Capitolo VI: Troppo da Sopportare

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Steve, Tony, Natasha, Alexis e Thor erano andati dritti al Facility, dove avevano messo in moto il resto degli agenti per le ricerche, ricerche che anche Natasha ed Alexis stavano portando avanti da un computer olografico posto all'estremità del lungo tavolo rettangolare. Tutti gli altri erano rimasti alla Stark Tower, cercando di sistemare il casino che si era creato poche ore prima, ad una manciata di minuti dalla mezzanotte.

Alexis si passò una mano sul volto. Le pizzicavano gli occhi per il sonno. Guardò l'orologio che segnava le quattro del mattino. Allungò un braccio verso il centro del tavolo, dove Tony aveva piazzato una serie di tazze di caffè. Ne afferrò una come se fosse stata la sua unica fonte di vita e ne bevve tutto il contenuto in pochi lunghi sorsi.
Posò la tazza, poi puntellò i gomiti sul tavolo e poggiò la fronte su entrambi i palmi delle mani. Era stanca, triste e profondamente arrabbiata con qualcuno.
Qualcuno che non si era fatto gli affari suoi e che aveva messo in moto tutto quel putiferio.
Qualcuno che, per sua fortuna, non era lì in quel momento.
Una fitta alla tempia sinistra la colpì pensando a lui, e avrebbe continuato a martellarle la mente se non fosse entrato Tony e distrarla leggermente.

-Ho detto a Pepper di usare la tua stanza per far dormire la piccola e per stendersi. Sul divano si stava rompendo le ossa.- disse lui, indicando Lexie.

Lei annuì in fretta. -Ma certo, avrebbe dovuto andarci subito.-

-Trovato nulla?- chiese Tony, mettendo entrambe le mani all'estremità opposta del tavolo e scaricandovi il peso sopra.

Natasha scosse la testa. -Nulla, ma abbiamo appena iniziato, ed abbiamo consultato solo i file del governo sulle associazioni terroristiche di cui sono a conoscenza.- sospirò, senza staccare lo sguardo dallo schermo. -La giornata è ancora lunga.-

Tony picchiettò con un indice sul tavolo, mordendosi il labbro inferiore.
-Ehi, Cap, non è che ti viene in mente qualcun'altro che hai fatto arrabbiare?-

Steve, che se ne stava seduto su una poltroncina, sostenendosi il mento tra due dita, sbuffò e guardò Tony con un'espressione severa.

-No?- fece Tony, poi rivolse lo sguardo a Thor. -E tu? Problemi con il fratellino?-

Thor stava per rispondere subito dopo aver finito di bere il suo boccale di birra, ma Alexis fu più rapida.

-No, non è colpa loro.- disse mordendosi una guancia per contenersi.

Mentre pronunciava quelle parole, guardò Bucky entrare nella stanza con le mani nelle tasche dei jeans. Il sergente andò a sedersi accanto a lei, tentando di farle un sorriso, ma capì subito che lei non era per niente amichevole in quel momento.
Gli rivolse un ultimo sguardo in cagnesco prima di tornare a guardare il computer e Bucky giurò di poter vedere delle scintille dorate guizzare nelle sue iridi ed andare a colpirlo dritto nell'anima. Arricciò il naso, agitato, puntando lo sguardo sulle sue mani, che teneva unite sul bordo del tavolo.

-Dunque il nostro amico è un fan del Signore degli Anelli.- esordì Alexis, mentre fissava lo schermo del computer.

Natasha rise lievemente.

-Cosa?- fece Steve voltandosi nella sua direzione, per poi alzarsi ed andare a posizionarsi dietro le due agenti più forti che conosceva.

Thor posò il boccale sul tavolinetto basso, poi incrociò le braccia al petto con uno sguardo corrucciato. -Signore degli Anelli? Si tratta di una qualche divinità?-

Tony alzò gli occhi al cielo. -No, amico, è un libro.-

Alexis gli puntò un dito contro. -E anche un film.- cercò di dirlo per risultare simpatica, ma la rabbia le usciva da tutti i pori, quindi sembrò più che altro che, con quel dito puntato, stesse minacciando Tony.

New Avengers Together II - PromisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora