La convivenza con Garth è stata una manna dal cielo, è una di quelle persone allegre che ti fanno scordare i tuoi problemi anche solo per cinque minuti.
Mi ha raccontato un sacco di aneddoti sui Cacciatori, anche se per poco mi è sembrato di essere quasi una ragazza normale, non una Banshee.
Garth ha concluso la sua caccia, ed è stato così gentile da rimanere qualche giorno in più, finché non ha trovato un nuovo Caso.
Ho l'impressione che l'abbia fatto per non lasciarmi da sola con i miei problemi, mi regalato uno dei suoi telefoni in cui sono presenti il suo numero, i numeri di Sam, Dean e quello di Bobby.
Oltre che il portatile, a quanto pare l'ha rubato da una scena del crimine, usando la scusa che al momento è più utile a me che a lui.
Prima di prendere la porta, mi ha lanciato le chiavi della macchina, anche se dubito che questa sia una gentilezza, quanto più per il fatto di non farsi beccare con un auto rubata.
Salutato Garth, una volta chiusa la porta questa casa non mi è mai sembrata così grande e vuota, ma non ho tempo per questo.
Ho cercato dove abita Emmanuel Allen, per una volta ho avuto fortuna, ho scoperto che dista solo 2 km da qui.
La macchina di Garth, è una Camaro che ha visto giorni migliori, però almeno non devo fare l'autostop.
Ora che mi trovo davanti alla casa di Emmanuel Allen, non sono più tanto sicura che sia una buona idea, però se Castiel mi ha spedito a cercarlo ci sarà un motivo no?
Quindi, tanto vale andare a scoprire perché mi abbia mandato da questo tizio, chissà cosa intendeva col "non far fare nulla di stupido a Dean".
Busso alla porta, sono già pronta ad inventarmi che la macchina mi ha abbandonato lungo la strada... la voce mi muore in gola, quando mi ritrovo faccia a faccia con l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere.
-Castiel?-.
L'uomo mi guarda dritto negli occhi, ha un espressione confusa, però ora almeno in parte comprendo perché sono stata mandata qui.
Non avverto nulla di angelico nell'uomo che ho davanti a me, è al 100 % Jimmy Novak, non so se questa cosa è un bene o un male.
Nei miei ricordi infantili, quei pochi che mi ricordo, sono tutti legati a Castiel, non so perché ma l'angelo è un punto fermo della mia vita.
Come un protettore che veglia su di me, un angelo custode che ti veglia dall'alto per proteggerti, anche se la cosa mi fa ridere.
Voglio bene a Castiel, però se è davvero così ha fatto schifo come protettore, visto tutto ciò che ho passato.
Un ricordo in particolare mi torna alla mente, uno di quelli che non sai se ridere, piangere o entrambe le cose.
Avrò avuto otto anni, gli ho chiesto perché gli angeli usassero gli umani, perché non mostrano il vero aspetto.
Spiegare ad una bambina che un Angelo nella sua vera forma può ridurti in cenere gli occhi e liquefarti gli organi interni, non è facile.
Castiel ha avuto la brillante idea di usare come esempio il fatto che i miei organi si sarebbero liquefatti come un gelato al sole.
Non ho più toccato un gelato da allora.
Il fatto che Castiel mi abbia mandato qui, mi lascia un po' confusa, avrà avuto un ottimo motivo anche se vorrei tanto capire quale.
-Scusi, ci conosciamo?- la domanda di Castiel, mi fa tornare con i piedi per terra.
-In realtà si, ci conosciamo, non ricordi proprio nulla?- gli chiedo.
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Storia di una Banshee
FanfictionSam e Dean Winchester hanno salvato per l'ennesima volta il mondo, anche se in questo caso, il prezzo più alto lo ha pagato Dean: gli è costato la vita. Secoli dopo nel 2320, le cose sono un po' diverse da come sono state lasciate. La Caccia è aper...