PROLOGO

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PROLOGO

Si dice che Dio sia magnanimo, sia misericordioso, che perdoni ai propri figli i loro peccati, qualsiasi essi siano.

Sono tutte stronzate, Dio è meschino e vendicativo, ed i primi a farne le spese sono i suoi figli.

Soprattutto i suoi figli.

Non parlo degli uomini, cosi tanto amati dal Padre Eterno quanto degli altri suoi figli, le creature celesti.

Gli Angeli.

Quelli che dalla notte dei tempi, vegliano sul mondo degli uomini,  invidiandoli dall'alto dei cieli e talvolta odiandoli.

In alcuni rari casi, amandoli, più di quanto sia stato loro concesso, scatenando così l'ira funesta di Dio.

Perché Dio, ama i suoi figli mortali, però al tempo stesso trova abberrante qualsiasi tipo di contatto tra i suoi figli divini e quelli mortali.

Teme la nascita di creature ibride, di cui non può avere il controllo, e non può tenerle sotto controllo, perché non previste nel suo grande piano.

I Nephilim.

Metà umani, metà angelici, sono ciò che Dio ha sempre voluto evitare, sono instabili, sono abomini, sono creature che non dovrebbero esistere. 

Quello che si dice è che Dio, stanco di tutto ciò, prima di sparire, creò una creatura che avrebbe riportato ordine in quel caos.

Trovò il modo più crudele per farlo, un modo che nemmeno il Diavolo in persona avrebbe mai fatto.

Nata da un Cacciatore in punto di morte e dal sacrificio di un angelo, che provò sulla sua pelle cosa volesse dire provare ad amare.

Dio creò la Banshee, come monito per i suoi figli, già che nessuno osasse fare ciò che era già stato fatto: amare qualcuno al di sopra di Dio stesso.

Io sono stata la prima, la Banshee da cui tutto ha avuto origine,  ora mi ritrovo ad essere una delle ultime della mia stirpe.

Gli Angeli non sono più tali da tempo, perdono le ali, i poteri e la loro grazia, mano a mano, diventano sempre più umani.

Il vero motivo dell'esistenza di noi Banshee, sta andando perduto, ora siamo alla stregua di quei mostri che popolano il mondo umano.

Come quasi tutti i mostri, siamo state cacciate fino all'orlo dell'estinzione, non ho potuto fare nulla per le mie sorelle e i miei fratelli.

Ai pochi Nephilim, rimasti non è andata meglio, trattati alla stregua di fenomeni da baraccone.

Sono stanca di tutto questo.

Voglio uscire dall'ombra, voglio una vita diversa, una vita in cui non devo passare il resto dei miei giorni nascosta.

Tornerò indietro nel tempo, nell'esatto momento in cui tutto questo ha avuto inizio, sistemerò le cose una volta per tutte.

Tornerò al 2020.

Troverò Dio.

Troverò Dio e lo ucciderò.

Non solo per me, ma per tutti, perché non sono stati soltanti i mostri a farne le spese, anche le streghe si sono viste ritornare ai tempi di Salem.

Forse è anche per questo che Rowena McLeud mi sta aiutando, è una delle ultime streghe che ricorda cosa vuol dire essere libere.

È stata Rowena che mi ha dato l'incantesimo, lei più di chiunque altro vuole che tutto questo finisca, vuole tornare ai tempi in cui si può camminare alla luce del sole.

Quando le ho chiesto cosa vuole in cambio, Rowena mi ha sorriso, dicendo che è troppo vecchia per passare un'altra vita da fuggitiva.

-Cambia le cose, sistemale, mi basta questo- ha sfoggiato un sorriso sulle labbra, Rowena, per poi sussurrare qualcosa in latino.

La vedo sparire davanti ai miei occhi, senza lasciare alcuna traccia che sia stata qui, eccetto la pergamena con le istruzioni per fare l'incantesimo.

Tipico di Rowena, porgere una mano per poi sparire quando le cose vanno male, ma posso capirla.

Non vuole esserci quando le cose andranno male, perché di sicuro andranno male.

È un dato di fatto.

Ma al momento non mi importa, non voglio pensare che quando ci sono di mezzo io, le cose vanno sempre male.

Voglio soltanto portare avanti il mio piano e lo farò, fosse anche l'ultima cosa che faccio nella mia esistenza.

Storia di una BansheeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora