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Pov esterno

Aka aveva trascorso diversi giorni a casa di Tancredi. I due avevano avuto modo di recuperare le settimane che avevano vissuto distaccati. Ormai, dopo più di tre mesi "forzati" a vivere insieme, l'uno era diventato la quotidianità dell'altro.

Aka era intento a versare lo shampoo sulle mani, in doccia aveva a disposizione solo quello di Tancredi e, ingenuamente, gli venne un dubbio.

"E se poi quando li asciugo diventano ricci?"

Ragionò un attimo e si rese conto della cazzata appena detta.

"Beh però chissà, magari sto bene"

Continuò a lavarsi canticchiando Il cielo contromano del suo futuro coinquilino.

Intanto Tancredi stava sistemando la sua camera, quella in cui lui e Aka avevano dormito negli ultimi giorni, tutto per colpa di un incubo fatto dal biondo la prima sera.

Flashback

Aka's pov

"PORCA DI QUELLA TROIA"

Mi alzo di scatto, con gli occhi spalancati, il battito accelerato e con la fronte sudata. Porto una mano nei capelli e ci metto qualche secondo per capire che mi trovo sul divano a casa di Tancredi.

Ho fatto un incubo. Non ricordo neanche con precisione i dettagli. L'unica cosa che non esce dalla mia mente è la sensazione di disagio e di oppressione. Era come se qualcuno mi stesse impedendo di fare qualcosa a cui tenevo tanto. Come se mi stessero forzando a fare tutt'altro.

E non c'è cosa che odio di più. Non poter fare ciò che sento di voler fare.

Mi alzo dal divano ancora scosso e decido di prendere un bicchiere d'acqua per calmarmi.
Odio gli incubi, ogni volta che mi sveglio è come se il brutto sogno non fosse solo un sogno, non faccio altro che pensarci e mi è difficile riprendere a dormire.

Dopo aver bevuto, poso il bicchiere sul tavolo e provo a riaddormentarmi. Inutilmente, aggiungerei.

Mi giro e rigiro sul divano, ma quel pensiero, quelle sensazioni non mi danno pace.

L'unica cosa che farei ora è andare in camera di mia madre. Gli incubi mi fanno tornare bambino, quando piangendo correvo verso il lettone di mamma, per poi fiondarmici sopra e magicamente il sonno tornava.

Solo che mamma non c'è.

L'unica cosa che mi viene in mente è andare da Tancredi, anche se sicuramente starà dormendo. Ma ho bisogno della sua compagnia, magari mi calma un po'.

Tancredi's pov

Sento il cigolio della porta ed un rumore di passi, ma sono convinto di star sognando.
Fino a quando una figura scura si piazza proprio al lato del mio letto. Poco prima di farmi venire un colpo, sento un sospiro abbastanza familiare. Solo in quel momento mi ricordo che non sono solo in casa.

Sento una parte del letto dietro di me appesantirsi dopo che Luca si siede proprio alle mie spalle.

"Dormi?" sussurra.

"Ora direi proprio di no" rispondo con voce roca, ma senza la forza di aprire gli occhi.

"Scusa" sussurra di nuovo.

Alzo le spalle, ma mi accorgo solo dopo averlo fatto che lui non avrebbe mai potuto notarlo, data l'oscurità all'interno della camera che ci circonda.

Stavolta è tutta la parte del letto dietro di me ad appesantirsi. Si è steso accanto a me e ringrazio la mancanza di luce dato che sento le mie guance che iniziano ad andare a fuoco. Le odio, per ogni minima cosa devono farmi sembrare Heidi.

Dimmi dov'è la luna •Tanc7even•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora