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Ero a scuola, quando durante l'ora di coreano mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.
Aprii WhatsApp e vidi che l'autore del messaggio non aveva nemmeno la foto profilo.

-ei-

-chi sei?-
-Jisung<3-
-cosa vuoi?-
-niente, volevo solo dirti che ho il tuo numero-
-chi te lo ha dato?-
-una personcina...-
-mmh-

Spensi il telefono e guardai storto Lisa che si trovava nel banco davanti al mio, e che in quel momento stava sorridendo furbamente.

Buttai il cellulare nello zaino e tornai a seguire la lezione.

.

Ero a casa e stavo studiando ormai da  quattro ore di fila quando la sveglia sul mio cellulare cominciò a suonare.
Lessi il nome: prepara il borsone

Giusto, era ora di andare in palestra...

.

Stavamo facendo combattimento quando un fortissimo dolore cominciò ad impedirmi di respirare. Cercai di continuare, ma più lottavo, più il mio fiato si faceva corto e veloce.
Cominciai a vedere pallini neri e bianchi fino ad accasciarmi per terra per lo sforzo.
Non riuscivo nemmeno ad alzarmi.

Il maestro lo notò subito, facendomi fermare e mandandomi nello spogliatoio per cambiarmi.
Una volta cambiata mi sistemai sulla panca fuori dal tatami, seguendo lo stesso la lezione.
Restare in panchina secondo me era una delle cose più brutte, anche perché mi sentivo inutile come spesso accadeva.

In caso non lo avessi già detto, sono una ragazza molto solitaria e in palestra ho solamente due amici, Minho e Lisa.
Loro mi sostengono.
Nei momenti di debolezza riesco ad andare avanti solo grazie a loro.
Sono i migliori amici che io abbia mai avuto e potuto immaginare.

Guardai prima Lisa, mentre combatteva con Minho che stava avendo la meglio su di lei.
Avrei voluto essere anche io in mezzo a loro.
Fuori dal tatami mi sentivo inutile.

Il mio sguardo si spostò da tutt'altra parte, ovvero dove si trovavano Jisung e Hyunjin, che stavano lottando tra loro.
Li guardai attentamente.

Ero abituata al fascino di Hyunjin, ma era ora di ammettere che anche Jisung ne aveva, e non poco!

Ero talmente incantata da lui che per un attimo mi scordai persino del dolore.

Lo osservai attentamente mentre piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte e successivamente lo vidi proiettare il suo compagno con una tecnica e una tenacia che non mi sarei mai potuta aspettare da uno nuovo come lui.

Forse in fin dei conti non era stupido e debole come sembrava, e non era neanche niente male..poi in questo momento era così attraente nonostante fosse tutto sudato, che che-

Mi bloccai e mi scrollai velocemente da quei pensieri.

Eun ma cosa stai pensando?!
mi svegliai cercando di non collassare dalla vergogna.

Il mio viso diventò così rosso che sembrava avessi la febbre.

Mi mossi per sistemare meglio la giacca che avevo sulle spalle ma la scossa di dolore mi fece rabbrividire.

Non ce la facevo più di quel dolore anche perché non riuscivo neanche a muovermi fluidamente.

A fine allenamento tornai a casa, pensando imbarazzata a tutto quello che mi vorticava in mente su Jisung.


A fine allenamento tornai a casa, pensando imbarazzata a tutto quello che mi vorticava in mente su Jisung

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-angolo autrice-

Cari lettori, forse la storia sarà più lunga del previsto... Non prendetevela con me, ma con la stupida Eun che non capisce della straordinaria bellezza di Jisung oltre che dei suoi compagni:'(

Nei prossimi capitoli, se dio vuole, farò saltar fuori Bangchan.

Ci sentiamo nel prossimo capitolo guys:)

Only you//Han JisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora