Vecchi amici

247 17 3
                                    

T/n's pov
Gli voltai le spalle ed uscii dall'edificio. Volevo restare a parlare con lui, ma
qualcosa in me mi diceva che fosse sbagliato. Era sbagliato che il figlio del rettore facesse amicizia con un candidato. Era sbagliato che io volessi passare il tempo con lui, sapendo che poi sarebbe andato via e non avremo parlato mai più. Era sbagliato anche solo pensare a lui, a lui che arrossisce e si porta la mano tra quei capelli color indaco che sono così..strani...così belli. Scrollai il capo. "No No No! È tutto così sbagliato" pensai. Avevo bisogno di distrarmi, pensare ad altro. Insomma di togliere la sua faccia così dolce dalla mia mente.
Misi le cuffiette e feci partire "Can you feel my heart" dei Bring Me The Horizon.
Mi sedetti su una panchina ad osservare il paesaggio, mi era sempre piaciuto quel posto, l'odore del mare, il venticello fresco che mi scompigliava un po' i capelli, mi faceva stare bene. Mi incantai tanto che non mi resi quasi conto mi stessero chiamando.
X: "HEY T/N SONO IO GIRATI"
Porsi lo sguardo prima a destra e poi sinistra, quando lo vidi non potevo crederci. Era Megumi, il figlio di un vecchio collega di mio padre, non lo vedevo dal funerale di papà.
*Flashback*
Lui ed il padre di Megumi combattevano insieme ad Hawks, in uno scontro contro Dabi e Shigaraki. Mio padre viene prima ustionato da Dabi e poi reso cenere da Shigaraki.
Ho sempre ammirato i quirk di questi 2 villain, se solo non lo avessero usato in modo così sbagliato. Mi crollò il mondo addosso.
*fine flashback*
Abbracciai Megumi, consapevole del fatto che probabilmente mi avrebbe staccato da lui di lì a poco, qualche anno fa avevo una cotta per lui ma ora era passata.
T/n: "Da quanto non ci si vede! Mi fa davvero piacere averti incontrato!" Lui mi strinse a se, pensai che stesse per allontanarmi, ma con mia sorpresa mi passò la mano tra i capelli.
M: "Sì, sono passati 5 anni dall'ultima volta...sono ancora scosso dal non aver potuto fare nulla per aiutarli, io ero lì, proprio lì con loro, paralizzato..scusa t/n"
T/n: "non importa, davvero, siamo solo ragazzi. Ora quei due Villain sono in prigione, non faranno del male ad altre vite, piuttosto, come mai sei qui?"
M: "onestamente, ero passato a trovare te e tua madre, ma non c'era nessuno in casa, così ho pensato di venire in quello che ricordavo essere il tuo posto felice"
Il cuore mi rimbalzò in gola, nessuno, e mai nessuno mi era mai venuta a cercare in questo posto, nessuno sapeva fossi sempre qui. Una volta, all'età di 5 anni ci portai lui, non credevo che se lo ricordasse. Lo guardai, e gli sorrisi. Rimanemmo quasi due ore a parlare del più e del meno, gli dissi del test, e del Giappone, lui cercava di farmi cambiare idea, ma ormai avevo già deciso. Lo vidi diventare cupo, triste giusto un minuto prima che mi dicesse di dover andare via. Capii che ci era rimasto male, così lo salutai "domani andrò da lui per chiarire" mi dissi.
Mi diressi verso casa, sentivo come una presenza dietro di me, quindi accelerai il passo. Appena arrivai a casa andai in camera, scrissi un messaggio a Megumi "scusami, incontriamoci domani per chiarire, so che mi capirai"
Appena inviai il messaggio sentii bussare alla porta, andai ad aprire, convinta fosse mia madre che si era dimenticata le chiavi, ma quando aprii la porta, me lo ritrovai lì, con i pugni alle mani, sembrava arrabbiato. Mi spaventai e lo guardai con aria interrogativa.
S:"Chi era quel tipo?!"
Il suo tono di voce era strano, feci un passo indietro.
T/n: "Sh-shinso...che tipo?" Mi resi conto solo dopo di averlo chiamato con il suo cognome, vidi un'espressione delusa sul suo volto.
T/n:"Hi-Hitoshi.." dissi.
S: "Hai paura di me ora vero, t/c?"
T/n:"Hitoshi, rispondimi, per-per favore.."
S:"Eri con un tipo...S-seduta sulla panchina" si fermò un attimo a cercare il mio sguardo, io intanto mi ero avvicinata, mi aveva spaventata ma non resistevo ai suoi occhi, mi incantavano, sempre.
S:"quella dove ci siamo incontrati stamattina..io ecco...v-volevo venire a parlarti, ma e-eri con que-quel tipo e sono rimasto al mio posto.."
T/n:"Hitoshi, mi stavi spiando per caso..?"
S:"Non era mia intenzione, volo solo riaccompagnarti a casa, conoscerti ecco..tu però non hai ancora risposto alla mia dom-"
Coprii le sue parole con un urlo.
T/n: "MI HAI SEGUITA FINO A CASA. POTEVI AVVICINARMI. AVEVO PAURA. HO INIZIATO A CORRERE. POTEVAMO PARALRE, ANCHE IO VOLEVO PARALRE CON TE, PERCHÈ NON TI SEI AVVICINATO A ME, PERCHÈ, PERCHÈ DEVE ESSERE SBAGLIATO, POTREBBE ESSERE L'ULTIMA VOLTA CHE CI INCONTRIAMO E TU FAI LE STESSE COSE CHE FAREBBE UNO STALKER!"
Senza rendermene conto ero scoppiata in lacrime, Shinso mi guardò in modo dolce, si avvicinò a me e mi abbracciò.
S:"passerai quel test, t/n, lo passerai." Mi diede un bacio sulla guancia, e mi salutò.
Ero confusa, gli avevo urlato contro e lui mi aveva abbracciato...potevo ancora sentire il suo profumo, l'aveva lasciato sulla mia maglia..mi addormentai stringendola forte a me.

𝑷𝒆𝒓 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒕𝒊 {Shinso × reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora