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La torre non è mai stata così silenziosa. A volte sembra invasa da degli adolescenti, ma quando sono sola perché loro sono da qualche parte a salvare il mondo o addirittura il pianeta, provo quasi a senso di abbandono; una solitudine che mi pervade dentro e mi lascia un senso di vuoto nel petto.
Oggi però sono indecisa. Fisso il fascicolo posato sul bancone in marmo vicino alla tazza di the fumante. Vorrei che qualcuno fosse qui con me a dirmo che andrà tutto bene, che qualsiasi cosa ci possa essere scritta io sarò sempre la solita solare Nicole. Ma allo stesso tempo sono felice di essere sola.
Zeus, seduto ai miei piedi, dorme come se nulla fosse. Lo invidio, lui non ha tutte queste preoccupazioni e paure, a lui importa solo fare lunghe passeggiate, mangiare e le coccole. Gli basta poco per essere felice, dovrebbe essere così anche per noi umani.
Lentamente sollevo la copertura in pelle scura scoprendo la prima pagina con scritto sopra il mio nome e quello di Friday. Ormai dovrei considerarla una parte di me, ma proprio non ci riesco.
Sollevo anche quella. Una mia fotografia in primo piano, leggermente sbiadita, di cui nemmeno mi ricordo l'esistenza, compare graffettata all'angolo della pagina.
Al posto degli occhi marroni ce ne sono un paio grigi perla e i capelli sono molto più corti corti adesso, arrivano a malapena al collo.
Sembro una persona completamente diversa da adesso, non mi sarei riconosciuta se non fosse stato per il viso. Quello è completamente identico, come se non fossi cresciuta di una virgola, ma forse è proprio così.
La sollevo delicatamente per poter leggere meglio delle informazioni su di me che probabilmente ignoro.
Sono veramente pronta per leggere?
Noto subito che vicino sl mio nome c'è un cognome che non riesco nemmeno a leggere da quanto è complicato. Sicuramente non è di questo paese, se non addirittura di questo universo. Ormai non mi stupirebbe nemmeno questo.
Tiro un sospiro di sollievo quando vedo che almeno il mio sesso è rimasto quello. Se in passato fossi stata un uomo non me lo sarei mai perdonato.
Ma probabilmente ho cantato vittoria troppo presto, perché su paese di provenienza c'è scritto "Asgard", il mondo di Thor. Lo so perché una volta gliel'ho domandato, mi ha parlato benissimo del suo regno.
Trattengo il fiato per lo stupore ma vado avanti. Ormai ho iniziato, non posso lasciare tutto a metà.
Pur di riprendere a respirare inzio a leggere a voce alta il resto della descrizione. -"Proveniente da Asgard Nicole è una delle antiche valchirie, protettrici del regno. Possiede poteri sovrannaturali tra cui manipolazione della mente. Ha seguito e affiancato Loki durante la sua battaglia per la conquista della Terra."- trattengo il fiato sentendomi quasi mancare. Boccheggio in cerca d'aria.
Non so cosa pensare, ho il cervello e i polmoni in panne, proprio come il motore di un'auto rotta.
Mi sento come la prima volta che ho messo piede in questa torre, quando sono svenuta una volta scoperto di essere un'intelligenza artificiale. A quanto pare la cosa che mi ha spaventato più di tutte era solo una balla. Non so nemmeno più a cosa credere.
Cerco di riprendere fiato e ricomincio a leggere.
-"È stata fatta prigioniera da..."-  il resto della pagina è stato strappato in maniera abbastanza violenta, come se qualcuno di a dir poco arrabbiato avesse sfogato sul fascicolo la sua rabbia.
Sollevo il foglio mostrando l'ultimo di una delle cose più pesanti, emotivamente, che io abbia mai visto.
Una mia foto mentre bacio un uomo dai capelli neri mossi fino alle spalle è graffetatta a una pagina completamente bianca se non per una grossa macchia rossa sul centro. Quello deve essere Loki. Avevamo una relazione?
Perché Steve mi ha fatto leggere tutto questo? Mi ha detto di non fidarmi di Tony, vuol dire che è stato lui a farmi prigioniera?
Sono ancora più confusa di prima. Ma di una cosa sono certa, devo andarmene da qui il prima possibile.
Voglio fare le valigie e andare dove non possono trovarmi, ovunque va bene.

Infilo gli ultimi vestiti nella valigia in cui Happy me li aveva portati.
Sospettavo che prima o poi sarei scappata da qui, mi tengono prigioniera spacciando la torre come un posto sicuro. Ma la verità è che non lo è, vivo con dei bugiardi e preferisco di gran lunga stare fuori dove Loki mi può trovare, magari è la volta buona che qualcuno mi dice la verità dei fatti.
Chiudo velocemente la zip e lego il guinzaglio al collare di Zeus che scodinzola felice ignaro del fatto che non stiamo andando a fare una passeggiata ma una vera e propria fuga.
-Sai una cosa Zeus, non mi mancherà per niente questo posto- accenno un amaro sorriso.
All'inizio avevo addirittura pensato di lasciare un bigliettino a Natasha in cui le chiedevo scusa per essere andata via così all'improvviso, ma poi mi sono ricordata che anche lei mi ha mentito, e così ho capito che qui dentro nessuno merita la mia gentilezza, nemmeno Steve.
Trascino le ruote sul pavimento mentre Zeus mi tira verso l'ascensore.
Ancora non so dove andrò, ma sicuramente ovunque è meglio di qui. Tornare a Miami è escluso, mi troverebbero subito. Potrei tornare a Londra da mio padre, ma anche lui mi ha mentito e in più gli Avengers lo conoscono, sarebbe il secondo posto in cui mi verrebbero a cercare.
Devo andare da qualche parte in cui non penserebbero minimamente di trovarmi, anche in Alaska se è necessario.
Premo il bottone di chiamata contro il muro e mi volto un'ultima volta a guardare quella stanza in cui avrei potuto rimanere intrappolata ancora a lungo se non avessi scoperto la verità.
Lancio il fascicolo sul divano, ovviamente mancandolo e facendolo cadere a terra.
-Vaffanculo Avengers- ringhio a denti stretti prima di salire sull'ascensore e premere l'ultimo degli infiniti piani.
Glielo avrei detto in faccia se fossero stati qui, ma non si meritano nemmeno quello.

spazio autrice
si lo so, è corto come capitolo, ma sono successe già tante cose, non volevo farne accadere troppe, sarebbe stato troppo pieno. personalmente non ne sono molto soddisfatta, sono molto più brava a scrivere scene romantiche che di suspence, ma va bene così.

Tutta colpa del caso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora