- MA SIAMO TUTTI? -

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Stavo dormendo quando ho sentito delle voci di sotto.

«Jarvis chi c'è di sotto?»

«Il signor Stark, il signor Banner e il signor Barton»

«Grazie»

«Di niente»

corro di sotto nella speranza di avere risposte.

«Ma ciao, quando pensavate di dirmi che siete tornati?»

«Ciao Calliope, abbiamo avuto da fare»

mi risponde freddo Tony. Noto che c'è la culla rigenerativa che ha guarito Clint quando siamo tornati dalla fortezza di Struker.

«Cosa c'è dentro?»

«Un essere fatto di puro Vibranio che doveva essere l'Ultron 2.0»

mi risponde Tony

«Wow che figo. Che ci facciamo?»

«Io pensavo di metterci la coscienza di Jarvis»

«Aspetta... Cosa? Non penso sia una buona idea Stark»

«Tony siamo praticamente quasi pron-... »

entra Bruce interrompendoci

«Aspettate lo stavate già facendo? Senza un consulto della squadra? Di nuovo?!»

«Sì Calliope! Di nuovo! Perché credo nel progetto che stiamo realizzando!»

«Lo dirò una volta sola! Spegnete tutto!»

ci interrompe Steve. Mi accorgo che dietro di lui ci sono due ragazzi, credo siano fratello e sorella, lei si tiene stretta al braccio di lui.

Iniziano tutti a discutere ad alta voce e poi, improvvisamente, una striscia azzurra sfreccia in mezzo a noi staccando tutti i fili dei macchinari.

«Quindi eri tu nel bosco in Sokovia...»

dico rivolgendomi al ragazzo dai capelli bianchi *Impressionante* commenta Dracarys, non le do molto peso. Il ragazzo scrolla le spalle. Dopo un attimo lo vedo cadere giù dal pavimento di vetro del laboratorio

«Pietro!»

urla la ragazza. Un rumore che sembra quello di uno di quei monitor cardiaci che usano in ospedale invade la stanza

«Riavvio l'upload»

dice Tony, ma non fa in tempo a farlo che Steve lancia lo scudo spaccando un po' degli schermi nella stanza. Tony chiama a sé il guanto della sua armatura e spara un colpo a Steve

«Steve!»

mi rigiro e vedo che Bruce tiene la ragazza bloccata ma lei si fa attraversare da un alone rosso che finisce per colpire solo Bruce. Se la sa cavare la ragazza. Ad un certo punto Thor irrompe nella stanza e si scaraventa sulla culla tirando un enorme fulmine.

I macchinari stanno dando di matto e improvvisamente la parte superiore della culla si spalanca e ne esce fuori una figura rossa e argentata.

Siamo leggermente tutti sconvolti. Almeno ora non si colpiscono più a vicenda.

«Thor... hai aiutato a creare questo?»

chiede Steve un po' scosso

«Ho avuto una visione. Un vortice che inghiottisce ogni speranza di vita e al suo centro c'è quella»

dice indicando la pietra scintillante che è sulla fronte della figura uscita dalla culla.

«La gemma della mente. Una delle sei gemme dell'infinito. Ineguagliabile nella sua potenza distruttiva»

«Perché allora...?»

chiede Steve

«Perché Stark ha ragione. Gli Avengers non possono sconfiggere Ultron da soli»

«Quindi sei Jarvis tu?»

chiedo molto titubante alla figura

«Non sono Jarvis, non sono nemmeno Ultron se è questo quello che pensate. Io sono...io sono»

«Sei dalla nostra parte?»

chiede Steve

«È difficile da spiegare ... io sono dalla parte della vita. Ultron non lo è. Vuole annientare tutta la vita»

«Cosa aspetta?»

chiede Tony

«Voi»

risponde la figura

«E dove?»

chiedo io confusa

«In Sokovia. C'è Nat lì con lui»

dice Clint così a bruciapelo. Il mio cuore si ferma per un attimo. Mi rigiro verso gli altri sperando non fosse vero. Cazzo non lo avevo neanche notato che non c'era Nat. Dio.

«Come sarebbe a dire Nat è con lui?! Quando avevate intenzione di dirmelo?!»

«Calli stai calma la riprenderemo»

dice Steve cercando di mettermi una mano sulla spalla, ma io mi scanso. Sento le lacrime che stanno riempiendo i mie occhi

«Come sarebbe a dire stai calma? Quel pezzo di ferraglia, senza offesa»

mi giro verso la figura rossa, lui annuisce

«Quel pezzo di ferraglia ha Nat! Parlate tanto di squadra ma non vi comportate da tale! Tenete le cose nascoste e fate azioni che potrebbero mettere in pericolo tutti, senza consultare nessuno!»

la voce mi trema, sento le lacrime scorrere sulle guance. La mia non è tristezza ma rabbia. Percepisco il dispiacere di tutti in quella stanza, ma nessuno ha il coraggio di dirmi niente. Si avvicina a me Bruce

«Hey ce la fai a venire?»

prendo un bel respiro e provo a calmarmi

«Si che ce la faccio, voglio riprenderla. Andiamo a smantellare quel bastardo!»

Una Nuova Vita || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora