- NON DOVEVA ANDARE COSÌ-

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Mi sono trasformata in Lunaris, non sarebbe stato male però lasciar uscire Dracarys ma non la so controllare. Ci sono canti "tribali" di guerra nell'aria. Nat, Steve e T'Challa erano andati a parlare con gli invasori e sono tornati un po' amareggiati. Nat si è posizionata a fianco a me e mi accarezza il pelo sulla spalla. Non so se per cercare di "tranquillizzare" me o se stessa. Un boato, poi una valanga di... esseri, esce dalle strutture fuori il confine e si dirigono verso di noi. Sembrano dei cani, eseguono gli ordini del loro padrone senza curarsi neanche della loro vita poiché si stanno lanciando contro la barriera suicidandosi. Alcuni di loro però riescono a farsi strada nel campo di forza e si avvicinano a noi, i guerrieri di T'Challa li attaccano con delle armi a lunga distanza per metterli fuori gioco ancor prima che ci raggiungano ma stanno diventando tanti. 

«Se percorrono il perimetro e entrano da dietro arriveranno dritti da Visione»

esclama Banner da dentro l'enorme armatura che sembra una versione robotica di Hulk

«Allora teniamoli davanti a noi»

* Ho capito che vuoi fare*

rispondo a Steve rassegnata. Lui si gira verso di me, ha uno sguardo preoccupato. Dopo esserci scambiati uno sguardo di intesa si gira verso T'Challa e lui capisce al volo

«Al mio segnale aprire il settore diciassette Nord-Ovest»

quando il Re ha finito di parlare con la persona dall'altra parte della trasmittente io e Nat ci guardiamo, sento il suo cuore che batte a mille ma ha il respiro regolare

*Non puoi nascondere la tua ansia a me lo sai? *

«Sì, lo so...»

dice prima di farmi un'altra carezza sulla scapola

*Andrà bene*

Lei non mi risponde, si limita ad accennare un sorriso speranzoso.

In realtà non ne sono sicura, ma aveva bisogno di sentirselo dire.

Non mi sono accorta che le guardie avevano tolto gli scudi e T'Challa si era messo davanti a tutti. *Sta per iniziare vero? * mi chiede preoccupata Dracarys, non l'avevo mai sentita così... demoralizzata, *Si, mi sa proprio di si*. *Che Raziel ci assista...* commenta Lunaris. Di solito non mi affido a mio padre ma le eccezioni esistono.

«Wakanda per sempre!»

urla T'Challa e gli altri lo seguono. Anche io faccio uscire un ringhio dal mio muso. Subito dopo iniziamo a correre verso quei mostri, nel mentre la barriera davanti a noi si apre permettendo anche a loro di venirci in contro.

***

Ci sono troppi mutanti. Ci stanno sopraffacendo. Ne ho sue aggrappati alla mia schiena e, mentre sto cercando di scollarmeli, se ne sta aggiungendo un altro quando arriva qualcosa di metallico che li colpisce tutti e tre staccandomeli di dosso.

Mi alzo e vedo che c'è Thor davanti a noi; ha un nuovo martello, che sembra più un'ascia, e ha tagliato i capelli ma sempre cazzuto rimane.

Si sono aggiunti anche i "Figli di Thanos" alla lotta ma sembra che ce la stiamo cavando bene per ora.

Vedo corpi di mutanti mutilati scaraventati a destra e a manca. Qualcosa attira la mia attenzione, Steve è sopraffatto. In poco tempo mi avvento a fauci spalancate su uno di loro e gli apro la gola, mi fiondo sul secondo e con le zampe gli squarcio il petto mentre il terzo è riuscito a toglierselo da solo

«Grazie Calli!»

mi dice in un attimo di respiro

*Di nulla! *

gli rispondo per poi tornare a tagliare carne con le unghie e i denti.

Sento la terra sotto le zampe tremare, sollevo lo sguardo verso la barriera e da sotto terra stanno spuntando delle ruote enormi che sembrano chiodate.

*O merda... * commenta Dracarys nella mia testa *Mi hai tolto le parole di bocca* sto per spostarmi quando vedo che la ruota si sta dirigendo verso Nat; d'istinto scavalco tutti e cerco di fare da scudo a Nat per proteggerla e chiudo gli occhi sperando in qualcosa di veloce e indolore. Quando mi rendo conto che non è successo niente alzo lo sguardo, Wanda era arrivata davanti a noi e aveva deviato le ruote con i suoi poteri.

Neanche il tempo di riprendere fiato che una delle figlie di Thanos ci viene addosso, io cerco di distrarla ma lei mi graffia con un pugnale il fianco sinistro e mi scaraventa via per poi passare ad attaccare Nat e Wanda. Fortunatamente loro riescono a toglierla di mezzo.

Subito dopo Nat corre da me

«Hey piccoletta. C'è la fai?»

*Serve più di un pugnale del cazzo per abbattermi! *

«Questa è la mia ragazza!»

mi dice mentre mi rialzo. Il fianco fa male ma posso sopportarlo in più guarisco velocemente.

***

Non capisco se stanno battendo in ritirata o altro, perché le navicelle stanno salendo in aria invece i mutaforma sono praticamente quasi andati.

Thor sta distruggendo le navicelle con i fulmini.

È tutto troppo calmo.

Abbiamo raggiunto gli altri nella foresta per proteggere Visione, che intanto non so perché né come sia arrivato qua.

In lontananza noto una nuvola azzurra e riconosco il potere del Tesseract. Da dentro la nuvola spunta un imponente figura viola con un guanto in metallo. Thanos.

Lo abbiamo capito tutti...

Ci lanciamo su di lui per cercare di fermarlo ma, con le gemme che già ha, ci batte senza alcuno sforzo.

Io mi fiondo alle sue spalle mentre loro lo tengono impegnato davanti, provo a trovare un punto scoperto dove conficcargli i denti ma quando lo sto per fare sento una grande mano prendermi per la collottola e scaraventarmi ai piedi di un albero sbattendo la schiena è la testa.

Sono disorientata, vedo a malapena e sento ovattato. Riesco a vedere solo delle macchie che si muovono. Poi una grande ondata di energia gialla mi risbatte leggermente contro l'albero e per un attimo chiudo gli occhi.

Quando li riapro Thanos non c'è più. È sparito e già immagino il peggio. Mi ritrasformo ma sono ancora seduta per terra. Non ho la forza di alzarmi.

Qualcuno mi abbraccia.

«Santo cielo stai bene!»

riconosco la voce di Nat, è sollevata, sento il suo cuore che rallenta quando ricambio il suo abbraccio.

«Io sto relativamente bene. Gli altri?»

Non mi risponde, mi separo da lei piano e vedo che ha gli occhi lucidi e rossi. È in quel momento che mi rendo conto che non c'è l'abbiamo fatta. Abbiamo perso...

Nat sta cercando di trattenere le lacrime ma non posso vederla così. Appoggio la sua testa al mio petto, le sue braccia si stringono alla mia vita e inizia a singhiozzare

«Non trattenerti... Non con me»

a quelle parole lei sospira e si lascia andare iniziando a piangere. Sento solo i sui singhiozzi e il suo respiro irregolare sul mio petto. Le accarezzo la testa e alzo lo sguardo per cercare di trattenere le lacrime, fallendo dato che le sento farsi strada sulle mie guance. Nella mia mente c'è solo una frase che continuo a sentire:

"Abbiamo perso..."

Una Nuova Vita || Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora