TERZA PARTE - TEMPO

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Hola Amigos!
Spero che le vostre vacanze, siano andate meglio delle mie.
Comunque di norma non lo faccio mai, l'angolo prima di un capitolo.
O un capitolo del genere.

Ma volevo avvisare che ad un certo punto del capitolo, anche se non si scende nei dettagli ci sarà una scena da bollino rosso.

Oltre che augurare a tutti quanti, un buon inizio dell'anno e una buona lettura ♡











TERZA PARTE

TEMPO

(Dean)

I giorni passano lenti e tutti uguali, pensavo che avere una routine mi avrebbe tenuto impegnato e con la testa altrove.

Anche se non dovrei per ovvie ragioni, non riesco a smettere di cacciare, è leredità della nostra famiglia.

È la mia vita.

Castiel sostiene che se non voglio fare la fine che mi attende, dovrò smettere di cacciare, anche se per il momento tendo ad ignorare le sue parole.

Soltanto il vedere crescere i miei stessi capelli e la barba, mi fa capire l'effettivo passare del tempo.

Castiel dice che di questo passo potrò fare concorrenza ai vichinghi con la barba lunga, mi mancano solo ascia e scudo.

Stare in una stanza di un motel, non era esattamente nella mia lista, ma è anche vero che non posso andare in giri come vorrei.

Astento riconosco il riflesso che mi ritrovo ad osservare allo specchio, non sembro più io, ho dovuto abbandonare i capelli corti, ora sono lunghi quasi quanto quelli di Sam, la barba è semi-lunga e folta, ho dovuto farla crescere per evitare di essere riconosciuto.

Mi manca mio fratello, ci sono dei giorni che è tutto così insopportabile da avere la malsana idea di prendere ed andare a vedere come sta.

Una volta ho quasi rischiato di essere scoperto, per mia fortuna mi ha scambiato per un barbone, mi sarei offeso se quel camuffamento non mi avesse salvato.

E' tutto così surreale.

-Dean?- la voce di Castiel mi riporta alla realtà.

Un sorriso compare sulle mie labbra, non faccio neanche in tempo a voltarmi verso Castiel per raggiungerlo che sento le sue braccia intorno alla vita.

Sento il suo mento che si posa sopra alla spalla, mi sorride dandomi un bacio sul collo, Castiel è l'unica nota positiva di tutto questo.

Sarei già impazzito del tutto, se non fosse per la sua presenza, è la mia ancora, la mia roccia, qualsiasi cosa succeda so di poter contare su Castiel.

Se penso alla persona che ero prima, è come se fossi completamente diverso, soprattutto pensando al periodo in cui siamo.

Il marchio di Caino, la mia trasformazione in demone, la morte di Charlie, sono successe così tante cose, che ancora adesso mi chiedo come io abbia fatto ad arrivare fino ai quarant'anni senza uscire di testa.

Sento i suoi passi che si spostano, ne seguo i movimenti finchè non lo vedo sparisce attraverso la porta della doccia, lasciando dietro di sè una scia di vestiti.

-Non ci sono riusciti i mostri a farmi impazzire del tutto, ci penserà Castiel- mormoro.

Inizio a sbottonarmi i bottoni della camicia, sono già pronto a seguirlo sotto la doccia, quando sento bussare alla porta.

Storia di una BansheeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora