò.
Lei non disse niente e lo fissò dritto nei suoi occhi nocciola, circondati da del rosso causato dalle canne che si faceva. Era fuori di sé e aveva dei comportamenti decisamente ineducati.
«È pronto» gridò la madre di Carmen dalla cucina.
Alex lasciò la ragazza, che cadde a terra respirando pesantemente, per il lungo tempo passato senza ossigeno. Se ne andò lasciandola lì, in mezzo alla sua camera, dopo aver raccolto i soldi da terra. Prima di andare a mangiare, la ragazza diede un'occhiata allo specchio, osservando i segni delle sue mani attorno al suo collo.
La cucina profumava di carne e sua madre e Alex mangiavano seduti sul tavolo, illuminato da un lampadario, abbastanza basso, che non illuminava granché. Carmen si sedette a tavola silenziosamente; l'unico rumore presente nella stanza era quello di Alex che mangiava fragorosamente e della madre che muoveva il cibo nel piatto facendo rumore con la forchetta.
«Nemmeno dici grazie? Ti do il cibo e un tetto e non ringrazi?» disse Alex.
Non rispose e continuò a mangiare, teneva a mente che prima avrebbe finito, prima sarebbe potuta andare.
«Rispondimi» disse battendo il pugno sul tavolo.
«Alex amore, lo sai che non parla molto da quando è morto suo padre» ribatté la madre prendendo le sue difese.
«Questa non è una scusa. Sei un'ingrata di merda» disse alzandosi in piedi di scatto.
Sapeva già cosa sarebbe successo, per questo si era già messa le scarpe prima di andare a tavola. Si alzò anche lei in piedi e uscì di casa, chiudendo velocemente la porta dietro di sé. Riuscì comunque a sentire un bicchiere sbattere contro il muro e andare a pezzi. Se non se ne fosse andata, il bicchiere sarebbe arrivato addosso a lei.Arrivò alla spiaggia dai ragazzi e in poco tempo arrivò anche il resto della gente. Kooks, Pogues e i Turos. Quest'ultimi erano i migliori con cui passarci una notte soltanto o a volte anche solo qualche ora, secondo l'opinione di Carmen.
«Chi era quello?» chiese JJ riferendosi ad un ragazzo.
«Non ricordo il suo nome» rispose Carmen.
«Ma ti ha appena ficcato la lingua in bocca» disse JJ.
«Che finezza» commentò Kiara.
«Non era nemmeno molto bravo» ammise Carmen.
«Non so cosa ci trovi di bello nel fare così» disse Kiara.
«Non cosa non ci trovi tu di bello. Ho detto a quel tipo, e lo dirò anche agli altri, che questo è il mio ultimo giorno qui dopo aver fatto visita alla mia prozia Ruth»
«Se domani ti incontrano in giro?» chiese Kiara.
«Dirò che zia Ruth è stata male nella notte e che siamo rimasti con lei, posticipando il volo»
Il sole calò e di conseguenza, fu la luna alta in cielo ad illuminare tutta la spiaggia. Carmen prese l'ultimo sorso di birra tutto d'un colpo, intanto che ascoltava una ragazza ubriaca di cui nemmeno sapeva il nome, raccontarle del suo ex ragazzo, o almeno, lei parlava e Carmen nemmeno fingeva di ascoltare, non serviva.
La sua attenzione arrivò subito su JJ che spinse Topper. Sapeva già che qualcosa sarebbe andato male. Topper non era mai andato a genio a nessuno dei Pogues.
Carmen corse da loro lasciando la ragazza cadere sulla sabbia, essendosi appoggiata a lei. Le girava leggermente la testa, ma riusciva benissimo ad andare avanti.
«Pogues di merda» gridò Topper.
John B si girò e spinse Topper.
«Non vogliamo attirare l'attenzione ricordi?» disse Pope.
Topper tirò un pugno a John B facendolo cadere di faccia sul bagnasciuga.
«Ehi John B, non vorrai affogare come tuo padre vero?» chiese Topper dopo avergli tirato un calcio.
Quella frase toccò Carmen particolarmente e non riuscì a non fare niente.
«Ehi Topper» lo chiamò.
Quando si voltò verso di lei, gli tirò un pugno facendolo quasi cadere. Prima che potesse alzarsi gli tirò un calcio nei genitali e lo sentì gemere. Kiara la prese dai fianchi e la fece allontanare da lui.
«Brutta troia» disse Topper toccandosi la guancia, su cui aveva ricevuto il colpo, che stava leggermente sanguinando, per via dell'anello che Carmen portava al dito.
«Adesso hai esagerato» disse John B spingendolo un ulteriore volta.
Cominciarono a picchiarsi, im mezzo ad un gruppo di persone che li incitavano. Topper però ebbe la meglio e tenne la testa di John B sotto l'acqua; nemmeno Sarah, la sua ragazza riuscì a fermarlo. JJ però gli arrivò dietro puntandogli la pistola alla testa.
«Tu lo sai cos'è vero?» chiese retoricamente.
La gente cominciò a correre via.
«Hai detto qualcosa principessa?» chiese a Topper.
«No va tutto bene» rispose lui spaventato. «è tutto a posto, lasciami andare»
«Okay aprite bene le orecchie» gridò JJ. «tutti via da qui, questo è il nostro versante dell'isola»
Successivamente sparò due colpi in aria.
«Ma sei impazzito?» gridò Pope.
«Sei un cretino» disse Kiara.
«Idiota, perché lo hai fatto?» chiese Pope.
«Gli ho salvato la vita» rispose.
«Ci hai messo tutti nei guai» continuò Pope.
Mentre loro litigavano, Carmen pensò a John B, che svenì cadendo in acqua.
«John B, mi senti?» chiese.
Lui non rispose.
«Smettetela di litigare brutti pezzi di merda o giuro che vi ammazzo. Venite qui ad aiutarmi» gridò tenendo la testa di John B in grembo, cercando di non fargli arrivare l'acqua in faccia.
Di colpo i ragazzi si bloccarono e si spaventarono per come Carmen avevo urlato, ma riconoscendo la gravità della situazione, corsero ad aiutarlo.
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She's still shining //Outer Banks
FanfictionNelle Outer Banks della Carolina del Nord un gruppo di adolescenti, i "Pogues" vivono nella parte più povera dell'isola, al limite della legalità. Il capogruppo, John, ha perso il padre da nove mesi: questo è difatti scomparso mentre era alla ricerc...