[COMPLETA]
Dove Eun e Jisung si incontreranno in una semplice palestra di judo nella periferia di Seul e conoscendosi dopo vari malintesi si faranno spazio ognuno nel cuore dell'altra.
Dalla storia:
"Perché?" chiese improvvisamente con fare infasti...
Un'altra stancante settimana di scuola era appena finita, così una volta arrivata in casa, buttai lo zaino per terra, non curante dei compiti, e mi lasciai cadere sul divano accendendo poi il televisore.
Il mio cellulare cominciò a vibrare insistentemente, segno che qualcuno mi stava chiamando.
Mi alzai svogliatamente dal divano per andare a rispondere e lessi il nome sul display: Jisung Sentii quasi le farfalle nello stomaco, e cercando di ingorarle, risposi.
"Ei Eun" "mmh?" "ti va di uscire tra un po'?" "No" "perché?" "perché oggi ho un'appuntamento col divano e netflix" "uuu, posso venire?" "se proprio vuoi..." "10 minuti e sono là" e riattaccò.
Mi guardai allo specchio vicino al divano e santo cielo, che disastro!
Per la prima volta sentii il bisogno di farmi bella per qualcuno che non ero io, e sbuffando mi diressi in bagno per pettinare quel nido di uccelli comunemente chiamato capelli, sistemando quel velo di trucco che già avevo sul mio viso.
Mi cambiai la divisa scolastica e corsi a mettere un felpone nero e dei pantaloncini di leggins al ginocchio.
Avevo appena finito di sistemarmi quando il suono del campanello di casa rimbombò forte e chiaro nelle mie orecchie. Aprii lentamente, e il viso di Jisung fece capolino, assieme a due enormi cartoni di pizza.
"Non ci credo, hai preso la pizza" urlai felice. "Già, in cambio di un posto su quel divano e una stupenda ragazza con cui guardare una marea di film e serie" sorrise e io arrossii.
"Basta poco per farti felice mmh?" chiese interrompendo il breve silenzio che si era creato poco prima. "Io amo il cibo" "Anch'io amo il cibo" "Ma il cibo ama me, non te" "Ne sei sicura?" "Certamente" "Prenoto un randori* con te, cosi vedremo..." (randori=gestione del caos, un semplice combattimento in cui si usano le tecniche) "Tanto ti batterò" dissi sicura di me.
"Ti fa ancora male il diaframma?" "Ogni tanto" "Alla fine sei andata da un medico?" "Sono andata dal fisioterapista e ha detto che a causa di un trauma alle costole ho cominciato a respirare con gli addominali anziché col diaframma, quindi quando si contrae mi fa molto male" "Capisco" Ci sedemmo sul divano e presi il telecomando. Misi un semplice film horror su zombie, i miei preferiti.
Appena cominciato percepii il ragazzo accanto a me rilassarsi sul divano e mettere la mano sulla mia spalla più lontana. "Sei davvero carina stasera" Sorrisi inconsciamente, felice della sua affermazione senza dargli risposta. Mi poggiai alla sua spalla, aspettando l'inizio del film. .
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